Maccabi Tel Aviv - Anadolu Efes Istanbul 72-92
E' una incredibile prestazione balistica da tre dell'Efes Istanbul a decidere la gara della Mevtachim Arena di Tel Aviv dove il Maccabi padrone di casa di Neven Spahija crolla dopo la vittoria sul Real Madrid della settimana scorsa. 14/25 per la squadra di Perasovic nel complesso, trascinata da un clamoroso McCollum - 8/11 da oltre l'arco al termine della contesa - e da un dominante sotto le plance Vladimir Stimac, autore di una prestazione da 22 punti e 13 rimbalzi. Efes che dopo la vittoria di Barcellona trova il secondo sorriso stagionale, ancora in trasferta, a Tel Aviv, in un campo tra i più difficili da espugnare, confermando la crescita delle ultime uscite.
Dopo un primo quarto in totale equilibrio (19 pari), McCollum, Simon e Dunston rifilano la prima spallata agli israeliani, incapaci a reagire. Il gioco da quattro punti di McCollum inibisce ancor di più la flebile resistenza difensiva dei padroni di casa, i quali crollano di lì a poco: la guardia ospite è indemoniata ed infila altre tre triple consecutive che lanciano l'Efes sopra di 14 (29-43). In avvio di ripresa il Maccabi prova a cambiare marcia nelle due metà campo, con Bolden e Tyus che provano a caricarsi la squadra sulle spalle. Tuttavia sia Cole che gli esterni di Spahija sparacchiano e, nonostante il parziale che riporta il Maccabi sotto di sei all'ultima sirena, la rimonta non si completerà mai. Sono Ledo e McCollum, infatti, nel ventre del quarto periodo, a siglare le giocate della fuga definitiva, quella che vale la seconda vittoria per l'Efes.
Unicaja Malaga - Zalgiris Kaunas 83-85
Come una tortura cinese, lo Zalgiris Kaunas di Sarunas Jasikevicius si veste da goccia per la seconda trasferta consecutiva e, dopo aver espugnato Milano, sbanca con pienissimi meriti anche Malaga, confermando un netto predominio, tecnico oltre che fisico e mentale, della contesa dal primo al venticinquesimo minuto, prima di complicarsi la vita e dover vincere la sfida in overtime. La squadra lituana si conferma di livello medio alto, superando la squadra iberica, la quale crolla dopo un discreto primo quarto, si riprende nel finale salvo cedere di misura dopo una fantastica rimonta. E' il gioco ospite però a fare la differenza, essenziale nell'esecuzione ed impeccabile nelle scelte. Quarta vittoria per lo Zalgiris in stagione, giusto premio per una squadra che chiamare sorpresa sarebbe riduttivo.
Protagonista assoluto di serata, nei parziali che a poco a poco hanno spaccato in due la contesa, Kevin Pangos, braccio in campo della geniale mente che siede in panchina. E' lui, con Whte, a cucire lo strappo iniziale firmato da Diez, Brooks e Salin, e portare lo Zalgiris avanti di una manciata di punti alla prima sirena (17-21). Malaga sembra riuscire persino a ribaltare l'inerzia della contesa in avvio di secondo quarto, ma sono gli ospiti ad avere la meglio negli ultimi quattro minuti alzando l'intensità difensiva: ne beneficiano Jankunas, Pangos ed Ulanovas, che mandano all'intervallo la squadra di Jasikevicius avanti di sette punti: (34-41). La sfida sembra chiudersi quando in avvio di ripresa sempre Pangos, con Milaknis e Valinskas trascinano i suoi sul più venti, prima di rilassarsi fisiologicamente dopo il venticinquesimo. Brooks prova a trascinare i suoi alla clamorosa rimonta, le percentuali al tiro degli ospiti crollano drasticamente e, nel finale, colmare tutto il gap fino a costringere i lituani all'overtime.
Nel prolungamento succede di tutto. Lo Zalgiris comanda di fatto dal primo all'ultimo secondo, ma l'Unicaja resta aggrappata con le unghie alla sfida. Davies porta due volte avanti i lituani, ma Suarez e McCallum impattano, quest'ultimo ad una manciata di decimi dalla fine. Sembra finita, ma è Ulanovas, col buzzer beater a chiudere i giochi allo scadere.