Non si spezza l'incantesimo negativo in Europa per la SikeliArchivi Capo d'Orlando, sconfitta anche al debutto casalingo nella fase a gironi di FIBA Champions League dai greci del PAOK Thessaloniki. Una partita iniziata ad handicap ancora una volta dalla formazione di coach Gennaro Di Carlo, chiaramente fiaccata dagli sforzi fatti per portare a casa la partita di domenica scorsa a Reggio Emilia e punita soprattutto dalla maggiore prestanza degli ospiti a rimbalzo, soprattutto sotto al canestro paladino che è stato spesso defraudato da mani elleniche. Nella seconda parte di gara è venuto fuori l'orgoglio e la grinta della formazione biancazzurra, incapace però di agguantare nel punteggio la compagine di coach Papatheodorou nonostante la grande reazione portata avanti soprattutto da Atsur in cabina di regia e dal solito immenso Kulboka, autore di una prova importante al tiro da tre punti. Ora la situazione dell'Orlandina nella classifica di Champions parla di zero vittorie e tre sconfitte, ma la sensazione è che l'aggiunta di un elemento nel roster paladino potrà dare frutti importanti nel prosieguo della stagione.
Il primo canestro della serata è di Margaritis che poi spara da tre punti, Orlandina un po' distratta sui due lati del campo, e punita da Katsivelis ancora da fuori. 8-2 e timeout immediato di Di Carlo, ma i paladini faticano ad entrare in ritmo in attacco. Difendono bene gli ellenici che costringono gli avversari a tiri forzati, poi la tripla di Atsur arriva come un gol per una squadra che nel frattempo ha registrato la difesa. Gara a punteggio basso con il PAOK che fatica in attacco finchè Margaritis non torna a punire da sotto, poi i greci provano a cavalcare Jones che spara da tre per il +8. Torna ad avere problemi la SikeliArchivi, Klassen realizza la doppia cifra di vantaggio ma dall'altra parte non c'è reazione. L'ultimo tentativo di Alibegovic non va, è 7-18 al primo intervallo con i greci in controllo.
Klassen apre bene il secondo quarto con una transizione difficile da accettare per chi difende, ma Kulboka stavolta riesce a sparare da fuori. La sofferenza a rimbalzo dei paladini viene attutita dalla grinta in difesa, così Alibegovic può correre in contropiede per il -8, poi Atsur illumina per Delas. Capo riesce a difendere con ordine ma non ha la stessa lucidità in attacco: ci vuole ancora il play turco ad ispirare Wojciechowski, prima al layup e poi per la tripla del -5. Il timeout chiamato da coach Papatheodorou giova al PAOK che trova la tripla di Jones e torna a difendere con intensità: ancora l'americano in lunetta riporta il vantaggio in doppia cifra, il parziale lo allunga Koniaris sempre ai liberi e nell'ultimo possesso gli ellenici sfruttano i falli da spendere per complicare i piani dell'Orlandina: all'intervallo lungo è 19-32.
Si torna dagli spogliatoi con Ikovlev che si sblocca e si sprona, mentre dall'altra parte il PAOK sembra rimasto negli spogliatoi. Capo non ne approfitta subito per accorciare, poi Edwards sale sulla moto e mette quattro punti in fila: -7 SikeliArchivi, timeout Papatheodorou. Il problema per l'Orlandina può essere rappresentato dai lunghi carichi di falli, i greci muovono il punteggio in lunetta mentre Kulboka decide di mettersi in proprio: -5. Jones trova un gran canestro per rianimare i suoi, replica Edwards con astuzia prima di commettere un paio di ingenuità, così Koniaris punisce e allunga di nuovo per i suoi. Il PAOK tira fuori dalla panchina Chrysikopoulos che spara subito da tre, replica ancora Edwards ma è ancora la tripla di Koniaris a regalare il nuovo +11 agli ellenici. Si sblocca Dillard, suo il canestro del 38-49 di fine terzo quarto.
La tripla di Wojciechowski rianima l'Orlandina che torna a -8, Klassen trova il canestro dopo una grande circolazione di palla. Paladini che provano a rifarsi sotto, Ihring si sblocca in lunetta e Ikovlev inventa il layup del nuovo -6, ma Jones con energia trova due ottimi punti. Il PalaSikeliArchivi si accende per la bomba di Kulboka e per l'and-one dell'ucraino che accorcia ulteriormente le distanze, ma Koniaris lo zittisce ancora con la tripla. Ci pensa ancora il lettone a riavvicinare i suoi, poi la tensione inizia a giocare brutti scherzi alle due squadre in attacco: Margaritis sblocca i suoi dalla lunetta e fa ancora +6 a due minuti dalla fine. Ancora un super Kulboka da fuori mette il -3 a 75" dalla fine, poi Edwards in lunetta fa 1/2. L'Orlandina difende duro, il canadese ha la chance del pareggio ma non riesce a segnare da sotto: Jones prende il rimbalzo e fa 2/2, poi l'ultima preghiera di Wojciechowski non viene accolta.