La Russia porta a casa un discreto scalpo, eliminando la Croazia e qualificandosi per i quarti di finale di Eurobasket 2017. Partita perfetta per la compagine che ha trovato ancora una volta in Alexey Shved la propria guida offensiva, sia dal punto di vista realizzativo che nell'ispirazione dei propri compagni di Nazionale. Doppia doppia sontuosa da 27 punti e 12 assist per l'esterno che l'anno prossimo sarà la stella del Khimki che tornerà a giocare in Eurolega. Tuttavia, le perle migliori la Nazionale russa le tira fuori in difesa, tenendo fuori dalla partita gente del calibro di Saric e costringendo l'altra stella a disposizione di Aza Petrovic, ovvero Bojan Bogdanovic, a sforzarsi per tenere la propria formazione a galla. Tuttavia, i 28 punti messi a segno dal giocatore dei Washington Wizards non bastano visto che dall'altra parte ci sono altri tre giocatori in doppia cifra. Ma in ogni caso, è la prestazione di gruppo della Russia ad impressionare, e forse a fornire una vera e propria mina vagante nel tabellone di questi Europei.

La partita con una delle armi che ci si poteva attendere, ovvero la tripla di Shved dopo quasi due minuti. Il play russo concede subito il bis, mentre la Croazia fa circolare la palla in maniera macchinosa: Bogdanovic mette la schiacciata che scuote la squadra, Mozgov replica da sotto. La gara si accende, altri due in contropiede del 44, i croati allungano con Tomas e Planinic ma Shved è scatenato. in ogni caso, continuano ad essere Saric e ancora Bogdanovic le anime offensive della Croazia, mentre dall'altra parte i russi ottengono punti da Zubkov e Fridzon per restare a contatto. Il numero 7 replica all'ennesima bomba dell'ex Nets, poi la tripla di Kulagin vale il 23-25 del primo intervallo. Zoric pareggia in avvio di secondo quarto, Zubkov risponde con cinque punti in fila e con la Russia che cerca di allungare. Croazia per la prima volta in difficoltà in attacco, ci pensa Bender a togliere le castagne dal fuoco prima del pareggio di Ramljak dalla lunetta che induce il coach russo a chiamare timeout. Anche Mozgov muove il punteggio ai liberi, Planinic risponde con un canestro dei suoi ma le mani in questo secondo quarto restano fredde: ci pensa Kurbanov a segnare col fallo, mentre la Croazia continua a faticare nella costruzione. Bogdanovic rompe l'empasse croata, poi segna Zoric ma la Russia resta avanti 42-44 prima dell'intervallo lungo.

Si torna dagli spogliatoi con la Russia che riprende da dove aveva lasciato: tripla di Kulagin per il +7, la difesa funziona e Shved torna a produrre magie. Alla Croazia serve ancora super Bogdanovic ma l'attacco fatica ancora e non riesce a sfruttare un paio di forzature dell'attacco russo, prima di un gran canestro di Kurbanov che poi va in panchina carico di falli. Le mani russe sono più veloci di quelle croate, Shved mette sei punti in fila per il +10, poi spara un'altra bomba e manda Petrovic su tutte le furie. Saric continua a litigare con la partita, Fridzon ne mette otto in fila e scrive +16 prima della tripla tutto orgoglio di Popovic. Torna a segnare Mozgov, a fine terzo quarto è 57-72 Russia. L'ultimo periodo inizia con una Croazia aggressiva in difesa ma battuta dalla bomba di Khvostov, mentre in attacco i problemi continuano. Il solo Bogdanovic prova a tirare fuori i suoi dalle sabbie mobili, però dall'altra parte c'è una sinfonia per l'attacco russo: ancora una bomba di Khvostov dopo i canestri di Vorontsevich e Kulagin, poi è ancora il giocatore dei Wizards a firmare il -19. La partita, però, sembra essere andata ormai in archivio, e la chiacciata di Kulagin è un altro indizio particolarmente attendibile, mentre all'improvviso torna a segnare Saric. Bogdanovic ultimo a mollare, la Russia chiude a quota 100 ancora con Kulagin e può fare festa.