Notte di stelle alla Sinan Erden Arena di Istanbul (palla a due ore 20.30). Dopo le emozioni vissute nella giornata di ieri con gli ultimi due quarti di finale che hanno premiato Russia e Serbia, le quali si giocheranno domani sera la possibilità di raggiungere la finalissima di domenica, è già tempo della prima semifinale sul parquet turco, da tanti addetti ai lavori considerata come l'atto conclusivo anticipato di EuroBasket 2017. Spagna e Slovenia si giocano il primo posto al sole di Istanbul, in una sfida che promette tantissimo spettacolo. Due squadre che arrivano all'appuntamento di stasera con tante certezze e pochi dubbi: percorso netto per entrambe, nel girone come nelle due gare ad eliminazione diretta. L'esperienza, la solidità, e l'onnipotenza cestistica della Spagna, nonostante qualche passaggio a vuoto di troppo mentale, o l'inesperienza, l'esuberanza e la leggerezza d'animo della Slovenia?
Due squadre diametralmente opposte per fisionomia e struttura, che poggiano le rispettive basi su consolidate certezze e sullo sconfinato talento dei propri leader tecnici ed emotivi: se la Spagna si poggia sulle twin-towers sotto canestro, sulla stazza dei fratelli Gasol e sull'estro del chacho Rodriguez, molto più perimetrale è il gioco sloveno, i cui punti cardine e di forza arrivano dalle mani del duo formato da Goran Dragic e Luka Doncic, clamorosamente efficaci in tutte le apparizioni nel corso di questo EuroBasket 2017. Da non sottovalutare affatto anche l'apporto dei gregari, di primaria importanza: l'impatto di Hernangomez, Sastre e San Emeterio da una parte, contro l'eclettismo di Randolph, la grinta di Vidmar ed il cinismo di Prepelic, Blazic e Muric.
Le chiavi statistiche della contesa
Come ha più volte sottolineato Sergio Scariolo, il segreto della Spagna è quello di essere riuscita a conciliare la presenza in campo di due giocatori come Marc e Pau Gasol. Fondamentale in tal senso l'applicazione che i due fratelli hanno nell'intento di riuscire ad abbinare la loro presenza: due giocatori prettamente interni, che tuttavia grazie alla loro intelligenza tattica ed alla lettura del gioco, riescono a completarsi unendo al gioco in post anche quello da quattro perimetrale, con Marc che tende ad allargarsi molto più spesso di quanto fa con i Grizzlies. La percentuale al tiro da tre che ne consegue risulta spesso l'ago della bilancia per le fortune della Spagna, quasi sempre alte ed efficaci (42%).
Di contro, la capacità di far muovere la palla sistematicamente della Slovenia che mette in condizione praticamente sempre i suoi interpreti migliori di procurarsi un vantaggio finalizzandolo al ferro (55% da due) o con scarichi perimetrali per i tiratori sparsi oltre l'arco. Non solo. Intensità e ritmo sono le chiavi che potrebbero spostare l'ago della bilancia e farlo pendere dalle parti della squadra di Dragic e compagni, il cui atletismo potrebbe risultare decisivo per lavorare ai fianchi l'enorme mole degli iberici e muoverli lungo i ventotto metri del parquet di gioco. Tuttavia, da risolvere l'annosa questione di marcare i Gasol, con Randolph e Vidmar che dovranno sporcarsi le mani e non poco per arginare lo strapotere fisico e tecnico del duo di lunghi rivale.
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