Heads up! si direbbe nel poker, ma l’espressione può essere allargata a qualunque sport: via la maschera, via i giochi, testa alta per affrontare il momento cruciale.
Heads up è l’invito alle sedici sopravvissute alla fase a gironi di Eurobasket 2017: il nuovo sistema, con gruppi da 6 squadre e 4 accessi al turno successivo, ha lasciato spazio allo spettacolo ed ha permesso a diverse squadre di accedere agli ottavi nonostante qualche passo falso.
Ora, invece, non si può più sbagliare: salutate Tel Aviv, Helsinki e Cluj-Napoca, l’élite della pallacanestro continentale si concentra ad Istanbul. Tanti gli incroci interessanti in un tabellone che potrebbe sfornare sorprese già dalle prime giornate, fino ad arrivare alla finale del 17 settembre.
La parte alta verrà inaugurata, con il secondo incontro di domani, da Francia e Germania. Una delle gare più allettanti del lotto, con i galletti che, nonostante la posizione più bassa in classifica (terza contro seconda) partono sicuramente favoriti contro Schroeder e compagni. Attenzione, però, a sottovalutare l’impegno: dopo una buona prima fase, l’ultima partita dei francesi, strapersa contro la Slovenia, ha evidenziato diverse crepe. L’insofferenza di Diaw in molte fasi della partita, il nervosismo di Fournier e Labeyrie, le scarse percentuali al tiro di Lauvergne: c’è bisogno di rimettersi in carreggiata e fare gruppo. Dall’altra parte, tutti sulle spalle di Denis Schroder: sparito dagli orizzonti nazionali WunderDirk Nowitzki, tocca all’originario del Gambia farsi carico delle speranze di una nazione intera. Le spalle sono larghissime, il cuore grande ed il talento infinito: in questo Eurobasket sta viaggiando oltre i 23 punti di media.
L’incrocio della vincente della sfida sarà contro una tra Spagna e Turchia, rispettivamente vincente del gruppo C e quarta classificata del D. I turchi si sono affidati ad uno straripante Cedi Osman per centrale la qualificazione davanti al pubblico amico, e potranno sfruttare ancora l’onda lunga dell’entusiasmo. La sensazione, però, è che non basti: gli uomini di Ufuk Sarica hanno dei momenti di blackout troppo lunghi, ed una corazzata come la Spagna, guidata dall’esperienza dei fratelli Gasol e dal talento degli Hernangomez (oltre ad un super-Rodriguez), potrebbe attaccarli come un coltello nel burro caldo. Pur orfana di Llull e (notizia degli ultimi giorni) di Abrines, la Roja rimane forse l’unica grande favorita per la vittoria finale.
Più in basso troviamo Slovenia ed Ucraina, che domani inaugureranno le danze: Dragic sta guidando i compagni da top scorer della competizione (24.4 di media), e (con il prezioso supporto di Doncic e Randolph) gli sloveni sono riusciti a chiudere in testa al gruppo A, dominando con 5 vittorie e nessuna sconfitta. Parziale di +62 per il differenziale dei punti della squadra di Kokoskov, che si troverà davanti la vera sorpresa di questo Eurobasket: l’Ucraina ha scalzato Georgia ed Israele, travolgendole con la potenza dei propri lunghi, per conquistare il quarto posto. Comunque, nonostante il super-periodo di forma di Pustovyi, letteralmente incontenibile nel pitturato, difficilmente gli ucraini riusciranno a superare lo scoglio.
La vincente di questa sfida troverà sulla propria strada una tra Lettonia e Montenegro. Anche qui, la sfida sembra avere pochissima storia: Porzingis ed i due Bertans stanno sostnzialmente dominando contro ogni avversario, e la Lettonia si è rivelata osso molto più duro del previsto, chiudendo il gruppo D dietro solo alla Serbia. Il Montenegro ha fatto registrare invece un terzo posto, approfittando del girone “soft” rumeno, fatto salvo per Spagna e Croazia: Vucevic e compagni hanno alzato la voce, ma la sensazione è che non siano ancora abbastanza per questo palcoscenico. Comunque, la sfida tra lo stesso lungo dei Magic e Porzingis potrebbe regalare highlights da annali.
Passando alla parte bassa del tabellone, si trova una delle partite più equilibrate delle otto: la Lituania, vincente del girone B su Germania ed Italia, affronta la Grecia. Teoricamente, gli ellenici sono una squadra in difficoltà, che ha mostrato diversi punti deboli nel corso delle cinque gare disputate ad Helsinki, ma la quantità di talento presente a roster non permette di darli per spacciati: da Antetokounmpo (il minore) a Calathes, passando per Sloukas e Printezis. Qualora dovessero riuscire a ricreare l’intesa della gara contro la Polonia, Valanciunas e compagni potrebbero avere più di una difficoltà.
Dall’ultima gara del sabato all’ultima della domenica: Croazia-Russia è senz’altro la gara dall’esito più incerto. I russi, guidati da Shved e Mozgov, stanno giocando sopra le proprie possibilità sin dal primo minuto di questo Eurobasket, e sono stati capaci di rialzare la testa più e più volte nel corso delle vittorie su Turchia, Serbia, Belgio e Gran Bretagna. Dall’altra parte, i croati arrivano con tutta la spinta del Rookie Of The Year NBA in carica, Dario Saric: attorno a lui Simon, Bogdanovic, Bender e Tomas hanno dimostrato di poter essere all’altezza più e più volte. Meno garanzie, invece, arrivano dalle seconde linee, ma la verità è che quella croata è una formazione quadrata e solida, ricca di talento, che darebbe fastidio a chiunque.
Arriviamo finalmente a noi: l’Italia si appresta a scendere in campo nella terza gara (17:45 italiane) della prima giornata in quel di Istanbul. Senza falsa retorica, possiamo dire che il gioco degli incroci ci ha fatto un favore: prendere la Finlandia come seconda in un girone con Francia, Slovenia e Grecia è un mezzo miracolo. Per carità, massima attenzione verso i nordici: Markkanen sta mettendo in scena un vero e proprio clinic di pallacanestro a questo Eurobasket, sfoderando tutto il suo monumentale talento e migliorando di giorno in giorno. La Finlandia ruota sostanzialmente attorno a lui ed alle mani di Koponen, ma potrebbe bastare ed avanzare. Servirà una partita attenta, magari cercando di sfruttare la prima gara dei finlandesi lontano dalle mura amiche, ma l’andamento altalenante che ha caratterizzato le partite di Belinelli, Datome e soci andrà quantomeno regolato, per evitare spiacevoli sorprese. Da oggi in poi, qualsiasi gara è da dentro o fuori.
Ultima del lotto la gara che fornirà all’Italia l’eventuale avversaria di quarti di finale: la Serbia affronta l’Ungheria. Anche qui, i pronostici sembrano orientati a senso unico verso la squadra di Bogdanovic: il talento ex-Fenerbahce sta incantando tutti in ogni zona del campo, ma attenzione anche alle azioni nel pitturato dei vari Marjanovic, Lucic e Macvan.