Ventesima vittoria stagionale per il Cska Mosca di coach Itoudis, che tra le mura amiche della Megasport Arena batte, senza particolari patemi d'animo, il Darussafaka di David Blatt. La squadra turca lotta, tuttavia, per tre quarti abbondanti, cedendo soltanto alla spallata che Teodosic e compagni rifilano agli ospiti nei primi tre minuti dell'ultima frazione, chiudendo alla perfezione la via del canestro ed archiviando in attacco a suon di piazzati vincenti la contesa. Turchi che restano al palo a quota tredici vittorie, a meno due dall'ottavo posto, ultimo per la qualificazione ai playoff.
Itoudis lancia il playmaker serbo dall'inizio, con De Colo in guardia, Kurbanov ed Antonov in ala, Hines sotto canestro. Risponde Blatt con Wanamaker, Wilbekin e Clyburn sul perimetro, Harangody e Zizic interni.
Avvio di gara con le marce basse per entrambe le squadre, con Hines che sblocca il punteggio da sotto allo scadere del primo minuto di gioco. La difesa del Cska fa subito sentire il fisico all'attacco turco che ne risente particolarmente, riuscendo raramente a mettere punti sul tabellone: di Wilbekin ed Harangody i canestri che tengono a galla la squadra di Blatt, mentre i russi cavalcano il solito duo Teodosic-De Colo, che confeziona 14 dei 16 punti dei padroni di casa. Clyburn si iscrive alla gara con quattro punti di fila che valgono il pareggio Darussafaka, ma sono il gioco da tre punti di Hines e la tripla di Higgins a dare il vantaggio ai russi alla prima sirena (24-19).
Il secondo quarto ricalca, per sommi capi, i temi della frazione precedente, con le rotazioni delle rispettive panchine che non mutano l'equilibrio della contesa: anche le riserve di lusso del Cska contribuiscono ad allungare immediatamente sul +11, con Fridzon che chiude il parziale di 8-2 che vale il massimo vantaggio. Il Darussafaka stenta ad entrare in ritmo in attacco, complice l'ottima difesa, asfissiante, dei russi di Itoudis. Nonostante le iniziative individuali di Wilbekin e Clyburn, un ispirato Fridzon permette al Cska di mantenere intatta la doppia cifra di vantaggio, implementato dalle triple di Vorontsevich prima e De Colo nell'ultimo minuto di gioco, per il 47-35 dell'intervallo lungo.
La bomba di Wanamaker inaugura la ripresa, con l'ex Bamberg che prova ad entrare definitivamente nella sfida. Il Cska continua a lavorare perfettamente ai fianchi della difesa ospite, alternando equamente soluzioni interne a quelle perimetrali, che non danno molti punti di riferimento alla difesa di Blatt: dopo il canestro di Hines, sugli sviluppi del pick and roll, è Teodosic da tre a firmare il 52-38. La chiave della sfida sembra tuttavia nella metà campo difensiva del Cska, dove i russi chiudono agevolmente il pitturato negando la strada per il canestro alle penetrazioni turche. La volata, con annessa schiacciata, in contropiede di Clyburn scuote gli animi i viaggianti, seguita a ruota dalla tripla di Batuk, dal gioco da tre punti dello stesso Clyburn e dai canestri di Wanamaker. Il Cska accusa qualche minuto di fisiologico appannamento e prova a congelare il distacco grazie a cinque punti di fila di Vorontsevich nel finale ed alle zingarate di Jackson. L'ultima parola è tuttavia di Wilbekin, che sul fil di sirena firma la bomba del -6 riaprendo la contesa.
Itoudis bacchetta i suoi per l'eccessivo rilassamento della seconda metà del terzo quarto e la sua squadra risponde prontamente: Teodosic infila la tripla in apertura, Augustine appoggia al tabellone su assist del serbo per il nuovo +11. E' la spallata decisiva che chiude i giochi: il Cska torna aggressivo sul perimetro e impeccabile nel chiudere il pitturato ai lunghi ospiti, mentre in attacco Kurbanov e Khryapa respingono i tentativi di tornare a contatto dei turchi (parziale di 14-4 per l'82-66). Gli ultimi cinque minuti di gara sono puro garbage time, utili a Teodosic per rimpinguare il proprio bottino in termini di punti ed assist. Wilbekin, dalla parte opposta, continua a martellare dalla distanza, mettendo a bersaglio la quinta, sesta, settima ed ottava tripla di serata - su nove tentativi - in rapida successione, canestri utili per dimezzare lo svantaggio e chiudere alla sirena finale sotto di 10 (95-85).