Grande impresa del Real Madrid di coach Pablo Laso e di Luka Doncic che, al termine di una sfida equilibratissima, espugna l'Ulker Arena di Istanbul, superando in volata il Fenerbahce di coach Obradovic. Tutti i meriti vanno alla truppa spagnola, abile nel corso della ripresa di limitare le percentuali al tiro dei turchi padroni di casa soprattutto dal perimetro, mettendo un freno ai vari Wanamaker e Nunnally soprattutto nel concitato finale. E' Doncic invece ad uscire vincitore dalla sfida diretta con l'ex play del Darussafaka: lo sloveno mette a referto venti punti unendoci anche dieci assist ed otto rimbalzi, sfiorando una fantascientifica tripla doppia. 

Obradovic sceglie Melli accanto a Thompson, con Nunnally da ala piccola e Sloukas in compagnia di Wanamaker in posizione di playmaker e guardia. Risponde Laso con la sorpresa Yusta in quintetto da ala, mentre con Tavares sotto le plance c'è Thompkins. Campazzo e Causeur a completare il quintetto. 

In avvio di gara sono le difese a prevalere sugli attacchi: per due minuti nessuna squadra trova la via del canestro, prima del gol di Tavares che sblocca la situazione. Il Fenerbahce tuttavia mantiene altissima l'intensità difensiva, costringendo praticamente sempre il Real Madrid a tiri forzati: ne nasce il break dei turchi, che grazie a Nunnally, Sloukas ed al gioco da tre punti di Wanamaker scappano nel punteggio. Il vantaggio dei padroni di casa tocca persino il più 11 sul 17-6; Laso non sembra trovare le giuste chiavi per ribaltare la sfida, prima di pescare dalla panchina e trovare l'apporto positivo di Maciulis e Taylor che cambia l'inerzia alla gara a cavallo dei primi due quarti.

Il primo a seguire l'esempio dei compagni è Carroll, il quale mette a segno cinque punti di fila per i merengues che riportano i suoi sotto di cinque (20-15). Due triple consecutive di Bobby Dixon e l'appoggio di Guduric ridanno fiducia ed entusiasmo ai padroni di casa, mentre i liberi di Taylor e Doncic - silenziosamente a 6 punti 5 assist ed altrettanti rimbalzi a metà gara - tengono il Real in linea di galleggiamento. Le mani dell'attacco del Fener si raffreddano con il passare dei minuti, mentre dalla parte opposta Carroll prima e Taylor successivamente da tre accorciano fino al -2 (27-25). Nemmeno il doppio antisportivo a Tavares - e conseguente espulsione - sveglia i padroni di casa, mentre dalla parte opposta Reyes impatta e Thompkins firma il +1 all'intervallo (36-37).

Foto Fenerbahce Twitter
Foto Fenerbahce Twitter

La ripresa inizia sulla falsariga del finale di primo tempo, con Doncic e Maciulis a far allungare il Real fino al più quattro. Dalla parte opposta il Fenerbahce resta aggrappato al punteggio grazie a Nunnally e a quattro punti di fila di Thompson, ma i turchi stentano a ritrovare ritmo ed entusiasmo nelle due metà campo. Nella seconda metà di terzo quarto si accende un duello a distanza, con l'equilibrio che non si schioda: da una parte Wanamaker guida i suoi, dalla parte opposta però risponde Doncic, che sale in cattedra confermando il vantaggio ospite alla penultima sirena di una sola lunghezza. 

La tripla del più due di Wanamaker apre il quarto periodo, con Datome che firma il più tre, soltanto illusorio. Reyes accorcia ed impatta dalla lunetta, confermando l'equilibrio nel punteggio (66-67). Il botta e risposta è continuo: Thompson da una parte, Carroll due volte dall'altra per l'ennesimo vantaggio merengues. Laso cavalca il quintetto piccolo, che gli paga dazio in attacco, meno a rimbalzo in difesa, anche se l'attacco del Fener non ne approfitta in un primo momento. Il gioco da tre punti di Thompkins da il più quattro al Real e l'impressione di poter decidere la gara, ma Thompson risponde dalla parte opposta da sotto per il -2.

La tripla di Datome fa esplodere l'Ulker Arena, ma non basta, perché dalla parte opposta Doncic si procaccia i liberi - e l'antisportivo - per firmare il più quattro dalla lunetta, ma non la chiude definitivamente sbagliando la tripla del ko. Melli accorcia, ma Wanamaker fallisce per tre volte di fila l'opportunità di portare i turchi all'overtime. 

I tabellini