Una delle sfide più attese della sesta giornata di Eurobasket 2017, quella che vedrà contrapposte la nazionale russa, leader del gruppo d di Istanbul e la Lettonia, al momento seconda a pari merito con la Serbia e desiderosa di scalzare dal ruolo di leader una delle nazionali che, per motivi geografici e storici, è una delle sue più acerrime rivali. È esattamente il suo retaggio storico a rendere questa partita ancora più interessante, essendo la Lettonia una delle repubbliche baltiche che nel secolo scorso è stata assoggettata sotto il potere dell’ormai scomparsa Unione Sovietica, che impose a questi stati un'assoluta perdita di indipendenza politica e culturale, che tuttavia non fu mai tale nei cuori dei suoi abitanti. Lo stesso è stato per la pallacanestro lettone che, dopo parecchi decenni dalla riconquista della propria indipendenza, sta trovando in questo momento un periodo particolarmente prolifico di talento.

Un cammino immacolato quello della nazionale russa allenata da Sergey Bazarevich, fatto di tre vittorie consecutive contro Belgio, Serbia e Turchia, per un percorso che ha quasi dell’incredibile considerate le non proprio esaltanti aspettative che la compagine est europea aveva alla vigilia di Eurobasket. Autore di un torneo a dir poco strabiliante è il leader tecnico ed emotivo della squadra, un Aleksej Shved tornato ad essere il giocatore a tratti incontenibile che aveva guidato la Russia al bronzo alle olimpiadi di Londra nel 2012, ultimo risultato importante dei sovietici. A dare man forte alla guardia del Khimki è il centro, appena accasatosi ai Brooklin Nets, Timofey Mozgov che con la propria nazionale ha sempre dimostrato di essere uno dei migliori lunghi dell’intero panorama europeo, grazie alla sua fisicità sommata ad una tecnica individuale davvero di ottimo livello. Accanto a loro un supporting cast di livello formato dal veterano Fridzon, Kulagin, Kurbanov e Vorontsevich tra gli altri, per una nazionale che, al momento si può definire una discreta sorpresa per il livello di gioco proposto finora.

La Lettonia invece è una nazionale piuttosto giovane ed alla sua prima volta da protagonista credibile ad Eurobasket, grazie al suo roster che quest’anno ha finalmente a disposizione i suoi due uomini chiave ovvero Kristaps Porzingis e Davis Bertans. Il primo sta semplicemente giocando un europeo sensazionale aggiungendo ad un apporto statistico da stella assoluta, una sensazione perenne di dominio su entrambe le metà campo grazie alle sue dimensioni (221 cm) sommate alla sua velocità e coordinazione che lo rendono una combo forward a tutti gli effetti, capace di fare praticamente tutto su un campo da basket. Bertans, dal canto suo, sta giocando degli europei solidi e fatti di lucidità, giocando sempre in controllo e fornendo qualche picco di rendimento, soprattutto dietro l’arco dei tre punti, sua specialità, quando necessario. Senza dimenticare il grande torneo finora disputato da Janis Timma, da Dairis Bertans, fratello di Davis e da Janis Strelnieks, che assieme formano un back court di assoluto livello che sta trascinando la propria nazionale ad un cammino,almeno per il momento, davvero notevole.

Una partita che veste un'importanza innegabile nella definitiva distribuzione delle gerarchie all’interno del gruppo, che in caso di vittoria russa vedrebbe una Lettonia costretta a guardarsi le spalle onde evitare spiacevoli situazioni, ma che se vedesse la vittoria lettone, rimescolerebbe non poco le carte in tavola in un gruppo equilibratissimo.