Ventidue, ventiquattro e ventisette punti. E' questo il crescendo rossiniano del fatturato offensivo di Lauri Markkanen agli Europei di pallacanestro 2017, che per il nuovo giocatore dei Chicago Bulls si stanno svolgendo nella cornice di Helsinki, sede del girone della sua Finlandia. Ventidue punti per sorprendere la Francia all'esordio, ventiquattro per spaventare la Slovenia di Goran Dragic e Luka Doncic, ventisette (in un match terminato con due overtime) per rimontare e battere la Polonia.
E' una Finlandia pienamente in corsa per la qualificazione agli ottavi di Istanbul, quella che Markkanen sta facendo volare sul parquet di casa, in attesa di incontrare, nelle ultime due partite del girone, Grecia e Islanda. La sensazione di trovarci a un potenziale futuro fenomeno, già ragazzo in grado di incantare gli appassionati di pallacanestro, si è avvertita forte e chiara ieri, quando il nativo di Vantaa, cittadina non lontana dalla capitale finnica, ha trascinato la sua nazionale a una rimonta importantissima contro un'ostica Polonia. Vent'anni compiuti lo scorso maggio, prodotto NCAA degli Arizona Wildcats, Markkanen ha messo in mostra tutto il meglio del suo repertorio: tiri da tre punti, canestri in avvicinamento, in post, in isolamento, palle rubate e schiacciate in campo aperto, passaggi inusuali per uno che dovrebbe essere un lungo, sangue freddo nei momenti che contano, il tutto nei minuti chiave di una gara che non avrebbe dovuto disputare, per un infortunio patito negli ultimi secondi della sfida persa al fotofinish contro la Slovenia. La nuova speranza dei Chicago Bulls ha cominciato forte, mettendo a segno la tripla del 24-11, che lasciava presagire una comoda vittoria per la sua rappresentativa. Poi il ritorno della Polonia, nonostante le magie assortite del numero 23 della Finlandia, costretto a salire ulteriormente di colpi tra quarto quarto e overtime. A una decina di secondi dalla fine dei regolamentari, Markkanen ha letto bene una brutta rimessa dei polacchi, recuperando il pallone e andando a schiacciare in contropiede, mostrando una notevole rapidità di base per un atleta di 213 centimetri, confermata dalla schiacciata di inizio primo supplementare (battuto nettamente il suo uomo e palla inchiodata al ferro).
L'overtime è stato il regno di Lauri, che ha fatto esplodere ulteriormente il suo pubblico pareggiando a quota 78 per allungare la sfida al secondo supplementare: palla ricevuta poco fuori dal'arco dei tre punti, avvicinamento verso il canestro in post, step back laterale per trovare separazione dal difensore (Slaughter) e canestro dolcissimo, che ha ricordato una conclusione del miglior Dirk Nowitzki. Raddoppiato su una situazione simile pochi minuti dopo, Markkanen è andato a bersaglio infilandosi in mezzo ai due avversari, ancora una volta per aprire il supplementare (il secondo, in questo caso). Alla fine la rimonta della Finlandia è stata vincente, anche grazie alle giocate del più esperto Petteri Koponen, sparring partner della nuova stella finlandese. Chissà se l'eco delle prodezze di Markkanen sarà arrivato anche a Chicago, dove i tifosi dei Bulls hanno da tempo messo nel mirino con una dura contestazione il duo manageriale Gar Forman e John Paxson, colpevoli di aver contribuito a rendere meno competitiva la franchigia della Windy City. Eppure, per questo finlandese dal viso imberbe, i Bulls hanno sacrificato Jimmy Butler, spedito ai Minnesota Timberwolves in cambio della settima scelta assoluta all'ultimo Draft e di un pacchetto comprendente Zach LaVine e Kris Dunn. Presto per fare previsioni sulla sua carriera NBA, al via tra poco più di un mese, anche se il talento tecnico e atletico lascia intravedere un futuro radioso. A provare a svelare qualcosa sui prossimi anni del finlandese è stato il c.t. della sua nazionale, Henrik Dettmann: "Quando gioca fa capire a tutti perchè è speciale - le sue parole al termine della gara con la Polonia, riportate dal sito ufficiale della FIBA - è sempre scorretto fare paragoni, stiamo parlando di giocatori di epoche diverse (il riferimento è a Dirk Nowitzki, ndr). Ci sono diversi punti di contatto nel loro gioco, ma l'unica cosa che non sappiamo è se Lauri avrà la stessa etica del lavoro che nella sua carriera ha avuto Nowitzki. Se l'avrà, raggiungerà senza dubbio lo stesso livello. Ha talento, colpi, velocità e comprensione del gioco".