La Serbia non tradisce le aspettative e stende una coriacea Lettonia, al termine di una gara equilibrata fino al termine. Finisce 92-82 per i balcanici, che prendono il largo solo nei minuti finali, quando gli avversari si caricano di falli e vanno in debito di ossigeno. Sublime la performance del giocatore dei Sacramento Kings, Bogdanovic, che piazza trenta punti, annichilendo chiunque lo marcasse, ben coadiuvato dal capitano Milan Macvan, con quattordici a referto e dieci rimbalzi. Non delude l’astro di questo Europeo, Kristaps Porzingis: per lui 18 punti, ma con canestri di pregevole fattura, secondo miglior marcatore dei suoi, dietro a Bertans e i suoi 23 a referto.

I baltici pigiano sull’acceleratore nella prima metà del quarto iniziale, con Porzingis che, con i suoi due metri e ventuno, illumina la via con due arresti e tiri notevoli, ma è Bertans che concretizza tutto in attacco, portando i suoi sul 7-14 a quattro minuti, costringendo Djordjevic a chiamare il timeout. Il minuto di sospensione non raffredda le mani dei lettoni, che replicano alla bomba di Bogdanovic con un gioco da quattro punti di Dairis Bertans, mentre il fratello Davis allunga sul +10 con i liberi a tre minuti dalla prima sirena. I serbi riescono ad addomesticare gli avversari con un pressing tutto campo e i punti di Lucic e Marjanovic, che riaprono i conti, portandoli sul -4 con un minuto da giocare. Il primo quarto si chiude con una botta e risposta tra Porzingis e Bogdanovic, con il secondo a piazzare la tripla del 21-24 sulla sirena.

In avvio del secondo quarto, è Porzingis-show: blocca la via del canestro agli avversari, in particolare a Stimac, con tre stoppate in pochi possessi, mentre nella propria metà campo tira fuori dal suo vasto repertorio una tripla in rimorchio e una schiacciata dopo una finta di tiro da tre. Tuttavia, la concentrazione difensiva della Lettonia lascia a desiderare e i balcanici trovano il sorpasso a metà quarto, grazie a Bogdanovic e Lucic (32-30). La Serbia sfrutta la superiorità a rimbalzo, creando numerose occasioni di tiro con Marjanovic e il solito Bogdanovic, che firmano il 42-35, prima dei cinque punti ad opera dei fratelli Bertans ad un minuto e mezzo dall’intervallo. I primi venti minuti si concludono con il tap-in allo scadere di Peiners, che porta in vantaggio la Lettonia di due punti (45-47).

Al ritorno sul parquet, la truppa di Djordjevic riesce ad eclissare KPorzee, caricandolo di falli, riprendendosi il comando del match grazie alla superiorità fisica: a metà quarto, lo score recita 60-54 per Bogdanovic e compagni, mentre i lettoni cercano di restare a galla con Bertans. Nell’ultimo minuto, i bianco-amaranto accorciano con Davis Bertans e Peiners, ma Bogdanovic tiene a distanza di sicurezza i suoi con un jumper dalla media sulla sirena (65-60).

Dopo aver toccato il -7, i baltici provano a riemergere con Skele e Bertans, portandosi sul -4, ma Macvan e Bogdanovic puniscono la fretta degli avversari con due comodi canestri in area, sfruttando l’immobilità difensiva di Porzingis, frenato dai quattro falli a carico, per raddoppiare il gap a metà quarto (73-65). Macvan e compagni non riescono a chiudere la sfida e subiscono il rientro della Lettonia, che si porta sul -1 con la tripla di Dairis Bertans a quattro minuti dalla sirena finale, mentre Porzingis ammutolisce i tifosi serbi con la bomba del sorpasso nel possesso successivo (73-75).

L’inerzia lettone si spegne con un break di 7-0 della Serbia, con Jovic e Guduric, quando mancano poco più di due minuti alla fine. La foga lettone si sfocia nel nervosismo: i numerosi falli a carico di Porzingis e Bertans permettono alla formazione avversaria di allungare con Bogdanovic, che chiude definitivamente i conti con la tripla dell’88-79 a trentasette secondi. Finisce 92-82 per la Serbia.