La marcia della Russia nel Gruppo D di EuroBasket 2017 non accenna a fermarsi: stese al fotofinish Turchia e Serbia, è il Belgio la terza vittima. Alla Fenerbahce Arena di Istanbul i sovietici chiudono con un punteggio finale di 67-76, trascinati dalle giocate di Mozgov e dal solito Alexey Shved, top scorer con 20 punti, a cui aggiunge anche 6 rimbalzi e 6 assist. Non bastano invece a coach Casteels i 15 di De Zeeuw e le 10 triple scoccate dall'arco. Pesano sopratutto le 5 palle perse nel quarto e decisivo quarto. Il Belgio incappa così nella seconda sconfitta consecutiva dopo la vittoria alla prima contro la Gran Bretagna ed è chiamato ad un'impresa per agganciare il quinto posto.
La contesa si apre all'insegna dell'equilibrio e delle mani fredde, eccetto quelle di Jonathan Tabu, che si prende la briga di sbloccare il punteggio con la tripla. La Russia trova il primi punti dopo 151 secondi con due liberi, poi il primo dal campo è una schiacciata Mozgov, ma il Belgio difende bene l'area tiene un margine di vantaggio incrementato ancora da Tabu, da tre, con spazio: 13-6, timeout Bazarevich con 4.55 da giocare. Il rientro è dei migliori, soprattutto perché Alexey Shved inizia a fare il bello e cattivo tempo: le prime due triple fuori dagli schemi ridanno fiducia ai compagni, la terza arriva in contropiede, lanciato da una stoppeta di Zubkov e vale il primo vantaggio russo sul 17-15.
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Ci pensa Van Rossom con due canestri dalla lunga a cavallo del break tra primo e secondo quarto a tenere a galla il Belgio, il quale riesce a non sbandare nonostante Antonov indovini il layup sulla sirena sul solito assist di Shved. Lungo tutto il secondo quarto però il play del Khimki non trova né canestri né spunti, il Belgio ne approfitta e ringrazia costruendo buoni tiri ed eseguendo con puntualità, mentre l'attacco russo senza la propria guida vive di soluzioni piuttosto estemporanee. Prova a caricarsi la squadra sulle spalle Mozgov, freddo in lunetta per muovere il tabellone; Casteels trova però ancora buone risposte dal quintetto base, rientrato quasi in massa nella seconda metà di secondo quarto per ricucire dal -5 fino alla parità. Si rientra negli spogliatoi con i russi avanti 35-33.
Nella ripresa Fridzon prova con la bomba dall'angolo ad assestare un'altra spallata alla partita, seguito da Mozgov - schiacciata poderosa al volo in tap-in - e dalla tripla di Vorontsevich, ma Mwema tiene a galla ancora il Belgio, duro a morire. Riallunga sul +6 la Russia, tramutato in +8 da Shved che trova il primo canestro da due con tre minuti sul timer del terzo quarto. Van Rossom torna a lavorare dall'arco per ricucire e spara la bomba del -5, distacco che aumenta di un punto (47-53) alla sirena di fine terzo quarto, con i sovietici precisi dalla lunetta.
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Entrando nell'ultimo periodo si caricano la squadra sulle spalle le due star della Russia, Shved e Mozgov, ma gli avversari proseguono nella loro opera dalla lunga distanza riavvicinandosi con l'ottava e la nona tripla del match. La decima, a firma di De Zeeuw, cancella il precedente gioco da tre punti di Zubkov che era valso il momentaneo +9. Il corridoio trovato da Tabu fissa il 62-67 con tre minuti ancora da giocare e costringe Bazarevich a fermare la partita; al rientro in campo i suoi trovano ancora in Shved il go-to-guy per i possessi finali, con quattro punti in fila dalla lunetta; la quinta palla persa del Belgio, un banale passaggio sbagliato di Van Rossom per Serron, è uno schiaffo alle ultime speranze di rimonta. De Zeeuw sul -8 nell'ultimo minuto trova il gioco da tre punti, ma la Russia è ancora precisa in lunetta e chiude il match sul punteggio finale di 76-67, centrando la terza W di fila in tre gare.