Una strepitosa SikeliArchivi Capo d'Orlando si toglie lo sfizio di vincere una grande partita nella FIBA Champions League contro i turchi del Gaziantep. Una prestazione pressochè perfetta da parte degli uomini allenati da Gennaro Di Carlo, i quali nonostante le defezioni (ultima in ordine di tempo quella di Eric Maynor tenuto precauzionalmente a riposo) hanno giocato alla grande e hanno tenuto a bada la formazione turca, che non è riuscita a sfruttare le grandi novità apportate sia sul piano del roster che alla guida tecnica. Nel complesso, però, la compagine paladina ha messo davanti a tutto la sua fame di vittoria e la voglia di mettersi alle spalle le ultime batoste, ovvero quella europea sempre in casa contro i tedeschi del Riesen Ludwigsburg e quella netta in campionato sul parquet di Varese. Una vittoria, quella ottenuta ai danni del Gaziantep, che rimette in corsa l'Orlandina per la qualificazione al prossimo turno di Champions, agganciando proprio i turchi in classifica e attendendo ora le prossime sei partite per completare l'operazione rimonta. In primis quella della prossima settimana, sempre al PalaSikeliArchivi, contro i francesi dell'Elan Chalon.
Una vittoria arrivata soprattutto grazie alla grande performance messa sul parquet dall'Orlandina nella prima metà di gara, al termine della quale i paladini avevano messo da parte un clamoroso vantaggio di 26 lunghezze dato soprattutto dal lavoro strepitoso nella metà campo difensiva. 21 punti concessi al Gaziantep nei primi venti minuti di gioco sono qualcosa che raramente si è visto nella storia della formazione paladina, la quale ha dovuto - come detto - fare a meno di Maynor, ma di certo non ha perso qualità nel proprio lavoro nella metà campo offensiva. Dominio a rimbalzo (41-31 il conteggio complessivo a fine gara) e ben venti assist di squadra, con un'ottima distribuzione sia dei tiri che anche delle stesse assistenze, ma anche una netta riduzione delle palle perse, solo 9 nei quaranta minuti del PalaSikeliArchivi. E il punteggio già sigillato a metà gara ha consentito a coach Di Carlo di ampliare le proprie rotazioni, con tutti i dieci giocatori che hanno tastato il parquet in serata, compresi i giovani Donda, Laganà e Carlo Stella, quest'ultimo al debutto in FIBA Champions League. E come detto, questa è una vittoria che può certamente pesare in positivo nel prosieguo della stagione della SikeliArchivi.
La stella in una serata storica sotto tanti aspetti è stato uno dei più giovani di casa Orlandina. Ancora una volta è stato Arnoldas Kulboka a brillare più degli altri, con una prova individuale di grande spessore che è culminata in 18 punti e 10 rimbalzi, in entrambi i casi il proprio career-high in campo continentale. A questi dati vanno aggiunti anche 4 assist. Molto bene anche Jakub Wojciechowski, autore di 17 punti conditi da 7 rimbalzi e che ha dunque confermato l'ottimo momento di forma unito ad una fiducia sempre crescente. Ha sfruttato l'occasione anche Mario Ihring, tornato in quintetto proprio a causa della defezione di Maynor e capace comunque di dare dinamismo e imprevedibilità all'attacco paladino, riducendo una volta tanto i falli commessi ma senza lesinare aggressività in difesa: 14 i punti del giovane playmaker slovacco, con 4 assist e 3 rimbalzi. Dall'altra parte, come si può tranquillamente intuire dal'83-57 finale, serata da dimenticare per la formazione guidata da Nenad Markovic: si salvano sul piano offensivo solo Rudd e Cinko, autori di 12 punti a testa, mentre il tanto atteso Robert Carter ha chiuso la serata del suo ritorno in Italia con 8 punti (4/11 al tiro) e 7 rimbalzi.