La stagione sta per entrare nella fase cruciale per la maggior parte dei campionati e molti giocatori stanno già effettuando le loro scelte per quanto riguarda la prossima estate. Infatti per i giocatori europei sarà il momento di Eurobasket 2017, competizione che per la prima volta non assegnerà anche posti per il Mondiale del 2019, vista la modifica introdotta da FIBA. Per qualificarsi al mondiale infatti si terranno due fasi di qualificazione nell'inverno 2018 e in quello successivo, dal quale usciranno le 12 nazionali europee partecipanti. A queste fasi probabilmente non parteciperanno i giocatori di NBA ed Eurolega, lasciando un vuoto difficile da colmare in molte squadre.
LA SITUAZIONE DELLE CINQUE BIG - La Spagna ad ora non ha ricevuto picche da nessun giocatore ed anzi praticamente tutti i campioni hanno rivolto parole dolci al selezionatore Scariolo per essere presenti questa estate. Prima è stata la volta dei fratelli Pau e Marc Gasol, ansiosi di giocare assieme, poi dei due contendenti Nikola Mirotic e Serge Ibaka, che si contenderanno il posto da passaportato. Chi probabilmente lascerà il posto ai più giovani saranno Jose Calderon e Sergio Rodriguez, che si son detti disposti a far spazio per il ricambio generazionale. Non dello stesso parere è Sergio Llull invece, che non stufo di dominare in Eurolega, si è detto più che disposto a giocare per la propria nazionale. Al suo fianco potrebbe esserci Ricky Rubio, che finalmente ha vissuto una stagione priva di infortuni e ha lanciato la sua candidatura. Sono in rampa di lancio i fratelli Hernangomez, che rappresentano il futuro della nazionale e paiono i candidati ideali per ricoprire il vuoto dei fratelli Gasol appena diranno addio alla nazionale. Un altro che potrebbe trovare un ruolo importante, snobbato nelle ultime stagioni, è Alex Abrines, autore di una buona stagione ad Oklahoma.
Sarà invece un'estate di transizione per la Francia, che oltre all'addio di Tony Parker, dovrà fare a meno di Nicolas Batum, Evan Fournier e probabilmente anche Rudy Gobert. Il talento comunque non manca e sono tantissimi i giocatori pronti a prendersi il rango di leader: da Nando De Colo a Thomas Heurtel, passando per Fabien Causeur, Leo Westermann, Timothe Luwawu-Cabarrot e Frank Ntilikina. Non mancano, inoltre, i giocatori pronti a dare tutto per la maglia. Anche sotto canestro, se Rudy Gobert dovesse prendersi un'estate sabbatica, la squadra è più che coperta con Joffrey Lauvergne, Adrien Moerman e Kim Tillie pronti a dividersi il posto.
Per quanto riguarda l'Italia è praticamente certa la presenza di Danilo Gallinari, che, dopo un'iniziale incertezza, è stato convinto da coach Messina a partecipare. Assieme a lui sarà presente Gigi Datome, mentre è ancora in dubbio l'altro NBA Marco Belinelli. Da valutare anche le condizioni di Daniel Hackett, reduce da un lungo stop per infortunio, Alessandro Gentile, autore di una stagione da turista per caso, e Andrea Bargnani, più in tribuna che in campo con il Baskonia. La squadra però ha scoperto un eccezionale Nicolò Melli, che sente il profumo di NBA e potrebbe lanciarsi definitivamente grazie a questa competizione. Altri giocatori come Davide Pascolo, Amedeo Della Valle e Pietro Aradori sono pronti a conquistarsi il loro posto, facendo anche ricredere il coach dopo l'inaspettata esclusione dal preolimpico di Torino (per i primi due).
Chi integrerà fortemente la propria nazionale sarà la Lituania, che potrà sicuramente contare sull'apporto di Domantas Sabonis, reduce da una buona stagione da rookie ad Oklahoma, e di Gediminas Orelik, esploso in questa stagione al Banvit e corteggiato da mezza Europa. Non hanno ancora proferito parola Jonas Valanciunas e Donatas Motiejunas, ma sembra che entrambi potrebbero essere presenti. Sicuramente bisognerà riscattare la pessima Olimpiade di Rio e l'inserimento di giocatori freschi potrà solamente giovare ai lituani.
La Serbia a sua volta potrà reintegrare nei propri ranghi un centro dominante come Boban Marjanovic, pronto a tornare nelle rotazioni della nazionale e a dominare i frontcourt con la rising star Nikola Jokic. Difficile ipotizzare che qualcuno possa contrastare questa squadra, considerando che nel reparto esterni coach Djordjevic avrà a disposizione Milos Teodosic, Bogdan Bogdanovic e Stefan Jovic, tre fra i migliori interpreti del basket europeo e tutti autori di un'ottima stagione. Anche la panchina è infinita e sarà difficile selezionare i 12 giocatori finali vista l'enorme mole di talenti prodotti nelle ultime stagioni. Un dolce grattacapo per l'attuale coach del Bayern Monaco.
PRESENTI - Dennis Schroeder e Giannis Antetokoumpo saranno entrambi presenti, pronti a caricarsi sulle spalle le relative nazionali, entrambe entrate in una fase di rebuilding dopo gli addii di Dirk Nowitzki da un lato e Vasilis Spanoulis dall'altro. Soprattutto il secondo ha detto di puntare a diventare il più giovane MVP della competizione.
Le altre stelle pronte a non abbandonare le proprie patrie sono Bojan Bogdanovic, esecutore dell'Italia con la sua Croazia a Torino, e Zaza Pachulia, che vuole ripagare l'impegno nelle votazioni dell'All-Star Game NBA dei suoi connazionali, con un buon risultato. Anche la Lettonia dovrebbe riavere a disposizione i suoi due NBA Davis Bertans e Kristaps Porzingis, dopo le rinunce delle scorse stagioni. Entrambi infatti hanno lasciato la porta aperta e secondo indiscrezioni sono pronti a indossare nuovamente la maglia della nazionale. L'Ucraina a sua volta dovrebbe rivedere dopo molte stagione Alex Len, che aveva rinunciato alle scorse competizioni per lavorare sul proprio gioco, raccogliendo però miseri risultati. La Slovenia sarà una delle mine vaganti, soprattutto vista la presenza di Goran Dragic, che si è detto intrigato nel dividere il backcourt con la stella nascente Luka Doncic.
OUT - In pochi per ora hanno chiuso le porte alla nazionale per la prossima estate. Omer Asik e Enes Kanter hanno già detto che non giocheranno di fronte ai propri tifosi con la Turchia, per via di un'infezione (il primo) e problemi di natura politica (il secondo). Anche Marcin Gortat potrebbe saltare la competizione con la Polonia, ma l'inserimento di Przemislaw Karnowski potrebbe fargli cambiare idea, soprattutto per aiutare il connazionale a crescere nel proprio gioco. Non ha espresso la propria opinione ancora Tomas Satoransky, che però aveva lasciato intendere di voler lavorare negli USA per migliorare il suo gioco e potrebbe lasciare la Repubblica Ceca senza un play di valore.