Ancora tre giorni, e poi finalmente ci siamo. L'edizione 2017 di Eurobasket è ormai pronta per partire, e per la seconda edizione si tratterà di un torneo itinerante. Nell'analisi che stiamo per fare, ci occuperemo del girone B, quello che vedrà protagonista la Nazionale italiana guidata da Ettore Messina. Sei squadre particolarmente agguerrite in un raggruppamento davvero equilibrato e con poco spazio per una favorita netta rispetto al resto del lotto. Assieme agli azzurri, decisamente decimati da scelte pre-ritiro e situazioni irripetibili (vedi caso Gallinari), nel raggruppamento che si disputerà in quel di Tel Aviv giocheranno la Georgia, la Germania, la Lituania, l'Ucraina e ovviamente i padroni di casa di Israele. Andiamo ad analizzare le sei formazioni protagoniste di questo gruppo, con punti forti e deboli a disposizione dei rispettivi commissari tecnici.

GEORGIA

È stata una delle sorprese positive maggiori di questa estate, se non altro per quanto si è visto ad esempio - per fare il riferimento più recente - al Torneo dell'Acropoli, con la formazione allenata dal coach greco Ilias Zouros. Una serie di belle prestazioni che hanno reso la nazionale georgiana come una possibile mina vagante a partire dalla disputa del girone, e magari anche con un passaggio del turno che è auspicabile, nonchè possibile. Vista soprattutto la presenza di giocatori di carisma ed esperienza, soprattutto sotto canestro. Impossibile non fare riferimento a Zaza Pachulia, giocatore dal temperamento controverso ma che da un paio di mesi può anche vantare un titolo NBA, ottenuto da protagonista - nel bene e nel male - con i Golden State Warriors. Ma attenzione anche a Giorgi Shermadini, pivot con un passato anche in Italia a Cantù ma che forse non ha fatto la carriera che ci si poteva aspettare. Vecchia conoscenza italiana, sempre in quel di Cantù, è anche Manu Markoishvili, il quale potrebbe tornare in A con la canotta di Reggio Emilia, mentre c'è da tenere sotto controllo anche gli esterno George Tsintsadze e Duda Sanadze, oltre che a un giocatore di grande spessore come Tornike Shengelia e a un naturalizzato di lusso come Michael Dixon.

GERMANIA

La prima volta senza WunderDirk non si scorda mai, e potrebbero non dimenticarla i giocatori della Nazionale tedesca che sono pronti a rituffarsi nelle atmosfere degli Europei. Due anni fa la Germania fu nazione ospitante di uno dei quattro gironi della prima fase - tra l'altro quello in cui figurava anche l'Italia - e non riuscì ad ottenere il pass per la fase ad eliminazione diretta. Quest'anno i tedeschi ci riprovano, ma senza quello che per oltre un decennio è stato il loro faro, sia a livello tecnico che sul piano del carisma. Dirk Nowitzki ha detto stop alla Nazionale proprio dopo l'eliminazione ad Eurobasket 2015, ma sono comunque poche le novità rispetto al roster che era stato chiamato a far sognare il popolo di Berlino. Il trascinatore, a questo punto, risponde al nome di Dennis Schroder, il quale è chiamato anche alla stagione della definitiva maturazione con gli Atlanta Hawks. Con lui giocatori di spessore ed esperienza come Patrick Heckmann, ancora una volta campione nazionale con il Brose Bamberg di Trinchieri così come Maodo Lo e Lucca Staiger, ma anche Daniel Theis - pronto a fare lo sbarco in NBA con i Boston Celtics - e Johannes Voigtmann, giocatore ormai in rampa di lancio.

ISRAELE

L'attesa c'è e non è neanche poca, anche se siamo di fronte a una squadra con tanti giocatori sul viale del tramonto. In ogni caso, Israele sogna e prepara un tifo mai visto per una delle quattro nazioni ospitanti di questa edizione di Eurobasket, forse spinta anche dal fatto che c'è un gruppo di giocatori vicini all'ultimo ballo con la propria Nazionale. Tra questi non possono non spiccare Gal Mekel e Lior Eliyahu, che con trent'anni già compiuti o quasi non avranno grande spazio per poter andare ancora oltre con la canotta del proprio Paese. Discorso simile per il leggendario Guy Pnini, specialista del tiro da tre punti che da anni sparge il proprio verbo in patria e in Europa, e per Yotam Halperin, altro elemento del gruppo storico che spera di poter regalare ancora un sogno ai propri conterranei. E se c'è anche gente come Omri Casspi che ormai si divide da anni e in pianta stabile tra gli impegni con la Nazionale e il sogno di diventare un giocatore con fissa dimora negli States, ecco che si stagliano le figure dei due naturalizzati di Israele: la fisicità di Richard Howell e le doti realizzative di Shawn Dawson possono essere elementi fondamentali per covare un sogno in modo sempre più concreto.

LITUANIA

In una situazione di girone così equilibrata, potrebbe spiccare in maniera decisiva il metodo e l'applicazione che sono elementi tipici della pallacanestro messa in mostra dalla Nazionale baltica. Con una squadra che tra l'altro può confidare su un nucleo di giocatori ormai consolidato e soprattutto composto da elementi di esperienza e di qualità, divisi tra i top club della pallacanestro europea e alcune franchigie NBA. Come Jonas Valanciunas, che ormai da anni difende il canestro dei Toronto Raptors, e Mindaugas Kuzminskas, giocatore sui quali fanno affidamento con una certa continuità i New York Knicks. Ma tornando nel Vecchio Continente, non possono non essere menzionati elementi del calibro di Mantas Kalnietis, che resterà anche nella prossima stagione a Milano per fare bene, e Jonas Maciulis, veterano che ha ormai legato il proprio nome con quello del Real Madrid. Tra queste figure che hanno fatto la storia della pallacanestro lituana si stagliano anche le figure di un altro grande vecchio come Arturas Milaknis, che paradossalmente è l'unico esponente del massimo team cestistico del Paese - lo Zalgiris Kaunas - insieme a uno degli elementi del 'nuovo che avanza' in Lituania, ovvero Edgaras Ulanovas. Oltre che a lui, attenzione anche a Donatas Motiejunas, che dopo non aver trovato fortuna in NBA si è rilanciato in Cina.

UCRAINA

Forse l'anello debole di un gruppo in cui può comunque succedere di tutto. Anche perchè la Nazionale ucraina può puntare sulla propria imprevedibilità e sul profilo basso per cercare di piazzare l'effetto sorpresa. Un po' quello che aveva tentato, con poco successo ma comunque suscitando tanta ammirazione, l'Islanda nella scorsa edizione di Eurobasket. Tra i giocatori da seguire con maggiore attenzione c'è Maksym Pustozvonov, esterno di 30 anni che gioca con i campioni romeni del Cluj-Napoca, ma occhio anche alla fisicità di Artem Pustovyi, armadio di 216 centimetri che difende le plance dell'Obradoiro CAB in Spagna. Al suo fianco Maksym Korniyenko, altro lungo di buona possenza fisica e con mani granitiche che nella passata stagione ha giocato in Bulgaria, nel Lukoil Academic.