Solidità, esperienza ma anche tanta voglia di stupire. Da una parte c'è l'Olympiacos, squadra che puntualmente ogni anno si presenta a questi livelli praticamente a luci spente ma al tempo stesso dimostrando grande fame di trionfi. Dall'altra parte c'è l'Anadolu Efes Istanbul, squadra che rappresenta in maniera praticamente perfetta il detto "manca un penny per fare un dollaro". Un duello non proprio facile da pronosticare, uno dei quattro che vale i playoff per l'accesso alla Final Four della Turkish Airlines EuroLeague 2017, che si giocherà proprio ad Istanbul. Là dove la compagine del Pireo ha trionfato cinque anni fa, al termine di una finale thrilling contro il CSKA Mosca in cui gli ellenici erano stati sotto nel punteggio anche di 19 punti, prima di trionfare grazie al miracolo firmato Printezis a 6 decimi di secondo dalla sirena finale. E proprio in quella Istanbul in cui i turchi vorrebbero continuare a giocare in questa stagione, magari per dare l'assalto a quel trofeo che non hanno mai alzato nella storia.
I precedenti nella regular season
Una vittoria a testa, con ardua difesa del fattore campo, nelle due partite disputate nella prima edizione di questo nuovo format di regular season per Olympiacos e Anadolu Efes Istanbul. La gara di andata si è giocata al Palazzetto della Pace e dell'Amicizia di Atene, dove è andato in scena uno straordinario monologo della squadra allenata da coach Sfairopoulos. 90-66 il punteggio finale in favore della compagine del Pireo, capace di tirare con uno splendido 60.5% dal campo, di cui il 37.5% al tiro pesante. Vassilis Spanoulis in quella serata fu regale, con 17 punti e appena tre errori al tiro, ma soprattutto con nove assist. 14 punti con 6/7 dal campo per Matt Lojeski, ai quali vanno aggiunti i 15 di Printezis, mentre dall'altra parte la supremazia a rimbalzo non fu seguita da percentuali all'altezza della situazione: appena il 30.4% dal campo, con i lunghi in grande difficoltà e il solo Osman in grado di fare la differenza in attacco, con 22 punti e 6 rimbalzi.
Piccola rivincita presa dall'Efes nella gara disputata due settimane fa alla Abdi Ipekci Arena. 77-69 in favore della compagine allenata da coach Perasovic, che ha avuto un merito fondamentale rispetto alla partita di andata, ovvero quello di limitare al massimo le bocche da fuoco della compagine greca. Tiri a bassa percentuale e pochissimi viaggi in lunetta per gli ospiti, ai quali non è bastato il solito Printezis quasi dominante sotto canestro, oltre ad uno Spanoulis da 11 punti (seppur con 4/15 dal campo) e ben dieci assist. Dall'altra parte percentuali non eccelse per i turchi, ma comunque una buona prova di squadra, come dimostrano i quattro giocatori in doppia cifre. Comanda un ottimo Thomas Heurtel con 18 punti, 5 assist e la solita prova da sopraffino direttore di orchestra. 11 punti a testa per Honeycutt (che aggiunge altrettanti rimbalzi e 6 assist), Paul e Dunston.
Punti forti e deboli
L'Olympiacos si presenta a questo ennesimo playoff della propria storia nella Turkish Airlines EuroLeague con una certa esperienza alle spalle. Fatta eccezione per il trionfo di cinque anni proprio in quel di Istanbul, infatti, la formazione ellenica vanta anche altre quattro presenze nelle ultime sette stagioni. Se nel 2012 arrivò il trionfo targato Printezis contro il CSKA, nell'edizione successiva arrivò il sontuoso bis ai danni del Real Madrid, al termine di una finale dominata. Poi finale persa contro il Barcellona nel 2010 e contro le stesse merengues due anni dopo. Quindi esperienza, capacità di reggere le pressioni ad alti livelli e anche qualità tecniche e fisiche da non sottovalutare. Se c'è qualcosa che invece può frenare la corsa dell'Olympiacos verso la Final Four, ad esempio, è la tenuta atletica di alcuni giocatori chiave. Vassilis Spanoulis, per fare l'esempio più celebre, non arriva a questo appuntamento nelle migliori condizioni fisiche possibilità. E lo stesso si può dire anche per Matt Lojeski, che ha saltato gran parte delle gare della seconda parte della stagione e la sua presenza ai playoff contro l'Efes è ancora in dubbio. Tuttavia, come ha dichiarato un altro pilastro come Ioannis Papapetrou, c'è la voglia di superare questo ostacolo legato alle condizioni fisiche delle stelle più esperte.
Dall'altra parte, l'Anadolu Efes Istanbul proverà a sfruttare anche il fatto di prendere parte a questa sfida con i gradi di underdog. I turchi non hanno di certo l'obbligo di vincere che possono avere i loro avversari di turno, considerando proprio la tradizione positiva di cui abbiamo già parlato pocanzi. E poi c'è un maggiore tasso fisico da far valere sotto canestro, con giocatori del calibro di Bryan Dunston, Tyler Honeycutt e Derrick Brown che sono in grado sia di dominare sotto canestro che - soprattutto gli ultimi due - di correre in contropiede e realizzare tanti punti in una breve ma significativa striscia. Senza dimenticare un vero e proprio genietto del parquet come Thomas Heurtel. Se invece possiamo riscontrare un difetto nella compagine guidata da coach Perasovic, questa si può trovare in un roster non esattamente profondo. Ci sono degli elementi di spicco e li abbiamo appena elencati, ma c'è anche da dire che la second unit dell'Efes potrebbe non reggere l'urto dell'Olympiacos in alcuni momenti della partita. Parliamo di problematiche sia a livello tecnico che anche a livello ambientale, soprattutto nelle gare che verranno disputate ad Atene in un palazzetto caldo che fa letteralmente tremare i polsi e le caviglie.
Le stelle
Non esitiamo ad eleggere Vassilis Spanoulis e Thomas Heurtel i giocatori dai quali aspettarci qualcosa di più, rispetto agli altri protagonisti di questo quarto di finale della Turkish Airlines EuroLeague 2017. Nel caso dell'esperta stella dell'Olympiacos, molto dipenderà dalle sue condizioni fisiche, visto che sul piano tecnico e dell'esperienza non si può davvero dire nulla al numero 7 biancorosso. Tuttavia, Spanoulis potrebbe andare oltre la soglia del dolore e della gestione delle energie, considerando che potrebbe essere questa una delle ultime occasioni di una carriera costellata da trionfi, individuali e di squadra.
Dall'altra parte, il playmaker francese è pronto a cospargere di magia sia il parquet di casa che quello del Pireo, considerando le sue medie da giocatore che meriterebbe senza dubbio una squadra più forte ed ambiziosa rispetto all'Efes, che è comunque una squadra di buona caratura. La capacità di accendersi da un momento all'altro rende il "regista" della compagine turca l'elemento più pericoloso per coach Sfairopoulos, e al tempo stesso le sue giocate estemporanee potrebbero far salire la fiducia dei compagni in una serie che di certo non li vede favoriti.