In una partita, come da previsione, caldissima, è la Kontatto Fortitudo Bologna a trionfare nel derby per il trono di Basket City valido per la penultima giornata di Serie A2. Essenziale l'allungo del primo quarto, con i ragazzi di Boniciolli che volano subito sul +15, per poi subire il graduale rientro Virtus fino al -4. Davanti ad un PalaDozza infuocato, però, sono i canestri e la difesa di Mancinelli e Candi a mettere il sigillo al match nel quarto quarto. Per la F sono cinque i giocatori in doppia cifra, tra cui svettano Knox (16 con 9 rimbalzi), Mancinelli (15 con 9) e Legion (15 con 3/5 da tre). La Virtus paga carissimo l'approccio sbagliato alla partita, nonostante i 17 in 37 minuti di Umeh ed i 16 di Rosselli. Andiamo a rivivere insieme la sfida.
L'inizio è assolo Fortitudo, con un quintetto di partenza privo di Candi, Italiano e Gandini: i padroni di casa firmano subito cinque punti consecutivi guidati da Ruzzier. Spissu prova a svegliare i suoi con la tripla a segno, ma la F torna alla carica: due palle rubate per altrettanti contropiedi portano a segno Legion, poi Knox in lunetta allunga il parziale in un PalaDozza letteralmente impazzito. Rosselli accorcia sull'11-6, ma Ramagli è costretto al timeout. I biancoblu sono fenomenali e non sbagliano letteralmente un colpo: al rientro in campo è altro parziale firmato da Mancinelli, Legion e dai quattro consecutivi di Knox. In un amen si sale 22-11. I virtussini continuano ad andare a sprazzi, sbagliando tanto soprattutto dall'arco e perdendo qualche pallone di troppo. Nel finale di quarto Mancinelli trova un gran movimento in post mancino, prima che Boniciolli decida di mandare dentro la panchina: Leo Candi si mette subito in mostra alzandosi dalla media per il +15. La difesa dal canto suo continua a portare dividendi altissimi: Umeh, in palleggio, è ingenuo e sfonda su Montano. L'unico a fornire qualche idea alle V è Rosselli, che oltre ai sette punti personali continua a costruire dal palleggio: suo il suggerimento per il brillante 2+1 chiuso da Michelori. Alla fine, un primo quarto trionfale vede la Kontatto chiudere avanti per 29-16.
La seconda frazione inizia con altri problemi per le Vu Nere, che trovano l'antisportivo di Spizzichini e la quinta palla persa del match, firmata Umeh. La F perde un po' di lucidità nelle conclusioni, Bruttini e Spissu invece vanno a segno e riescono ad abbattere la doppia cifra di gap (31-22). Umeh però sembra non essere proprio sceso in campo e sbriciola tutto il lavoro costruito: prima lascia andare Knox alla schiacciata sulla palla vagante, poi si addormenta subendo la rubata (con altra schiacciata in contropiede) di Candi. In sostanza, +13 e PalaDozza che torna a ruggire. Bruttini sbaglia due volte di fila dall'arco, la Virtus si spegne e i padroni di casa colpiscono ancora: Mancinelli con il gran passaggio schiacciato trova Ruzzier nell'angolo per fargli firmare il nono punto della sua partita, costringendo la V ad un altro timeout (38-22). Dopo quindici minuti di pioggia di punti i rubinetti si chiudono un po', e nel deserto finalmente è Micheal Umeh a prendersi la responsabilità di battere un colpo dall'arco per il -11, perfezionato in due tempi, nel pitturato, da Lawson. Boniciolli fa riposare Mancinelli e Ruzzier, ma a riportare il gap oltre i dieci punti ci pensa Campogrande con cinque punti consecutivi per il 45-32. Negli ultimi due minuti arriva un segnale anche da Spissu, avulso dal gioco nel primo tempo, che trova altrettante marcature per pareggiare il mini-parziale. All'intervallo lungo è 45-37, con la Virtus che riesce ad evitare l'imbarcata e tira un sospiro di sollievo.
Il secondo tempo vede subito esultare il Dozza per la bomba di Leo Candi a cui fa eco Legion prima del palleggio-arresto-tiro che sblocca il tabellino di Ndoja. Nel terzo quarto si sgomita tanto e si segna poco, la partita si fa molto più fisica, ma Rosselli regala la sua quarta palla persa alla F: lancio da football americano e schiacciata rovesciata di capitan Mancinelli. Come se non bastasse, per Ramagli arriva anche il quarto fallo di Spissu, ma la reazione di Ruzzier (antisportivo) gli permette di fare 2/2 su lunetta. Il clima cambia, e la rimessa per la Virtus regala l'importantissima tripla di Klaudio Ndoja: all'improvviso, la Fortitudo vede il vantaggio risicato fino a quattro punti. Nonostante la difesa "ospite" sia nettamente più intensa rispetto al primo tempo, Ruzzier e Knox trovano comunque il modo di siglare quattro punti in penetrazione. Dall'altra parte, però, a rispondere è Umeh che fa 12 personali. Le due squadre vanno presto entrambe in bonus, ne usufruiscono Mancinelli (1/2), Bruttini (2/2), Candi (2/2) e Spizzichini, che corona un gran quarto dal punto di vista difensivo con due punti dalla linea della carità che fissano il punteggio sul 59-54.
Anche il quarto quarto si apre con un colpo che fa alzare in piedi tutto il palazzetto: Stefano Mancinelli si porta in doppia cifra sparando, ai limiti dei 24 secondi, da oltre sette metri per il 62-54. A gran giocata risponde gran giocata, Gandini segue il suo capitano buttandosi dentro dalla sinistra e trovando l'appoggio al vetro fuori equilibrio. A scuotere la Virtus è Marco Spissu, che ancora dall'arco fa 15 punti personali, mentre il post di Rosselli fa -5, prima che Mancinelli alzi di nuovo la voce dalla distanza: tripla per il 67-59 e rimbalzone difensivo nell'altra metà campo. Quando Raucci fa +10 dal fondo la Virtus è costretta ad un altro timeout. In uscita dalla pausa, però, è Knox, per l'ennesima volta, a mangiare in testa a Lawson a rimbalzo, mentre Candi continua a tenere altissima l'intensità: Umeh va in confusione e perde la quarta palla della sua partita. La Fortitudo manca due volte il colpo del k.o. ed incassa i due di Rosselli (14), subito annullati dalla tripla di Legion. Quando tutto sembra chiuso, sul +13, la F crolla e lascia campo alla Segafredo: otto punti consecutivi firmati da Umeh, Rosselli e Ndoja sfruttando due palle perse avversarie riportano all'improvviso sul -4 le Vu Nere. Nell'ultimo minuto la sliding door più clamorosa del match: Ndoja, rapidissimo a rimbalzo offensivo, sbaglia il complesso layup del -2, mentre dall'altra parte Leonardo Candi, imbeccato da Mancinelli, si alza per il +4. Umeh però, in due secondi, trova la tripla che rimette tutto in gioco, la Virtus ruba la palla che accorcerebbe ad un solo possesso il gap, ma lo stesso Umeh è divorato dalla stoppata in corsa proprio di Stefano Mancinelli, che fa letteralmente esplodere il PalaDozza. A sigillare la partita è ancora il capitano: rimbalzo difensivo cruciale, contropiede e schiacciata che fa 79-72 regalando alla Kontatto il trono di Basket City.