Al PalaPirastu di Cagliari si svolge il rematch dell'amichevole giocata solo qualche giorno fa tra Italia e Finlandia, primo atto del torneo Sardegna a Canestro, che coinvolge anche la nazionale turca, la quale sarà avversaria degli azzurri nella gionata di domenica.
Non inizia nei migliori dei modi questa prima partita del torneo per gli azzurri allenati da Ettore Messina. Pronti via e subito un parziale di 5-0 per la Finlandia con Huff da tre punti e i due liberi di Lauri Markkanen, che sfrutta fin da subito la sua grandissima mobilità e proprietà di palleggio assolutamente notevole per un ragazzone di 213 centimetri. L'Italia si aggrappa inizialmente ad uno dei leader più attesi, soprattutto dopo la defezione di Gallinari, ovvero Nicolò Melli che entra in campo con il giusto piglio mantenendo a contatto l'Italia, contro una Finlandia che esprime un ottimo gioco sia in transizione che a difesa schierata.
Canestro di un ritrovato Datome, dopo i problemi al gomito che avevano fatto temere il peggio, seguito a ruota da Belinelli che spara e segna da tre punti. L'Italia fatica, soprattutto in difesa sulle scorribande di Rannikko che mette a soqquadro l'area azzurra con continue accelerazioni e scarichi convertiti soprattutto da Lee. Una Finlandia che soprattutto recupera palloni, corre in transizione e punisce immancabilmente la retroguardia azzurra, che si fa cogliere impreparata e che in attacco fatica a trovare la via del canestro. In linea di massima la palla si muove e anche discretamente bene nell'offensiva azzurra, ma i ragazzi di Messina mancano di incisività, cosa che spesso gli costa punti preziosi. A tenere a galla gli azzurri nel primo quarto sono le 9 palle perse dei baltici che viaggiano molto in lunetta (11su12), prima frazione che si conclude sul 18-25 in favore della squadra ospite.
Buone risposte arrivano dalle seconde linee, Cervi combatte, Aradori segna con continuità, Filloy porta energia alla manovra azzurra e Pascolo è spesso elegante ed efficace allo stesso tempo. A preoccupare sono le continue amnesie difensive degli italiani, colti sempre impreparati tanto in transizione come a difesa schierara e persino sulle rimesse in attacco, che i finlandesi giocano molto bene trovando punti facili. La Finlandia tira bene, con ottime percentuali, esattamente il contrario dell'Italia che ancora fatica a dare una svolta offensiva al match. Sul finale di primo tempo a Datome risponde Markkanen con una tripla pazzesca sulla sirena che sancisce la fine dei primi due quarti difficili per l'Italia, con i baltici avanti 34-38, ma soprattutto in controllo tecnico ed emotivo della partita.
Fortunatamente la squadra allenata da coach Messina inizia benissimo il terzo quarto con assist di Datome per la tripla dall'angolo di Belinelli, che poi restituisce il favore al capitano azzurro per 6 punti consecutivi. L'Italia si rifà sotto, ma la Finlandia non molla, ingresso per Baldi Rossi che ha un ottimo impatto sulla partita, con una tripla, un rimbalzo e un'altro canestro dal post nello spazio di pochi minuti. L'ingresso di Filloy regala energia e ottima circolazione di palla nell'attacco azzurro che con Aradori prima e Abass poi, su assist geniale di Pascolo, ritrova il vantaggio sul + 3. Il terzo quarto si conclude con una tripla impossibile di Filloy sulla sirena, che fa il paio a quella di Markkanen del secondo quarto, e che regala il vantaggio azzurro 58-54 alle porte dell'ultima frazione di gioco.
Qui l'Italia inizia seriamente a stringere le maglie in difesa, dopo il consistente miglioramento del terzo quarto, e inizia a recuperare palloni grazie ad un grande lavoro dell'operaio Biligha. Sia i titolari che le riserve hanno un impatto difensivo maggiore rispetto al primo tempo e forzano l'eccellente attacco finnico ad errori. Filloy in penetrazione, seguito da Datome, letale dell'arco dei tre punti, con una Finlandia aggrappata alla sua giovane stella Lauri Markkanen, che chiuderà con 19 punti e 5 rimbalzi. Ultimi minuti in cui gli azzurri, sul +10 spengono ancora la luce in difesa e permettono ai baltici di riavvicinarsi, ma Belinelli ipoteca dall'angolo una partita che termina 75-70.
Una partita dai due volti: un brutto primo tempo caratterizzato da difficoltà in attacco e poca concentrazione difensiva, viene colmato da un' ottima seconda parte che ha mostrato davvero ciò che può essere l'Italia soprattutto nella propria metà campo. 12 punti di un ottimo Aradori, 14 per Belinelli e Datome, ma tanti segnali importanti soprattutto dalle cosiddette riserve, da Baldi Rossi a Pascolo, passando per Biligha a Filloy e Abass, tutti hanno dato la sensazione di poter dare il proprio contributo alla causa, fornendo anche alternative tattiche e di spaziature a coach Messina, che comunque dovrà affinare la presenza mentale del gruppo in certi momenti della partita in cui esso è sembrato davvero poco concentrato ed incisivo.