Ottima vittoria del Fenerbahce, che a Valencia, per la diciassettesima giornata di Turkish Airlines Eurolague, approfitta di un primo quarto tremendo dei padroni di casa ed apre un gap che gli spagnoli richiudono a cavallo dell'intervallo. Nell'ultimo parziale, però, è assolo dei ragazzi di Obradovic che timbrano un +12 e l'undicesima W europea stagionale.
Nel rumorosissimo Pabellon Fuente de San Luis si comincia a marce ridotte: fuori tutti i primi quattro tiri, a cui segue una brutta palla persa da Melli sul fondo. Da dentro o dall’arco, la palla non vuole saperne di entrare nella retina: il primo punto ha la firma di Muhammed Ali (al secolo Bobby Dixon, sì), con la bomba dopo il pick’n’roll centrale nel quarto minuto. L’ottima difesa di Datome alimenta le ambizioni del Fener, e proprio Gigione, in collaborazione con Melli, chiude il parziale di 8-0 che costringe Vidorreta al timeout. Al rientro, però, lo spartito non cambia: prima il tap-in di Melli, poi la tripla di Guduric, il match è già spaccato. I valenciani continuano imperterriti a tirare dalla distanza o in post basso, ma il cesto sembra maledetto. Il primo punto, liberatorio, arriva da Sergi Garcia, che ne infila in totale cinque per il -10. Datome va di nuovo a segno nel finale, dall’arco, si va alla prima pausa sul 18-7.
Pronti, via, anche nel secondo quarto è il capitano ad alzare la voce per i turchi: ottimo il centro dall’angolo, a cui risponde a tono Rudez. Palleggio-arresto-tiro invece per il battesimo di Sloukas: 13 punti di gap. La schiacciata di Pleiss prova a svegliare i padroni di casa, il Fener viaggia a velocità di crociera: arrivano quattro filati di Duverioglu, ma quando Rafa Martinez scappa in contropiede, col layup e libero supplementare, è -8. Quattro punti lucrati sull’antisportivo di Rudez rimandano indietro il Valencia. I turchi vanno forte nel pitturato, mentre i ragazzi di Vidorreta rispondono trovando punti in lunetta: 25-33. Van Rossom imbuca per Pleiss, stavolta è Obradovic a fermare il gioco per richiamare i suoi all’ordine. L’ultimo possesso è confusissimo, all’intervallo lungo si va sul 27-33.
Fuochi artificiali in apertura di secondo tempo: Doornekamp, Alì e Van Rossom, tutti a segno dall’arco, inaugurano la nuova frazione. Quando Abalde va nel pitturato con canestro e fallo, il libero supplementare vale il pareggio a quota 36. Gli spagnoli vanno anche avanti, ma a suonare la carica, di forza in area, è Jason Thompson: canestro e fallo per il +1. La tempesta di punti si placa nella parte centrale del terzo, ma il Fener è completamente impantanato: Dubljevic e Doornekamp, dall’arco, puniscono la difesa blanda e fanno addirittura +6 al timeout Obradovic. Ad interrompere la siccità turca arriva il layup di Sloukas, ma gli ospiti rimangono in evidente apnea. Raggiunto il massimo svantaggio, però, il Fenerbahce risale: segnano tutti i cinque del quintetto titolare, Melli e Duverioglu firmano il sorpasso a fine quarto sul 51-50.
Si rimane sul filo di cotone anche nel quarto decisivo, ma Datome piazza la tripla, pesantissima, per il possesso pieno di vantaggio. Il post basso di Duverioglu allunga il parziale, Guduric dall’arco assesta il pesantissimo colpo del 61-53. Abalde prova a far risorgere i suoi, ma il Fener oramai è implacabile e in meno di dieci secondi è Sloukas a piazzare la tripla in transizione. I turchi mantengono il gap, c’è gloria anche per Mahmutoglu, e nonostante qualche canestro valenciano Guduric sancisce il +17 che abbatte definitivamente le speranze di rimonta. Il finale, detto all’americana, è garbage time: 67-80.