Circa un mese fa l'inizio di una favola bellissima. Ora il cielo toccato con un dito, quest'ultimo rigorosamente pronto ad infilare un anello, il primo della carriera. Cecilia Zandalasini e le sue Minnesota Lynx hanno infatti vinto il titolo 2016/2017 della WNBA, la principale lega di basket femminile al mondo, dopo aver sconfitto nella serie di cinque partite le Los Angeles Sparks. In quello che era il remake delle finali della scorsa stagione, la formazione guidata da coach Cheryl Reeve è stata bravissima a tenere testa a un avversario che rappresenta la storia della pallacanestro femminile, fino al trionfo ottenuto questa notte nella quinta ed ultima partita. E con il successo ottenuto con il punteggio di 85-76 davanti al proprio pubblico, le Lynx hanno così portato a casa quello che è il quarto anello negli ultimi sette anni, dimostrandosi una potenza sempre crescente nel panorama cestistico per donne negli Stati Uniti e nel mondo. Ed è anche la conferma del fatto che la nostra Cecilia Zandalasini ha fatto la scelta giusta nell'andare negli States a tentare la propria prima avventura nella principale lega di basket al mondo.
Cecilia Zandalasini segue dunque Catarina Pollini, che venti anni fa era diventata la prima giocatrice italiana a vincere un titolo in WNBA quando militava tra le fila delle Houston Comets, franchigia che nel frattempo è sparita dai radar del basket a stelle e strisce. È stata una serata esaltante sul piano delle emozioni per la giocatrice di Broni, dopo che lo era stato davvero poco per quanto riguarda l'impiego sul parquet. Coach Reeve, infatti, per l'occasione non si è affidata più di tanto alla ex giocatrice di Schio, la quale è stata in campo solo per otto secondi, anche se alla fine c'era troppa tensione e troppa attesa per questa partita, e bisogna anche dire che la 'Zanda' è stata anche l'ultima arrivata tra le fila delle Minnesota Lynx, e quindi non c'è nulla di male nel vederla sul parquet per poco tempo in una serie delicata come le Finals. Anche perchè il grande equilibrio visto in campo e l'ottimo rendimento del quintetto base di coach Reeve, andato in doppia cifra con tutte e cinque le proprie interpreti.
E così, per un movimento come quello del basket italiano che è chiaramente in crisi sia tra gli uomini che tra le donne, vedere un proprio esponente - il migliore in circolazione per la pallacanestro femminile - andare a segno in età ancora giovane e poche settimane dopo il proprio addio al nostro Paese non può che essere una iniezione di orgoglio. Anche perchè, una volta che svaniranno i fumi della gioia tra le fila delle Minnesota Lynx, la speranza è che Cecilia Zandalasini venga confermata e possa vivere la sua prima vera stagione in WNBA fin dall'inizio. In ogni caso, la giocatrice azzurra potrà dire di aver già vissuto l'anno più bello della sua vita, visto che ha partecipato al suo primo evento con la Nazionale maggiore, gli Europei della scorsa estate in cui ha giocato da fenomeno ed è finita anche nel quintetto ideale nonostante le azzurre si siano fermate agli ottavi di finale (ricordate il fallo antisportivo chiamato proprio a Ceci?), e soprattutto può già vantare un anello WNBA. E magari sarà il primo di una lunga serie...