Il Barcellona, dopo le tre sconfitte consecutive con Stella Rossa, Zalgiris Kaunas ed Olimpia Milano, torna alla vittoria tra le mura amiche contro l'Olympiakos. Un match in equilibrio per 30 minuti, poi nell'ultima frazione esce fuori la squadra catalana, che mette in mostra tutta la propria potenza tecnica, tattica e fisica. Il roster guidato da Alonso si presenta sul parquet con Hanga, Heurtel, Koponen, Oriola e Seraphin, con quest'ultimo che fa valere tutta la sua fisicità nel pitturato avversario. Dall'altra parte Sfairopoulos si oppone con Milutinov, Papanikolaou, Printezis, Roberts e Thompson, ma nessuno di questi si rivelerà utile o decisivo per permettere ai greci di stare in partita fino alla fine. Infatti l'uomo in più degli ellenici viene dalla panchina ed è Papapetrou, il quale è l'unico tra i suoi ad andare in doppia cifra (11) ed a mettere in difficoltà la difesa catalana. I padroni di casa però si rivelano troppo forti soprattutto nel gioco dal perimetro, che viene avvalorato da Pierre Oriola, autore alla fine di 11 punti. Dove però i catalani fanno la differenza è all'interno del pitturato con Kevin Seraphin, che alla fine concluderà con ben 13 punti messi a referto. Gli uomini di Alonso sono ora chiamati a confermarsi nella sfida che li vedrà opposti all'Anadolu Efes, mentre per l'Olympiakos è un brusco passo indietro dopo le quattro vittorie consecutive maturate dall'inizio della competizione. Per i greci l'occasione del riscatto si presenta nel prossimo turno quando dovranno affrontare tra le mura amiche il Panathinaikos, per un derby ellenico che si preannuncia particolarmente infuocato.

La partita parte subito con il break di 6-0 firmato dall'Olympiakos, che va a segno con il piazzato di Printezis ed i 4 punti consecutivi di Papanikolaou. Barcellona entra in partita con il layup di Seraphin, al quale fa seguito il "jump shot" di Heurtel, che viene però stoppato da Milutinov. I padroni di casa non demordono e tornano ad accorciare le distanze con Koponen, il quale va a segno per due volte consecutive da oltre i 6.75 metri. Alonso, nonostante il buon momento dei suoi, decide di chiamare il primo time-out dell'incontro per perfezionare la fase difensiva dei suoi. Dopo il minuto di sospensione i catalani tornano definitivamente in partita con Tomic che realizza 4 punti consecutivi, che valgono la parità a fine del primo quarto, infatti le due squadre concludono i primi dieci minuti di gioco sul punteggio di 14-14.

Barcellona apre la seconda frazione di gioco con un break di 4-0 grazie ai canestri realizzati da Sanders e Moerman, ai quali risponde McLean con due tiri dalla lunetta. I catalani a questo punto abbozzano un primo tentativo di fuga con Navarro, il quale va a segno da oltre i 6.75 metri. L'allungo dei padroni di casa è avvalorato dalla stoppata rifilata da Tomic ad Agravanis, con il centro croato che poi lancia Sanders per il canestro del 23-16. Sfairopoulos, notando le difficoltà dei suoi, decide di chiamare il time-out, che sortisce gli effetti sperati in quanto Roberts riaccorcia le distanze con un canestro da oltre l'arco. Una realizzazione resa vana dalla successiva tripla di Pressey, al quale però risponde ancora l'Olympiakos, che torna in partita fino al 27-22, quando Alonso decide di fermare il gioco. Alla ripresa Mantzaris fa 2/2 dalla lunetta, ma dall'altra parte Seraphin ristabilisce le distanze con un semplice appoggio a tabellone. L'Olympiakos non demorde e si mantiene a contatto grazie a Papapetrou, il quale va a segno dal mid-range. Il coach di Barcellona, per evitare l'aggancio o addirittura il sorpasso, chiama il time-out, dopo il quale va ancora a segno Seraphin dal pitturato. Una realizzazione che porta Sfairopoulos a rifermare il gioco, ma dopo la pausa ancora il centro francese di Barcellona realizza dalla lunetta, per i punti che valgono il 32-26, punteggio col quale le due squadre vanno all'intervallo.

La terza frazione di gioco vede l'Olympiakos riportare subito il match in parità grazie ad un parziale di 6-0 firmato da Roberts, Milutinov e Papanikolaou. I padroni di casa reagiscono riportandosi in vantaggo con Moerman, il quale va a segno per due volte consecutive dal perimetro. Sfairopoulos, per evitare che l'iniziale approccio dei suoi si riveli vano, decide di chiamare il time-out, ma dopo il minuto di sospensione Barcellona va ancora a segno da oltre l'arco con Pressey. L'Olympiacos non demorde e torna ad accorciare le distanze con Toliopoulos, il quale realizza dal perimetro. Alonso, per evitare l'aggancio ospite, ferma il gioco, che sortisce gli effetti sperati in quanto Claver si rende autore di una efficace stoppata su McLean, poi nel possesso successivo Oriola firma l'allungo andando a segno dalla lunetta. Nel finale Hanga cerca di rendere ancora più pesante il passivo, ma viene stoppato nel momento propizio da Milutinov, il quale sigilla il punteggio al termine del terzo quarto sul 49-41.

La quarta frazione di gioco si apre subito con un break firmato da Barcellona grazie ai canestri di Ribas ed Heurtel. Sfairopoulos, per non veder nuovamente scappare la squadra di casa, decide di chiamare il time-out, ma dopo il minuto di sospensione continua il momento positivo dei catalani che vanno a segno con Oriola. Il coach dell'Olympiakos, non notando cambiamenti nell'atteggiamento in campo dei suoi, decide di rifermare il gioco. Dopo la pausa i greci riprendono a segnare con Papapetrou, che va a segno con un tiro dalla media distanza, ma dall'altra parte gli risponde subito Oriola con un canestro da oltre l'arco. Nel finale i catalani gestiscono alla perfezione il vantaggio, chiudendo poi la partita con il tiro dalla lunetta di Sanders, che vale il 73-51 finale.