In questo Media Day della nazionale italiana, vari sono i protagonisti che sono intervenuti ai microfoni di Sky Sport 24. Dopo un breve intervento di Gianni Petrucci, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, che ha ribadito l’ottimismo e la voglia di rivincita di questo gruppo dopo la delusione del pre-olimpico della scorsa estate, ha preso parola nello studio il commissario tecnico Ettore Messina, che è apparso già molto concentrato sul lavoro di preparazione all’impegno dell’europeo, in programma per la fine dell’estate.
Cosa significa vincere con la nazionale?
“È bellissimo, è una cosa che ti cambia la vita e ti da prospettive diverse. Ad esempio una cosa molto bella che è successa quest’ estate è il cammino della nazionale femminile che è riuscita a coinvolgere tantissimi appassionati, nonostante non sia arrivata a medaglia. Il modo in cui ha giocato, la compattezza del gruppo, l’entusiasmo, ha fatto innamorare tanti tifosi, quindi quando compi certe cose con la maglia azzura, c’è una risonanza tale da poi rimanere nel ricordo di tutti quanti”.
A segure piccola digressione riguardante un suo parere su chi possa essere il suo successore,dato che con questo europeo si concluderà l’esperienza di Messina da coach della nazionale: “Penso ci siano tanti allenatori con credibilità, personalità e con l’esperienza necessaria per poter allenare la nazionale, mi è stata chiesta un’ opinione a riguardo e io probabilmente darò una rosa di nomi, dalla quale il presidente e il consiglio federale decideranno con autonomia. Ora però è tempo di concentrarci su le prossime partite e sui giocatori che sono gli attuali protagonisti”.
L’entusiasmo per questa nazionale c’è , come fa a tradurre tutto ciò in campo?
“L’allennatore deve cercare come sempre di usare bene il tempo che abbiamo a disposizione per la preparazione, che non è poco. Avremo la possibilità di giocare 12 amichevoli e vedere quali combinazioni di giocatori potrà dare più garanzie. Un altro obbiettivo sarà avere una squadra dove ci sia chiarezza di ruoli e disponibilità anche ad accettare una posizione non da protagonista, poiché è naturale che in una squadra non tutti possono avere lo stesso spazio. Ci sono quei giocatori che magari in 10-12 minuti devono dare tutto quello che hanno e che possono davvero fare la differenza, quindi capire chi può fare questo credo sia fondamentale. Ci sono tanti giocatori eccellenti, tutti abituati a giocare molti minuti nelle loro squadre, e la priorità è capire chi può dare quel tipo di contributo con un minutaggio ristretto”.
Si sono visti i 19 convocati, si dovrà fare delle selezioni
“ Quello purtroppo è l’aspetto più triste perché bisogna arrivare da 19 a 12 e non piace a nessuno dire a dei ragazzi che non c’è posto per loro, ma purtroppo bisogna farlo”
Non ci sono Bargnani e Gentile, dato che non hanno trovato la giusta continuità nella scorsa stagione, saranno assenze pesanti?
“Ambedue hanno avuto una stagione molto complessa per ragioni diverse, ho pensato che per nessuno dei due fosse il caso di affrontare un’estate impegnativa come questa, però sono due giocatori importanti, di talento che, mi auguro, trovino la serenità per tornare ai livelli a cui possono giocare”.
Ci sono tanti giovani italiani interessanti nel panorama della serie A e non solo
“Ci sono tanti giovani italiani di interesse ovviamente in serie A, ma non dimentichiamo il grande risultato della nazionale under 19, che contro ogni pronostico è arrivata in finale al mondiale, con due ragazzi azzurri nel quintetto ideale della manifestazione. C’è un movimento alle spalle in cui, a differenza di 10-15 anni fa in cui primeggiavano settori giovanili di squadre di serie A, anche altri vivai di società non notissime ai non addetti, che però fanno un lavoro straordinario di reclutamento e di costruzione di questi giocatori, con la fiducia che le cose stiano andando nella direzione giusta. Senza abbassare la guardia però, la concorrenza degli altri sport c’è nel reclutamento e comunque non c’è mai la garanzia che un giocatore a 17 anni abbia un potenziale che poi riesce a sviluppare”.
Quale è il futuro di Ettore Messina? Le mancherà la nazionale?
“Bella domanda, non escludo un giorno di smettere perché ormai sono tanti anni ed è giusto lasciare spazio a qualcun altro, non so vedremo. Adesso voglio godermi questa estate azzurra sperando davvero di fare un bell’europeo. Sicuramente la nazionale mi mancherà”.
Riguardo l’esperienza americana in NBA?
“Lì sto molto bene, non è un ambiente facile per qualcuno che viene da fuori come me, ma è un mondo in cui l’efficienza e la competitività sono al massimo. Ho avuto anche la fortuna di essere accolto con molto rispetto, cosa di cui vado molto fiero”.
L’ultima domanda, che è quella che si sta facendo ogni tifoso, dove può arrivare la nazionale in questo europeo?
“Io andrei per piccoli passi, il mio primo obbiettivo è entrare nelle prime otto, ben sapendo che ogni partita è uno spareggio. Intanto vorrei arrivare lì e poi, basterà un canestro, una palla persa o rubata e ti ritrovi proiettato in zona medaglia”.
Ettore Messina ha poi concluso invitando il pubblico italiano a seguire la nazionale in questo prossimo importante impegno. Adesso spazio alla preparazione che inizierà oggi stesso a Folgaria, dove avverrà la Trentino Basket Cup, primo impegno amichevole dell’estate azzurra, in programma per il 29 luglio.
Fonte: Sky Sport 24