Due giornate di Europeo alle spalle ed è già tempo di primi bilanci, seppur non definitivi. Ottanta minuti che consentono di tirare una prima linea sui raggruppamenti in corso di svolgimento a Cluj, Romania, ed Istanbul, Turchia. Se in terra rumena le sorprese sono state relativamente poche, in quel di Istanbul a sorprendere tutti ci ha pensato la Russia di uno stratosferico Alexey Shved, prima davanti alla Serbia ed alla Lettonia di Porzingis. Dominano invece Spagna e Croazia nel gruppo C, le quali si giocheranno con relativa serenità il primo posto nello scontro diretto di martedì pomeriggio.
Gruppo C
Quello di Cluj rischia di diventare il gruppo meno equilibrato e più scontato dell'Europeo. Dopo le prime due gare i valori in campo sono già estremamente delineati, con Spagna e Croazia che hanno vinto in scioltezza i rispettivi impegni. Disarmante la facilità con la quale gli spagnoli hanno rifilato due trentelli di margine a Montenegro e Repubblica Ceca, terza e quarta forza sulla carta del raggruppamento. Le sfide contro Romania ed Ungheria non rappresentano un problema, ma nel mezzo, martedì ci sarà la sfida contro la Croazia che decreterà la vincitrice del girone, a meno di crolli di Bogdanovic, Saric e soci nel derby contro il Montenegro o contro i cechi.
Alle spalle della coppia di testa il Montenegro sembra avere una marcia in più rispetto a Repubblica Ceca, Romania e Ungheria. La squadra di Tanjevic dopo essersi riposata all'esordio ha superato bene i magiari ed è chiamata adesso a confermare quanto di buono fatto vedere domani contro la Croazia e, successivamente, contro i cechi. Il terzo posto dovrebbe essere alla portata. L'assenza di Vesely dal roster ceco rischia di compromettere la qualificazione alla squadra di Ginzburg, che verosimilmente dovrà difendersi dall'attacco dell'Ungheria di Hanga nella gara di domani. Molto più staccata per valori tecnici di squadra ed individuali la Romania padrona di casa.
Gruppo D
La sorpresa di questo avvio di Europeo è senza alcun dubbio la Russia di coach Bazarevich, la quale alla vigilia ci si aspettava recitasse un ruolo di protagonista nel raggruppamento turco, ma assolutamente non di questo livello. L'impatto con la kermesse europea di Shved, Mozgov e compagni è stato a dir poco clamoroso, anche perché il calendario presentava ai nastri di partenza la sfida alla squadra di casa, la Turchia, e successivamente quella alla favorita del raggruppamento, la Serbia di coach Djordjevic. Risultato? Due vittorie di assoluto prestigio, ottenute con diligenza e quadra, amalgama e soprattutto qualità, quelle individuali, dell'ex play dei New York Knicks e del centro ex Lakers che stanno trascinando il resto della truppa. Adesso, tuttavia, la Russia è chiamata a confermare quanto di buono fatto in queste prime due gare nelle tre contese rimanenti, quelle da vincere a tutti i costi partendo con i favori del pronostico: il primo posto è oramai ad un passo, Lettonia permettendo.
Già, la Lettonia, altra squadra che nonostante la sconfitta all'esordio contro la Serbia ha sorpreso più che positivamente. Porzingis è, ad oggi, il miglior giocatore di questo Europeo, probabilmente il più decisivo con il nostro Belinelli, e sta prendendo sulle spalle la sua Nazionale. Resta da vedere la solidità della squadra nei momenti cruciali delle sfide punto a punto: ieri, contro il modesto Belgio, una passeggiata che ha dimostrato la crescita del gruppo, ma i test probanti saranno quelli contro Turchia e Russia. La qualificazione non sembra tuttavia in discussione, anzi, battendo i russi nello scontro diretto le possibilità di un primo posto sembrano tutt'altro che secondarie.
Chi invece fin qui ha deluso sono Turchia e Serbia, che hanno dimostrato di avere fin troppi passaggi a vuoto all'interno delle singole partite. Applicazione e difesa non sono state fin qui eccelse, soprattutto per quel che riguarda la Serbia, serissima candidata alla vittoria finale nonostante la defezione di Milos Teodosic. Certo, l'attenuante è di quelle più importanti e l'assenza del leader carismatico ed emotivo del gruppo ha scombussolato e non poco la solidità del roster di Sasha. La Turchia invece continua a vivere di troppi e continui alti e bassi, questi ultimi molto più prolungati e decisivi in negativo. Poca solidità e relativa dedizione che non dovrebbero compromettere la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta, ma non sembrano lasciare speranze per un lungo prosieguo della competizione.
Chiudono il quadro del Gruppo D i due fanalini di coda Belgio e Gran Bretagna, le quali non sembrano capaci di poter impensierire le altre quattro rivali per il discorso ottavi di finale. L'unica opportunità potrebbe averla a disposizione il Belgio nella sfida diretta contro la Turchia: Lecomte e compagni con ritmo ed entusiasmo potrebbero mettere lo sgambetto ai padroni di casa, le cui qualità tecniche e di esperienza sembrano tuttavia indirizzare la sfida verso i turchi. Difficile invece pensare alla Gran Bretagna protagonista nelle restanti tre gare, destinata verosimilmente all'ultima piazza.