Successo sfumato all'ultimo possesso per l'Olimpia Milano, che nella nona giornata di Eurolega tiene per 40 minuti tiene testa all'Olympiacos. Dopo i successi con Valencia e Brose, l'AX ha tra le mani il tiro del terzo successo consecutivo in Eurolega, ma non riesce a capitalizzarlo con Jerrells. I greci, che hanno a lungo subito a rimbalzo e penato non poco contro la difesa dell'Olimpia, conquistano il successo gestendo meglio gli ultimi possessi. L'ex di turno Jamel McLean è ampiamente il migliore in campo con 22 punti e 7 rimbalzi, un gradino più in basso Brian Roberts con 18 punti e 3 assist, che vince il duello con Theodore. Per Milano 19 punti e 10 rimbalzi per Gudaitis, 20 punti (ma 9/22 al tiro) per Theodore. Mai in palla Jerrells, solo 5 minuti per un anonimo Bertans, positivi invece Micov e Jefferson.
Primo quarto Olimpia contro Roberts nel primo quarto. Milano è concentrata in difesa e forza poco o nulla in attacco. Jefferson è presente e positivo sotto le plance, Micov è letale in penetrazione e Theodore colpisce anche da 3. In un quarto in cui Milano tocca anche il +7 (21-14) l'unico (con l'ausilio di Strelnieks) a tenere i greci in piedi è Brian Roberts. L'ex Hornets realizza i primi 7 punti dei suoi e, nel momento di maggiore difficoltà, una tripla che spezza il parziale milanese.
Secondo quarto Theodore "sente" la sfida con Roberts e va a segno da 8 metri allo scadere dei 24 (24-19). L'ex di turno McLean e Papanikolaou riportano la partita in equilibrio, poi l'Olympiacos pareggia a quota 31 grazie alle triple di Mantzaris e Strelnieks. L'Olimpia resta in vantaggio grazie all'unica fiammata di Jerrells, poi però Strelnieks e Mantzaris, a suon di triple, ribaltano il risultano permettendo all'Olympiacos di toccare anche le 7 lunghezze di vantaggio (37-44). Milano non si lascia impressionare: con Theodore e un positivo Tarczewski, che contribuisce al bottino di 10 rimbalzi offensivi, resta in scia, riuscendo a chiudere il primo tempo sotto di 4 punti (42-46) Theodore va al riposo con 12 punti, Tarczewski ha 4 punti e 8 rimbalzi. Tra gli ospiti, 14 punti di Strelnieks, 10 di Roberts.
Terzo quarto Difese molto più aggressive in avvio di ripresa, Tarczewski fa la voce grossa contro un Milutinov non al meglio che si carica di falli, Jefferson acquista sempre più fiducia, ma dall'altra parte Roberts e McLean ribattono colpo su colpo (49-54 a metà quarto). Una tripla di Printezis è il preludio all'allungo dei greci (51-59); Theodore fallisce qualche conclusione di troppo, e McLean firma il massimo vantaggio esterno (53-63). Gli sforzi di Micov e Jefferson impediscono la fuga dei greci, che incespicano in attacco risentendo del viaggio in panca di Roberts e Strelnieks, e solo con un libero guadagnato allo scadere da Papanikolaou riescono a tenere due possessi di vantaggio (62-66).
Ultimo quarto McLean continua nel suo tentativo di farsi rimpiangere, ma è Roberts con la sua velocità e la sua tecnica a farsi ammirare più di tutti (64-70). I greci però soffrono per la cattiva serata di Milutinov, che esce per falli lasciando uno buco a centro area dove domina Gudaitis (67-70). Theodore eccelle in difesa, l'impatto di Pascolo è importante, e con una tripla di Micov Milano torna a condurre (72-70). Kalnietis non fa rimpiangere Theodore, gravato da 4 falli, e Gudaitis continua a dominare a centro area, ma l'Olympiacos ha mille risorse: prima Printezis, poi Papanikolaou, fermano l'Olimpia (77-77). Tarczewski cancella parte di quanto buono aveva fatto nel primo tempo concedendo ai greci 4 liberi, Theodore prova a fare tutto da solo senza avere fortuna, e ci vuole il solito Gudaitis per siglare il pareggio a quota 81 quando mancano 2 minuti al termine. Volata punto a punto nell'ultimo minuto. Theodore in entrata sigla l'85-83, McLean risponde con canestro+fallo, e conclude un gioco da 3 punti per l'85-86. Milano fallisce la replica per due volte, prima con Theodore, poi con Gudaitis, ma Papanikolaou, mandato in lunetta a 15 secondi dal termine, fa 0/2. Jerrells conquista i rimbalzo, ma non è lucido nell'ultimo possesso che si conclude con un tiro impossibile da 3, non baciato dalla Fortuna.