We are all witnesses. Siamo tutti testimoni, recita un famoso slogan della Nike, che calza a pennello per lo straordinario torneo Mondiale Under19 giocato dall'Italia allenata da Andrea Capobianco, che dopo 26 lunghi anni di attesa ha riportato i nostri colori in finale a giocarsi il premio più ambito, che significherebbe primo Oro iridato di categoria della storia del nostro paese.
Una finale resa possibile da una straordinaria partita giocata dai nostri ragazzi contro le furie rosse spagnole, ben più blasonate, che però si sono arrese sul finale ad un Italia che, nonostante gli ampi svantaggi accumulati nel corso della semifinale, ha saputo crederci fino alla fine dimostrando una personalità ed uno spirito di abnegazione assolutamente fuori dal comune, unite alla voglia di non abbandonare il sogno che si chiama Oro Mondiale.
Una semifinale combattuta, fisica, non particolarmente spettacolare visto il basso punteggio (66-63 per gli azzurri) ma comunque ricchissima di emozioni e soprattutto di colpi di scena, con un Italia capace di reagire al parziale taglia gambe degli spagnoli nel primo quarto (22-8) e di tenere botta nelle prime frazioni dell’ultimo periodo per poi chiuderla nel finale, con un Bucarelli assolutamente eccezionale, autore di 13 punti nel solo quarto quarto.
Finale che sarà contro una vera e propria corazzata, il Canada, capace di un cammino fin’ora impeccabile durante questa rassegna iridata che ha mietuto molte vittime tra cui i favoritissimi Stati Uniti, surclassati nell’altra semifinale con un netto 99-87. Canada reduce dalle vittorie contro Angola e Francia, prima della semifinale data, per forza di cose sfavorita contro i baby fenomeni statunitensi, che però nulla hanno potuto contro la compagne allenata da Roy Rana, che dopo una iniziale sfuriata americana nel primo quarto, ha controllato agevolmente l’incontro, concludendolo oltre la doppia cifra di vantaggio, con un Rowan Barrett assolutamente pazzesco da 38 punti, 13 rimbalzi e 5 assist.
L’italia dal canto suo può vantare un ottimo cammino in questo torneo, fatto di una qualificazione alla fase ad eliminazione diretta da seconda classificata nel girone dietro al solo Team USA, seguito da degli ottavi vinti di misura (57-55) contro la nazionale giapponese e dalle vittorie contro due colossi della pallacanestro europea come la Lituania (73-68) e la Spagna, in semifinale. Azzurrini che schierano una delle migliori difese dell’intera rassegna avendo mantenuto ogni avversario affrontato fin’ora (con l’unica eccezione degli Stati Uniti) sotto i 70 punti segnati, che tuttavia affronterà uno degli attacchi più formidabili del torneo composto, tra gli altri, dal già citato Barrett e da Abu Kigab autore anche lui di un ottimo torneo fino ad ora.
I roster delle finaliste
Una finale alla quale i nostri azzurri non si affacciano con i favori del pronostico, ma che di fatto non hanno mai avuto per gran parte della durata di questo torneo. Adesso i ragazzi di Capobianco sono qui a giocarsi il premio più ambito, in una finale che mancava da 26 anni e che, se vinta, consegnerebbe definitivamente ed indelebilmente i protagonisti di questa incredibile cavalcata nella storia della pallacanestro italiana: una storia che questo gruppo è già stato in grado di scrivere con un incredibile quanto inatteso cammino in questo torneo.