Tutti gli occhi sul Fenerbahce. O quasi. E' iniziata ufficialmente oggi la Final Four della Turkish Airlines EuroLeague, con lo splendido Ciragan Palace di Istanbul che ha ospitato la classica conferenza stampa della vigilia. Quattro tecnici e quattro giocatori simbolo a rispondere alle domande dei cronisti presenti, con la squadra turca rappresentata ovviamente da Zelimir Obradovic e dalla guardia serba Bogdan Bogdanovic. Questo quanto emerso dalle loro dichiarazioni. 

Il tecnico dei turchi padroni di casa ha iniziato la sua analisi parlando di cosa i suoi giocatori dovranno mettere in campo, soprattutto l'esperienza dopo quanto accaduto lo scorso anno a Berlino in finale: "Non credo serva tutta l'esperienza maturata fin qui nella carriera di ognuno, ma credo fermamente possa servire quella maturata dalla passata edizione, soprattutto perché lo scorso anno avevamo lo stesso roster. Questo aspetto ci aiuterà senza dubbio ad essere pronti in queste Final Four". 

Uno dei temi più scottanti della vigilia, per i turchi, è senza alcun dubbio la presenza dei padroni di casa alle Final Four ad Istanbul, scontata per molti, ma non per i protagonisti: "Sin dall'inizio della stagione, tutti hanno parlato di questo evento che si sarebbe tenuto in Istanbul, credendo che sarebbe stata scontata la nostra presenza. 'Dovete esserci, dovete fare questo e quello'. Ora che siamo qui, siamo ovviamente felici di esserci, siamo orgogliosi di avere questa opportunità in un evento di questa portata. Niente è diverso. Lo scorso anno avevamo moltissimi fans al seguito a Berlino. Ora l'importante è che la squadra ed io ci facciamo trovare pronti a giocare delle buone partite". 

Tra conferme e possibili sorprese della Final Four, Obradovic prosegue così, provando a togliere un pizzico di pressione dalle spalle della sua squadra, che tutti danno come favorita visto il fattore campo: "Tutte le squadre presenti qui, ad Istanbul, alle Final Four, possono vincere e tutte hanno la stessa possibilità di vittoria. Siamo fieri di esserci anche noi. Il Real ha vinto l'Eurolega nove volte, il CSKA sette, l'Olympiacos tre volte e questa è la nostra terza volta alle Final Four. Non c'è una singola ragione per credere in noi, ma abbiamo una possibilità". L'attenzione del tecnico si sposta successivamente sullo sviluppo della Regular Season, infinita ed estenuante: "E' stata davvero molto dura e difficile, sempre, qualsiasi partita. I voli, tutto. Ho provato a far riposare spesso i miei giocatori, ma è una nuova era del basket, stiamo giocando due partite a settimana e mi piace molto questo formato. Credo che in futuro possiamo giocare ancora di più. Credo sia un beneficio per i giocatori, meglio giocare che allenarsi". 

Ed infine, sul progetto Fenerbahce e sui risultati conquistati in questi primi tre anni, il tecnico chiude: "Dietro alla partecipazione alla Final Four di Eurolega per tre anni di fila c'è una grandissima organizzazione del club, senza la quale non saremmo qui. Tutti lavorano nella stessa direzione, a partire dal presidente, ai membri del board, al GM Gherardini, allo staff tecnico che ho, alle persone in ufficio ed infine ai giocatori, che sono i più importanti. E' un aspetto davvero molto importante per ottenere risultati. Quest'anno ha cambiato e non poco la mia vita, il presidente ha mostrato davvero tanta fiducia nel nostro lavoro e spero di fare sempre meglio nei tre anni di contratto che ho ancora con il Fenerbahce!" 

In compagnia di coach Obradovic, la stella offensiva del Fenerbahce, Bogdan Bogdanovic: "Vorrei in primis ringraziare che ha organizzato questo fantastico evento. Per quel che riguarda il campo, dobbiamo provare a dimenticare cosa successo in passato. Le prossime due partite, in primis la semifinale, sono qualcosa di speciale da giocare. Quando sei alle Final Four, puoi sentire una sorta di energia differente, che di conseguenza porta un tipo di pressione differente sui giocatori. Dobbiamo restare concentrati sulle cose sulle quali abbiamo lavorato in stagione, e specialmente in queste due settimane". 

Ed infine, riguardo il suo clamoroso playoff e sulle ambizioni di migliorarsi ancora e di portare alla vittoria il Fenerbahce, il serbo chiude: "Credo che tutti i giocatori qui presenti, erano nella mia stessa posizione prima di vincere il loro primo titolo. Lavoro ogni singolo giorno sui fondamentali e spendo molto tempo e duro lavoro nel basket. Sono molto concentrato sul'allenarmi sempre nel modo giusto, per migliorarmi ancora di più. Riguardo gli avversari? Non c'è più niente da nascondere oramai, ci conosciamo gli uni con gli altri molto bene. Abbiamo giocato contro il Real Madrid oramai tante volte, non c'è molto da nascondere".