Quinta vittoria in Champions League per Avellino, che torna dalla trasferta di Ostenda con i due punti che le servivano per avvicinarsi agli ottavi  di finale della competizione. Dopo un primo tempo non brillante, in cui Avellino non mostra la stessa disarmante fluidità offensiva che solo 3 giorni fa ha  annichilito la Virtus Bologna, la Scandone è brava ad alzare il ritmo in difesa. Ostenda, 14-0 in campionato, non ha il talento per alzare il livello del suo attacco quanto le servirebbe per battere il muro biancoverde; in una serata in cui Rich fatica a far canestro e Fesenko trova in Jekiri un avversario che fisicamente non lo teme,  ad Avellino bastano un paio di triple di Zerini e un paio di giocate intelligenti del solito Scrubb per trovare l'allungo decisivo. Avellino concede solo 20 punti nella ripresa (6 negli ultimi 65 secondi), e chiude senza patemi una gara che poteva essere insidiosa. Scrubb migliore in campo con 12 punti e 8 rimbalzi.

Primo quarto Si segna pochissimo nei primi 3 minuti, in cui va in scena il festival delle palle perse. Avellino va a canestro con una schiacciata di Fesenko, che non ha vita facile contro i 213 cm di Jekiri, Ostenda infita 5 punti con Salumu. Gli irpini sono molto freddi in attacco, falliscono 10 delle prime 12 conclusioni, e la prima tripla dei belgi, messa a segno da Mbema, costringe Sacripanti al time out (13-6). Avellino rompe il sortilegio offensivo con le triple della panchina, con Zerini e Scrubb che riducono il gap. Un libero dell'ex Siena Myers chiude un primo quarto tutt'altro che entusiasmante sul 17-14: 5/15 dal campo per i padroni di casa, 5/17 per gli ospiti. Lo spettacolo non migliora nel secondo quarto

Secondo quarto Avellino pareggia con la seconda tripla di Zerini, ma non trova continuità in attacco. Sull'altro versante, si accende invece Mwema, che con 5 punti riporta i suoi a +5 (22-17). Sacripanti rimanda sul parquet Rich, che nelle prime due azioni produce 4 punti con un assist e un canestro personale, ma il solito Mwema colpisce ancora dalla lunga distanza, imitato subito dopo da Kasteloot (28-22). La Sidigas rientra con Rich e Leunen (28-27). Senza Jekiri, Fesenko conquista un paio di rimbalzi che danno ad Avellino altrettante possibilità per sorpassare, ma Rich fallisce entrambe le conclusioni e, dopo un libero di Kasteloot, il terzo rimbalzo di Fesenko (altro tiro sbagliato da Rich) produce due liberi. L'ucraino fa 0/2, Ostenda fallisce l'ultimo tiro, e il primo tempo si chiude sul 31-29. 10/30 al tiro per Ostenda, 11/34 per gli irpini, e 3/8 ai liberi.

Terzo quarto Filloy imprime subito il suo marchio col canestro e l'assist per Wells che valgono il sorpasso, ma Ostenda risponde con un parziale di 6-0 (37-33).  Ancora Filloy firma il nuovo sorpasso con una tripla, ma Avellino - nonostante il dominio a rimbalzo - non riesce ad allungare a causa delle basse percentuali di Rich (3/14). Per fortuna dei lupi, Mwema torna a essere "normale", Fesenko carica di falli Jekiri e Myers, e con Scrubb arriva un accenno di fuga (37-40). Ostenda mostra i suoi limiti tecnici, sbaglia una miriade di liberi (7/15), ma Avellino in attacco non fa meglio, con conclusioni forzate o palle perse.  La Sidigas esce dal pantano con la terza tripla di Zerini, poi una stoppata di Ndiaye e un contropiede di Wells siglano il +8 (37-45). Myers realizza un libero, Zerini questa volta fallisce la tripla, e si va agli ultimi 10 minuti sul 38-45. 

Ultimo quarto Avellino dilaga con Wells (38-49), Ostenda non arriva neanche al tiro, fermandosi a falli in attacco e infrazioni di passi. Una tripla di Fieler interrompe il blackout dei gialli, ma Scrubb, prima dalla lunga distanza, poi dal cuore dell'area, ricaccia indietro i belgi (41-54). La solita schiacciata di Ndiaye porta i lupi sul +15 a 6 minuti dal termine, le ultime speranze di Ostenda svaniscono con una trila di Fieler ricacciata dal ferro. Scrubb continua a spadroneggiare, Jekiri perde la testa e si fa cacciare dagli arbitri per le continue proteste, Avellino tocca il massimo vantaggio (45-61). La Sidigas amministra senza affanni gli ultimi minuti, in cui si segna poco o niente, e si chiude sul 51-61.

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