Nella tredicesima giornata della Turkish Airlines Euroleague è l’Olympiacos a festeggiare: i greci vincono il big-match del Pireo contro il CSKA Mosca per 88-86 trascinati da un fenomenale Jamel McLean, autore di 25 punti e 12 rimbalzi in 25 minuti in campo uscendo dalla panchina. Bene anche il leader Spanoulis, agli ospiti non bastano i 23 del Chacho Rodriguez, i 18 di De Colo o la doppia doppia di Clyburn. Aggancio in vetta dunque, con entrambe le squadre appaiate grazie al record di 10-3.

Intensità alta da subito allo Stadio della Pace e dell’amicizia. Higgins sblocca il tabellino, ma gli risponde subito Spanoulis con un 2+1 trasformato da secondo possesso, a cui segue subito la tripla di Kyle Wiltjer che infuoca il tifo greco.  Il CSKA richiude subito la mini-spaccatura ed anzi va a segno dopo la transizione veloce: ottimo penetra-e-scarica di Hines, Antonov va a segno dall’arco, prima che Rodriguez completi il parziale con la tripla dell’11-6. Dopo la pausa televisiva Spanoulis prova a scuotere i suoi, El Chacho Rodriguez risponde subito con la bomba, ma Papanikolaou e Wiltjer fanno capire che l’Oly non ha intenzione di arrendersi così facilmente: sei punti filati e -1. Nella parte finale del primo quarto si segna meno ed i possessi si allungano leggermente: le due squadre rientrano sempre molto bene in transizione dopo un errore e non concedono mai due punti facili. Gli ospiti provano a riallungare, ma ci pensa McLean, con il gancio ed il libero supplementare trasformato, a fare 19-20 prima che Papanikolaou, stavolta letale in transizione veloce, firmi il sorpasso. Al termine dei primi dieci minuti di gioco è +3 per i padroni di casa.

Bastano sette secondi nel secondo quarto a Papanikolaou per far esplodere il palazzetto: tripla fuori equilibrio, ingenuo fallo della difesa e libero trasformato per il gioco da 4 punti. Match che torna subito ad essere ad alto punteggio, si segna a ripetizione, e la tripla con fly-by di Papapetrou costringe Itoudis al primo, nervoso timeout della gara. La risposta del CSKA arriva ancora dalle mani di Rodriguez (33-28), prima che De Colo dal fondo risponda alla schiacciata di McLean. Sono quattro punti consecutivi di Clyburn, di cui due in lunetta, a ristabilire il -1, mentre l’unico errore, catturato in attacco, permette al Chacho di andare a segno dall’angolo. Quando Hines trova anche la schiacciata in contropiede veloce, Sfairopoulos non può far altro che fermare il cronometro sul 35-39. L’atmosfera si scalda al Pireo, e i dieci in campo continuano a non risparmiarsi neanche un secondo: splendida la penetrazione in secondo tempo che permette a Thompson di trovare i due punti del -3. Nell’ultimo minuto c’è spazio per il sedicesimo punto (7/9 dal campo) di un travolgente McLean, ma soprattutto per la quarta tripla su cinque tentativi di Rodriguez: 18 per lui, 45-48.

A tornare in campo con spirito migliore dopo l’intervallo lungo sono i moscoviti, ma gli errori fioccano da entrambe le parti: De Colo e Clyburn, insieme a McLean dall’altra parte, sono gli unici a muovere il tabellino nei primi due minuti. Due ottime iniziative personali di Spanoulis e Wiltjer richiudono il gap a quota 52, prima del parziale aperto dagli ospiti, guidati da un tarantolato De Colo: dieci punti consecutivi alimentati da diversi giri in lunetta, gli stessi che permettono a McLean di firmare il 54-62. Dopo una fase centrale molto spezzettata si torna a premere sull’acceleratore: Strelnieks entra in partita rispondendo ad Hines, ma Clyburn in penetrazione riporta subito il vantaggio alla doppia cifra. Il solito McLean, con quattro punti filati, ci mette una pezza, ed alla penultima sirena i suoi sono ancora in gioco: 64-68 con l’appoggio al vetro di Spanoulis.

A fermare l’inesorabile risalita ci pensa Hines con una gran penetrazione sul fondo, mentre la rubata con appoggio in transizione di De Colo fa +6. Spanoulis tiene come al solito a galla i suoi, ma è la transizione di Strelnieks a riportare a contatto l’Oly. Arriva subito il timeout CSKA, ma dopo la pausa è Papnikolaou a rompere l’equilibrio: clamorosa prova di forza dell’ex-Rockets che prima trova un’incredibile layup mancino con fallo subito e poi va a segno dall’angolo con la tripla del 77-72. Rodriguez vuole scuotere i suoi con la tripla, ma il suo tiro è solo sul ferro; piove sul bagnato, perché nell’azione successiva arriva la schiacciata nel traffico di Papapetrou, su ottimo suggerimento nello stretto di Strelnieks. A spezzare l’impeto greco è Kurbanov coi due punti dalla lunga distanza. L’ottavo assist di Spanoulis manda ancora a segno Papapetrou, ma un ingenuissimo fallo tecnico di Papanikolaou, per proteste, battezza l’azione da quattro punti degli ospiti: a segno De Colo dalla lunetta, altrettanto Rodriguez con la splendida tripla in fadeaway dal palleggio. Ultimi tre minuti ad altissima tensione dunque, con tutto il Pireo a spingere: l’Oly ne approfitta per rimediare sei (sei!) possessi offensivi consecutivi, al termine dei quali arrivano solo due punti da Spanoulis. I russi continuano a subire tantissimo a rimbalzo, nonostante i tanti errori degli avversari, e Thompson, ancora in lunetta, può fare +5 nell’ultimo minuto. De Colo fa 2/2 per riportare sotto i suoi, Spanoulis ristabilisce il vantaggio, ma i russi vanno vicini al suicidio nel possesso decisivo: rimessa tremenda che finisce nelle mani di Thompson ed altri due liberi per l’Oly, già avanti di due possessi. Sembra tutto finito, e invece no: McLean, dopo una partita esemplare, fa 0 in lunetta, ancora Nando De Colo cattura il rimbalzo e vola a scagliare la tripla. Si muove solo la retina, è 86-84 con 14.9 sul cronometro. Dopo l’1/2 di Papapetrou l’Oly commette fallo immediatamente su Rodriguez, che accorcia così ad una sola lunghezza lo svantaggio. Clyburn avrebbe nelle mani la tripla della vittoria ma la sbaglia: vince l’Olympiakos in casa per 88-86.