All'Abdi İpekçi Arena di Istanbul va in scena uno degli ultimi derby turchi della regular season dell'Eurolega, quello tra l'Anadolu Efes ed il Fenerbahce. Al contrario di questi ultimi, già certi di un posto ai playoff al termine della stagione regolare, l'Efes deve ancora conquistarsi l'accesso alla fase finale della competizione. E vincere questa sera significherebbe proprio ottenere l'aritmetica certezza di accedere alla postseason mentre una vittoria non cambierebbe troppo la situazione del Fener, attualmente quarta forza del campionato e distante due partite dall'Olympiakos.
Le motivazioni spingono l'Efes ad un avvio di gara decisamente più arrembante. I padroni di casa hanno come detto l’obbligo di vincere e fanno capire quanto siano interessati piazzando subito un parziale di 10 punti a 2 frutto delle triple di Brown e Osman, e i jumper di Dunston e dello stesso Osman. Il Fenerbahce è totalmente in balia del ritmo folle imposto dagli avversari e soltanto sulla soglia della doppia cifra di svantaggio riesce a piazzare due canestri in fila con Mahmutoglu e Dixon. La squadra di Obradovic prende così fiducia e piazza lei, questa volta, un parziale che si chiude con il canestro da due punti di Vesely che porta il punteggio sul 12-11 per l’Efes. Un cambiamento d’inerzia che potrebbe davvero costare caro all’Anadolu che, invece, trae energia dal ritorno degli avversari. Con meno di tre minuti da giocare infatti, l’Efes concede un solo canestro agli avversari mentre quasi raddoppia il proprio fatturato. Al termine del primo parziale il punteggio recita così 21-14 per i padroni di casa.
Nel secondo parziale, le cose cambiano leggermente. Sebbene l’Anadolu rimanga molto aggressivo, il Fener comincia a trovare il fondo della retina con più continuità. Kirk e Heurtel cominciano bene il quarto per l’Efes, e proprio grazie a loro due la squadra di Perasovic riesce finalmente a raggiungere la doppia cifra di distanza. Le due squadre vivono però una prima metà di parziale in relativa siccità, trovando poche volte i canestri avversari. Sono le giocate dei singoli a fare così la differenza, con un Bobby Dixon scatenato e capace, da solo, a tenere a contatto i suoi nel punteggio. All’intervallo lungo il tabellone recita così 44-5 per i padroni di casa, che hanno sì allungato nel distacco ma hanno anche messo in luce qualche problema di troppo nel difendere sul play di Obradovic.
Al rientro sul parquet, il tecnico serbo decide di giocarsi la carta Bogdan Bogdanovic, assente per tutto il primo tempo in virtù di una non perfetta forma fisica. L’ingresso in campo dell’ex giocatore della Stella Rossa però non dà immediatamente i frutti sperati. L’Efes, forte del vantaggio del primo tempo, spinge forte sull’acceleratore e, nella prima metà di quarto, Granger, Dunston e compagnia mettono in ginocchio il Fenerbahce, dando l’impressione di una partita davvero finita. E invece, oltre al solito instancabile Bobby Dixon, entra in partita Bogdanovic che comincia, a poco a poco, a risucchiare più di qualche punticino tanto che, alla fine del terzo periodo, il Fener è ancora lì, a meno 10 dall’Efes.
Con gli ultimi dieci minuti da giocare, il Fenerbahce, per la prima volta nel match, crede nella vittoria e comincia a mettere ulteriore pressione all’Anadolu. I padroni di casa sentono mentalmente la vittoria vicina e patiscono un po’ di braccino. Offensivamente, l’Efes non riesce più ad essere efficace come prima: tanta palla ferma e, soprattutto Granger, troppa voglia di eseguire esclusivamente lo schema chiamato. Ciò favorisce ovviamente la definitiva rimonta del Fener, che a metà quarto viaggia stabilmente sul -6, -7. Decisivi il solito Dixon, ma ancor di più Bogdanovic, che con la sua esperienza è eccezionale a guadagnarsi più di qualche tiro libero.
Si arriva così agli ultimi 3 minuti con il punteggio terribilmente in bilico, con un Anadolu mai così in difficoltà durante tutto il corso delle partite. Le palle perse non si contano più e soltanto una gestione malsana della palla da parte degli ospiti consente all’Efes di ottenere la vittoria nel derby e la qualificazione aritmetica ai quarti di finale. Al suono della sirena il punteggio è 80-77 per i padroni di casa, che con questa vittoria si assicurano come detto un posto ai playoff. Tanto rammarico invece per il Fener, che in serata verrà raggiunto da una tra il Baskonia e Panathinaikos.