Dopo una prima fase della serie, quella disputata in terra spagnola, che ha vissuto sull'onda dell'equilibrio, ecco che si arriva al primo "win or go home" tra Darussafaka e Real Madrid. La formazione di coach Pablo Laso ha portato a casa il pivotal game di una delle serie più interessanti e cariche di talento di questi playoff dell'edizione 2017 della Turkish Airlines Euroleague, e questa sera tornerà sul parquet della Volkswagen Arena di Istanbul per provare a chiudere subito i conti, senza dover tornare davanti ai propri tifosi per una sempre fastidiosa gara5. Dall'altra parte ci sono i ragazzi allenati da David Blatt, i quali avevano pregustato la possibilità di giocarsi questa sera addirittura un matchpoint contro la squadra che ha dominato la regular season, salvo poi svegliarsi dal meraviglioso sogno che si stava verificando. E alla fine, sono venute fuori le clamorose individualità a disposizione delle merengues, in particolare quella di un Luka Doncic piuttosto in naftalina nei primi due episodi della serie ma assolutamente dominante alla prima "recita" sul parquet turco. Paradossalmente però, le pressioni sono tutte dalla parte dei blancos, i quali sono obbligati a vincere per evitare la gara5. È chiaro che l'eventuale ultimo episodio della serie si giocherebbe a Madrid, e che il Darussafaka ha una sola cartuccia da sparare per rimanere in vita, ma per chi parte come favorito non è mai bello dover lottare più del dovuto e del previsto per prendersi un posto alla Final Four.
Ne è assolutamente consapevole proprio coach Pablo Laso, il quale ha ammesso che i piccoli aggiustamenti fatti nel trasferimento da Madrid a Istanbul possono essere stati determinanti per portare a casa gara3 e per mettersi in una posizione di vantaggio in vista di questa sera. Tuttavia, il tecnico del Real sa bene che quella in programma tra qualche ora sarà un'altra battaglia tutta da vivere, oltre che da vincere: "Quando ti ritrovi ad affrontare una serie con così poco tempo tra una gara e un'altra, è chiaro che può essere necessario provare a cambiare qualcosa di partita in partita. Noi lo abbiamo fatto, e questo indubbiamente ci ha aiutato a vincere gara3, anche perchè siamo finalmente a giocare come abbiamo fatto finora, e come avremmo voluto fare fin dalla prima gara. Nelle prime due partite abbiamo sempre avuto la sensazione che non stessimo giocando al massimo del nostro potenziale, e la conferma è arrivata proprio alla fine di gara2. Per vincere questa sera dovremo giocare bene, se possibile dovremo ripetere la prestazione fornita due giorni fa. Dovremo fare massima attenzione a quanti più aspetti dlela partita, specialmente perchè ci troviamo di fronte a una grande squadra come il Darussafaka".
E per parte turca cosa si risponde? David Blatt conosce perfettamente l'atmosfera di una gara di playoff in cui ci si gioca una stagione intera. Tuttavia, non c'è disperazione o ansia di vincere tra le fila del Darussafaka, anche perchè il coach americano vuole buttar fuori quanta più pressione possibile dai propri giocatori, spingendo anche il pubblico della Volkswagen Arena a dare il massimo per spingere i propri beniamini a una vera e propria impresa: "In una serie di playoff è inevitabile che ci siano degli alti e dei bassi, così come accade anche in regular season, anche se c'è molto meno tempo per rimediare. La cosa più importante che dobbiamo fare è cancellare immediatamente la sconfitta di due giorni fa e pensare subito al match successivo, sgomberando la mente da pensieri negativi e riportando in alto le nostre motivazioni. Abbiamo dimostrato per tutta la stagione europea di essere una squadra che non molla mai e che dà tutto fino all'ultimo secondo di tutte le partite. Stiamo già pensando a come affrontare gara4, vogliamo competere e lottare fino alla fine per provare a vincere e per allungare ancora la serie. Il Real Madrid è una grande squadra, ma vogliamo dimostrare di non essere da meno".
Spirito battagliero che viene condiviso anche da Adrien Moerman, una delle armi a disposizione di Blatt per aprire la scatola difensiva del Darussafaka. Secondo l'esterno francese bisogna lavorare soprattutto sulla difesa, perchè "i 46 punti concessi al Real Madrid nel primo tempo sono troppi. Dobbiamo difendere per tutti e 40 i minuti, non solo per un quarto e mezzo. Ma al tempo stesso dovremo essere aggressivi in attacco, siamo fisicamente e mentalmente pronti alla battaglia". Da Madrid, nel frattempo, arrivano le parole di Jaycee Carroll, che con la sua mano calda da tre punti può rappresentare un'arma pazzesca per il Real Madrid. "Abbiamo svolto al meglio il nostro compito in gara3, ora dobbiamo far capire che siamo noi la squadra migliore e dobbiamo dunque vincere gara4. Abbiamo capito cosa bisogna fare per avere la meglio, conosciamo la posta in palio e sappiamo di non poter fallire".