L'Italia esce chiaramente ridimensionata da un torneo di Tolosa in cui la fatica fatta dagli azzurri durante il weekend appena concluso è stata fin troppo evidente. Una vittoria ottenuta sul filo di lana contro il Montenegro, soprattutto grazie alla difesa nell'ultimo quarto e a un Belinelli formato NBA, capace di mettere dentro alcuni canestri che solo lui è in grado di realizzare. Poi le due batoste che hanno accompagnato gli azzurri verso una fine piuttosto indecorosa di questa manifestazione in terra francese. In primis la netta sconfitta patita dal Belgio, di certo non la migliore compagine ai nastri di partenza in termini di talento individuale, ma comunque in grado di insinuarsi nei meccanismi azzurri sui due lati del campo e capace di infliggere un passivo di venti punti alla sirena finale, quando durante il match abbiamo assistito anche a un +21 di Hervelle e compagni. E poi il ko di ieri contro la Francia, probabilmente una battuta d'arresto annunciata considerando la differenza di valori in campo, che è stata ancor più netta se consideriamo anche la modalità di approccio alla partita di entrambe le forze in campo.

Una situazione, quella vista sul parquet in questi tre giorni in quel di Tolosa, che non ha affatto fornito feedback positivi ad Ettore Messina. Il commissario tecnico della nostra Nazionale, dopo lo sfogo piuttosto forte - e decisamente condivisibile - avuto negli ormai celebri due timeout a cui abbiamo assistito contro il Belgio, non ha potuto spendere parole positive dopo la partita persa per 88-63 contro i padroni di casa. Una sconfitta che si poteva mettere in preventivo anche sul piano morale, visto che capitan Datome e compagni hanno certamente pagato lo scotto del ko del giorno precedente, e che secondo il ct può trovare una spiegazione nel cambio di marcia dei transalpini nella seconda parte di gara: "Abbiamo disputato un buon primo tempo e potevamo anche condurre - ha dichiarato Messina a fine partita - senza i falli che hanno mandato troppe volte in lunetta i nostri avversari. Nel secondo tempo la Francia ha alzato il livello fisico in difesa e questo ci ha creato difficoltà nel prenderci tiri aperti e nel difendere con coesione".

Una tournée che dunque fornisce risposte soprattutto negative all'Italia e al suo commissario tecnico, anche in vista di un altro banco di prova importante in programma nei prossimi giorni, che sarà anche l'ultimo in vista di Eurobasket 2017. Si va ad Atene per un altro appuntamento classico prima di una grande rassegna cestistica internazionale, ovvero il Torneo dell'Agropoli, in cui gli azzurri si misureranno, oltre che con i padroni di casa della Grecia (da poco rimasti orfani di Giannis Antetokounmpo), anche con la Georgia del neo-campione NBA Zaza Pachulia e la Serbia priva tra gli altri di Teodosic. Un test importante anche per capire se riusciremo a superare i problemi evidenti visti a Tolosa, e che Messina spera di risolvere in tempo per il debutto nella rassegna continentale in quel di Tel Aviv: "Chiudiamo questo torneo con due battute di arresto che ci mettono di fronte a problemi crescenti ma è un passo che dobbiamo compiere se vogliamo rafforzarci in vista dell’imminente Europeo".