All'improvviso si interrompe una delle trattative più interessanti, tra quelle avviate nei giorni scorsi per quel che riguarda la massima serie di basket. Pietro Aradori, con ogni probabilità, non diventerà un nuovo giocatore della Fiat Torino in vista della prossima stagione. E a renderlo noto ci pensa la stessa società piemontese, che con un comunicato breve ma che lascia trasparire un po' di malcontento per come sono andate le cose con il giocatore bresciano - e soprattutto con il suo entourage - fa sapere che la trattativa per il trasferimento alla corte di coach Frank Vitucci dell'ex giocatore della Grissin Bon Reggio Emilia, è tramontata in maniera definitiva. "Siamo rammaricati di comunicare - si legge nella nota - che la trattativa con il procuratore del giocatore Pietro Aradori, conclusasi positivamente in data 3 luglio grazie all’accettazione da parte della FIAT TORINO di tutte le condizioni proposte dal procuratore stesso, è improvvisamente sfumata. Aspettavamo il giorno successivo la firma del giocatore sul contratto e sono arrivate invece nuove richieste, nonostante l’accordo già raggiunto la sera precedente. Il gioco al rialzo non è nel nostro stile, per cui usciamo dalla trattativa. Auguriamo a Pietro Aradori di trovare altrove una buona sistemazione per la continuazione della sua carriera".
Visto che è dunque sfumata la possibilità di vederlo tra le fila della Fiat Torino, per Pietro Aradori sembrano aperte ormai le porte di una sola squadra. La Virtus Bologna, che dopo l'immediato ritorno nell'Olimpo del basket italiano ha subito fatto capire di avere grandi ambizioni per il futuro, ha infatti ripreso in maniera frenetica i contatti con l'esterno azzurro e con il suo agente, lasciando intendere di essere pronta ad assecondarne le richieste pur di aggiungerlo al roster che verrà guidato, anche nella prossima stagione, da Alessandro Ramagli. Per Aradori, soprannominato a furor di popolo 'cagnaccio' per la grinta che trasmette in campo, resterà dunque per almeno un altro anno in Emilia, dopo aver disputato le ultime due stagioni sotto la guida di Max Menetti alla Grissin Bon Reggio Emilia. Da capire a questo punto quali saranno le mosse della Fiat Torino per reagire alla fine della trattativa con il giocatore bresciano. Sicuramente si cercherà un altro italiano di spessore per rinfoltire il reparto degli esterni senza utilizzare uno degli spot da extracomunitario a disposizione del club piemontese.
E se uno degli affari apparentemente in dirittura di arrivo è sfumato in maniera definitiva - e diciamocelo, abbastanza clamorosa - ecco che arriva una notizia ufficiale sul fronte degli allenatori. Sarà infatti Piero Bucchi il nuovo head coach della Pasta Reggia Caserta. Ci ha pensato lo stesso sodalizio campano a dare l'annuncio dell'arrivo in panchina del navigato tecnico nativo di Bologna, ma che ha al suo attivo esperienza praticamente in ogni angolo d'Italia. Proprio in Campania, alla guida della Pompea Napoli ha vissuto una delle sue più belle stagioni, con tanto di finale scudetto, vittoria della coppa Italia e storica partecipazione della formazione partenopea ad una fase finale di Eurolega. Queste le prime dichiarazioni rilasciate da Bucchi, e raccolte dall'ufficio stampa della Juvecaserta: "Sono molto onorato di allenare la Juvecaserta, squadra storica della pallacanestro italiana, che oggi, grazie alla grinta, ai sacrifici ed alla determinazione del presidente Iavazzi, continua ad avere un ruolo importante nel panorama cestistico nazionale. Ho lavorato tanti anni tra Campania e Puglia ed il calore, la passione e l’accoglienza che ti dà la gente del Sud è unica e straordinaria. Ho giocato tante volte da avversario a Caserta ed il pubblico, guidato dalla curva Ancilotto, è sempre stato il vero sesto uomo in campo, riuscendo in ogni momento a mettere molta pressione agli avversari. Garantisco che la squadra lotterà con ardore ed animazione e sono sicuro che, insieme a voi, faremo grandi cose".