Due partite giocate, due vittorie per l'ItalBasket di Ettore Messina. Gli azzurri, dopo quanto di buono fatto vedere nella gara d'esordio contro Israele, battono anche l'Ucraina e si presentano nel migliore dei modi alla sfida di domani contro la Lituania. Altra partita di clamorosa solidità per gli italiani, che allo Yad-Eliyahu spiccano ancora per mentalità, umiltà e coesione, riuscendo nonostante qualche piccolo fisiologico passaggio a vuoto all'interno dei quaranta minuti di gara ad avere la meglio degli ucraini.
Rispetto alla perfezione cestistica ammirata nella sfida di giovedì qualche inezia negativa da registrare in più, con le difficoltà difensive sul pick&roll centrale di Pustovyi che hanno spesso messo in imbarazzo la retroguardia di Messina. Tuttavia, come detto, a sorprendere resta la lucidità della truppa azzurra nel fronteggiare i momenti di calo, mentali più che fisici, con pazienza ed abnegazione. Proprio questo l'aspetto che il coach ha voluto sottolineare in conferenza stampa, rimarcando inoltre l'importanza del mattoncino apportato da ogni singolo elemento presente in rosa.
"E' stata una partita molto difficile, perché era difficile iniziare la sfida in maniera dura e competitiva dopo aver speso tante energie contro Israele. Ci abbiamo messo molto tempo per mettere energia in attacco ed in difesa, abbiamo faticato nel trovare ritmo. Tuttavia, siamo felici per questa vittoria, adesso dobbiamo recuperare per mettere tante energie in campo domani il prima possibile".
Ciò che continua a sorprendere della Nazionale di Messina è, inoltre, la capacità di creare tiri aperti e di realizzarli con enorme continuità soprattutto dalla distanza. Questa la spiegazione del tecnico azzurro a riguardo: "La percentuale al tiro così alta? Sappiamo che in attacco siamo molto forti. Non dobbiamo avere paura di tirare, ma per trovare tiri aperti e creare tiri puliti dobbiamo riuscire a muovere bene la palla, muovere la difesa, è questo il segreto. Conosciamo la nostra forza, dobbiamo essere convinti di arrivare a queste soluzioni per alzare la percentuale e mantenerla tale. E' chiaro che nel corso del torneo troveremo difese molto più aggressive sia su Marco che sugli altri ed avremo più difficoltà nella circolazione della palla, ma vedremo quando ciò accadrà se sarà il caso di cambiare modo di giocare. Per ora mi prendo i tiri che abbiamo creato oggi, perché anche se sono molti tiri da tre, sono convinto di averli creati nel modo giusto. E tirare da tre così è meglio che scegliere di prendere tiri da due molto più forzati".
Non può mancare anche una battuta sulla sfida di domani, quella alla Lituania, che potrebbe regalare una buona porzione di primo posto nel girone all'Italia: "Quello di domani sarà sicuramente un incontro molto importante per noi. Ci siamo allenati duramente per arrivare a questi momenti, come quello di domani, preparati. Domani vogliamo vedere quanto siamo forti, vogliamo giocarcela, vogliamo testare le nostre capacità. Al di là di come finirà, se vinceremo o perderemo di venti, voglio capire dove è la nostra squadra. Proseguiamo giorno dopo giorno, dopo la Lituania avremo altre due partite molto difficili, poi guarderemo ad Istanbul se ci qualificheremo".
Il man of the match odierno è senza alcun dubbio Marco Belinelli, autore sì di ventisei punti ma non solo. La guardia azzurra si dimostra leader carismatico ed emotivo di questa Nazionale, la prende sulle spalle e la trascina al successo, emotivamente prima ancora che tecnicamente. Le sue parole, ai microfoni di Sky Sport, vanno tuttavia nella direzione del gruppo e della squadra, valore aggiunto in queste prime due partite italiane: "Sapevo che avrebbero alzato l'intensità difensiva su di me, mi hanno tolto il tiro da tre e ho provato a cercare i compagni. E' un gioco di squadra, dove tutti sappiamo cosa possiamo dare. Tutti devono essere pronti a dare il proprio contributo. E' andata bene, sia oggi che giovedì, ora pensiamo a domani, cercheremo di esser pronti per giocare contro quella bestia nera che tanto ci da fastidio". Inoltre, in compagnia di coach Messina in conferenza, Marco ha proseguito parlando anche della sua prestazione: "Chiaro, sono rimasto aggressivo per tutta la durata della gara, mi sono preso tanti tiri, dal palleggio, ma soprattutto tiri puliti che i miei compagni mi hanno messo a disposizione. Il lavoro che fanno per me è incredibile, mi mettono sempre in condizione di tirare al meglio. Senza questo lavoro alle spalle non segnerei così tanto".
Di fondamentale importanza anche l'apporto di Gigi Datome. Il capitano dell'Italia è stato a dir poco chirurgico nei due momenti di difficoltà della ripresa, quando con due triple ha spezzato l'inerzia e la rimonta ucraina. Tuttavia, nonostante la seconda vittoria ottenuta, l'ala del Fenerbahce prova a tenere tutti coni piedi per terra, senza fare voli pindarici: "Equilibrio? E' la chiave. Soprattutto in una competizione come questa. Non c'è tempo per lasciarti andare, ne all'euforia ne per abbattersi. Non c'è tempo di festeggiare, dobbiamo pensare a domani, alla Lituania. Siamo pronti".