Vince, ma non convince ancora del tutto, l'Italia del Basket di Ettore Messina, che porta a casa la terza vittoria consecutiva contro la Finlandia, la prima giocata in quel di Cagliari. Qualche buona giocata degli azzurri, pimpanti nel primo tempo ma soltanto a fasi alterne, sia in attacco che in difesa. Troppe le amnesie soprattutto difensive che l'Italia dovrà limare in questi ultimi giorni di preparazione in vista dell'Europeo, con le giocate individuali di Belinelli e Melli che non sempre potranno mettere una pezza alle lacune dimostrate fin qui. 

Messina sceglie Hackett in cabina di regia, Belinelli nello spot di guardia, Abass - in luogo di Gallinari e Datome - e Melli in posizione di ala e Cervi sotto canestro. 

Avvio positivo degli azzurri, la cui circolazione di palla risulta efficace e consente ad Abass prima e Melli successivamente di firmare il 4-0 iniziale con due bimani facili al ferro. Qualche forzatura perimetrale senza fortuna degli azzurri permette alla Finlandia di impattare a quota quattro, ma è ancora l'ala azzurra del Fenerbahce, prima coi liberi poi con l'assist per Cervi, a firmare con Abass il nuovo allungo a metà primo quarto (11-4). Tanta confusione e scarsissime percentuali al tiro invece per la Finlandia, che complice anche la discreta intensità difensiva italiana non riesce a trovare facilmente la via del canestro. I liberi di Belinelli e Della Valle, uniti alla tripla di Filloy allargano ancor più la forbice del vantaggio italico, che si assesta al decimo sul 19-8. 

L'avvio di secondo periodo, a sorpresa, è di marca finlandese: il 4-0 subito fa imbestialire Messina che richiama i suoi all'ordine immediatamente e, la reazione, arriva; la tripla di Melli ed il jumper di Aradori screditano le velleità di rimonta finniche, ma è la bomba di Belinelli, in precario equilibrio, a scavare nuovamente il solco tra le contendenti (26-14). Salin risponde prontamente, ma sono altri sei punti di fila del Beli che tengono a debita distanza gli avversari. Qualche leziosità di troppo dell'Italia, nel finale, nonostante il gioco da quattro punti di superMarco, lascia modo alla Finlandia di accorciare fino al -4 di metà gara, con Huff che accorcia dalla distanza sulla sirena. 

La ripresa inizia su ritmi soporiferi. Pochi canestri e tanti errori a destra e a manca, con Melli che sblocca dopo pochi secondi prima che Rannikko ristabilisca le lunghezze di distacco dell'intervallo. L'Italia stenta a ritrovare ritmo ed intensità, oltre ad applicazione difensiva soprattutto a rimbalzo, dove i nordici dominano. Aradori prova a scuotere gli azzurri con la tripla del più 7 e ci riesce: basta infatti un minuto di discreta intensità difensiva per scollinare nuovamente oltre la doppia cifra di vantaggio (57-46), con Pascolo sugli scudi nelle due metà campo. La Finlandia torna ad avere enormi problemi in attacco e, prima Biligha, poi Abass, fissano il punteggio sul comodo 60-48. 

Altra partenza in salita, nel quarto periodo, degli azzurri. La Finlandia non demorde e sale di colpi difensivamente, mentre Della Valle e Melli sparacchiano dalla distanza. Il gioco da tre punti della nuova ala del Fenerbahce fornisce nuova linfa agli azzurri, prima del botta e risposta da oltre l'arco dei tre punti firmato Salin e Filloy. Un'altra bomba, stavolta di Koivisto, sembra dare nuove speranze ai finlandesi, che continuano a crederci nonostante i canestri di Pascolo ed Aradori. L'Italia si complica la vita nel finale, quando la Finlandia spreca un paio di possessi per riportarsi a pochissime lunghezze dagli azzurri, ma le conclusioni dalla distanza di Koivisto e soci non trovano fortuna, mentre il gioco da tre punti di Hackett mette una pietra tombale sulla sfida (77-64).