Khimki Mosca - Olympiacos Pireo 82-54
Non c'è storia a Mosca, dove il Khimki di coach Bartzokas annienta l'Olympiacos Piero, giunto alla terza sconfitta di fila in trasferta, la seconda di un certo rilievo. Già alla prima pausa la differenza tra le squadre, di intensità e nel punteggio, è sostanziale: Shved e Jenkins rendono vana la buona partenza greca, lanciando il parziale di 18-0 chiuso da Thomas per il 21-5 russo. Qualche iniziativa individuale di Printezis e Milutinov non basta, perché il vantaggio alla prima pausa è di 14 e verrà implementato da Shved, Honeycutt e Jenkins nel secondo quarto. La difesa dell'Olympiacos è fin troppo rilassata, lascia tiri aperti ai rivali che, dalla parte opposta, offrono poco e nulla all'attacco ellenico, lento e sterile. La tripla di Vialtsev vale il più venti, la penetrazione di Shved il +24 all'intervallo.
In avvio di ripresa la musica non cambia, anche se i ritmi dell'attacco russo calano alla distanza, con Shved e compagni che gestiscono con facilità il vantaggio acquisito. Thomas e Jenkins sono rebus per la difesa ospite, la quale non sale mai di colpi ed intensità, non riuscendo mai ad abbozzare una rimonta degna di tal nome. Inizia un lunghissimo garbage time da metà terzo quarto che dura fino alla sirena conclusiva, nel cui periodo trovano fortuna un poco tutti gli interpreti a disposizione dei due allenatori, i quali ne approfittano per far rifiatare i titolari dopo la doppia fatica infrasettimanale.
Zalgiris Kaunas - Valencia Basket 86-84
Sembrava prendere la stessa piega la sfida di Kaunas, con lo Zalgiris di Saras Jasikevicius lanciato dallo splendido avvio dei suoi, targato Toupane e Davies: Valencia irretito e sepolto sotto l'11-0 iniziale, dal quale gli iberici si sono rialzati parzialmente grazie a Thomas ed all'ingresso di Green dalla panchina. Padroni di casa comunque in totale controllo della contesa: White a fine primo quarto e Milaknis da tre nel corso del secondo implementano il margine, che tocca anche le quindici lunghezze di distanza. La squadra di Vidorreta stenta a ritrovarsi, soprattutto in difesa, dove fatica a trovare le contromisure a Jankunas e Davies sotto le plance, ma anche all'entusiasmo degli esterni. A fine primo tempo è +16 Zalgiris.
Vantaggio conservato per gran parte del terzo quarto da Ulanovas e compagni, i quali sembrano abbastanza tranquillamente al comando delle operazioni. E' tuttavia il quarto fallo di Davies, con conseguente tecnico per l'uscita definitiva, a cambiare l'inerzia della gara: Valencia inizia a crederci, mentre lo Zalgiris viene sorretto soltanto dalle giocate di Toupane. Spentosi il francese, il finale di terzo quarto è tutto di Thomas e Green, il quale con due triple di fila riporta in carreggiata i suoi. La terza tripla della guardia ospite vale il -3, mentre qualche minuto dopo è Pleiss con sei punti di fila a ribaltare definitivamente la gara. L'inerzia sembra capovolgersi in favore dei viaggianti, ma Pangos e Ulanovas si caricano la squadra sulle spalle nel finale: i liberi di White e la tripla di Milaknis ristabiliscono un discreto margine di vantaggio per i lituani, che Thomas, con due triple di fila, annulla nell'ultimo minuto. L'ala mancina ospite avrebbe la terza occasione per il +2, ma la fallisce prima dei liberi di Pangos ed Ulanovas che mettono fine alla sfida.