Facile e netto successo di Avellino, che approfitta dei problemi di Torino (Blue non ancora disponibile, Patterson out per una distorsione e Vujacic in versione mangiapalloni) per mettere fine alla mini crisi in campionato (sconfitte contro Reggio Emilia e Brescia) e riavvicinarsi alla vetta. Dopo una partenza da 12-0, Avellino controlla infatti la gara senza mai soffrire, tocca anche i 20 punti di vantaggio e si mostra superiore in tutte le fasi. Con una buona circolazione di palla, la Sidigas trova sempre  l'uomo libero a cui affidare il tiro, Sacripanti pesca dalla panchina gli affidabili Scrubb e Wells, Fitipaldo dà segni di risveglio, e Fesenko e Ndiaye dominano le plance,
dove il solo Mbakwe, peraltro al rientro, può ben poco. In tutto ciò, Rich può permettersi una serata da 4 punti. Ben diverso il discorso in casa Fiat: un cantiere aperto, con giocatori in evidente difficoltà, e terza sconfitta consecutiva che arriva al termine di una gara interna in cui il 22/68 dal campo è specchio di tutti i problemi che  Recalcati è chiamato a risolvere. 

Primo quarto Fesenko si fa subito valere sotto le plance realizzando il primo canestro dell'incontro, a cui fanno seguito due triple di Filloy.  Vujacic comincia invece fallendo le prime 3 conclusioni, i suoi compagni le altre 4, e lo 0-10 realizzato da D'Ercole obbliga Recalcati al primo time out. Torino arriva a 0/11, Filloy infila la terza tripla  dopo 7 minuti il tabellone recita 0-15. Garrett finalmente realizza il primo canestro per i padroni di casa, che costruiscono un parziale di 9-0 (9-15).  Con Filloy e Fesenko a rifiatare, Avellino rallenta la produzione offensiva, ma trova con Scrubb, su assist di Fitipaldo, la tripla che le consente di chiudere il quarto a +10 (9-19). Mai, nelle precedenti 17 gare, Torino aveva chiuso il primo quarto con un così basso numero di punti.

Secondo quarto Wells apre il quarto con 6 punti e una stoppata, Avellino allunga a +18 (9-27), Recalcati chiama il time out tra bordate di fischi, con i suoi a 3/23 dal campo. La Fiat arriva in doppia cifra dopo 14 minuti di gioco, ma si rifà sotto con un parziale di 11-2 chiuso con una tripla di Poeta (20-29). Filloy fa ripartire i suoi con la quarta tripla personale e con l'assist per la prima di Leunen, poi si sblocca anche Rich, con la tripla del nuovo +16 (22-38). Torino fallisce gli ultimi assalti, Fitipaldo sulla sirena realizza il canestro del massimo vantaggio (22-40). Torino è 9/37 al tiro, Avellino conduce di 18 pur avendo preso 10 tiri in meno.

Terzo quarto Avellino oltrepassa i 20 punti di vantaggio con una tripla di D'Ercole. Vujacic prova a caricarsi la squadra sulle spalle con una serie di tentativi da oltre l'arco, di cui solo un paio vanno a buon fine, e insieme ai voli di Washington riesce a rosicchiare qualche punto. Avellino perde Filloy, che commette il terzo fallo, trova una tripla con Fitipaldo, ma non riesce a mettere in ritmo Rich. Torino arriva a -10, prima di una tripla di Leunen che dà ossigeno alla Sidigas (38-51). Il rientrante Mbakwe dimostra la sua importanta per Torino, ma Avellino fa circolare benissimo la palla, e arrivano prima una tripla di Scrubb, poi la solita super schiacciata di Wells per l'ennesimo +16 (42-58). Ndiaye, molto più positivo di Fesenko, alza il consueto muro sotto il proprio canestro, e Avellino chiude in controllo il quarto (44-60).

Ultimo quarto I tanti errori da una parte e dall'altra favoriscono Avellino, che opo 4 minuti conserva un ampio vantaggio (46-62). Torino prova il tutto per tutto negli ultimi 5 minuti,  col pressing a tutto campo. Filloy commette il quarto fallo sulla pressione di Poeta, e in 5 minuti Avellino realizza solo 4 punti (50-64). Garrett, con 5 punti, e Mbakwe portano Torino a -10, ma D'Ercole conferma di essere glaciale con la tripla del 54-67. Avellino gioca col cronometro, si appoggia a Fesenko e torna a +17  con 7 punti dell'ucraino, (57-74). Torino non ne ha più, Avellino chiude sul 59-77 con una tripla di Filloy.