Colpaccio per l'Anadolu Efes: importantissima vittoria esterna sullo Zalgiris Kaunas. Finisce 76-68 per i turchi contro la truppa di Jasikevicius, che si fa trascinare dal nervosismo estremo del suo pubblico e perde di mano la partita proprio nel finale, nonostante la doppia cifra in uscita dalla panchina di Lekavicius e Ulanovas. Dall'altra parte, a deciderla sono i 25 di un implacabile Granger. I turchi ora stazionano stabilmente all'ottavo posto, mentre per i lituani le speranze sono abbastanza ridotte al lumicino. Andiamo a rivivere la gara insieme.
Ad inizio partita è l'Anadolu ad allungare: Osmani e Granger sanciscono il 4-12. I lituani, dal canto loro, riescono a rialzarsi ed a reagire: Jankunas scuote i suoi con quattro punti consecutivi, poi Westermann firma il quarto assist su cinque canestri armando la mano di Kavaliauskas. Equilibrio riportato, ma i turchi continuano a scattare sulle spalle di Jayson Granger: la mano calda lo porta subito in doppia cifra con il 4/5 dal campo. Nel finale si vedono in campo anche Lekavicius e Honeycutt, ma a segnare il risultato è Ulanovas con l'appoggio del 22-17.
Apre il quarto il botta e risposta tra Brown e Lekavicius, entrambi dall'arco, anche se lo statunitense si fa scappare il piede sulla linea. Nel secondo minuto si rivede in campo Deshaun, ma fioccano palle perse - quattro nei primi due giri di orologio - sia da una parte che dall'altra. Lo Zalgiris però trova un break importantissimo: prima Motum piazza la tripla dal centro, poi Lekavicius guida la transizione con uno scarico di assoluta qualità per permettere a Ulanovas di insaccare il long-two. Due assist consecutivi per il lituano, 32-21 (massimo vantaggio) e inevitabile timeout turco. Al rientro arriva la risposta positiva dell'Anadolu: quattro punti consecutivi di Paul, inframezzati da una grande difesa di Dunston, tengono vivo il match. Il Kaunas risponde con un contro-parziale, ma dall'altra parte è sempre Granger a fare il bello ed il cattivo tempo: dopo aver tenuto in campo una palla miracolosa, l'americano smazza due assit fantascientifici. A concludere ci pensano ancora Dunston e Paul, il gioco si ferma di nuovo sul 36-32. L'Anadolu però sbaglia due canestri facili proprio per l'aggancio, e ci pensa Westermann a rimettere due possessi di distanza tra le squadre. Il pari, comunque, arriva sul finire del quarto grazie alla grande azione sulla linea di fondo di Brown: canestro e libero supplementare, è 39-39. Una scorrazzata del solito Lekavicius, con assist per la tripla di Milaknis, chiude il primo tempo sul 44-41 a favore della squadra di casa.
Ad inizio terzo quarto però lo Zalgiris si fa sorprendere, complice una discussissima decisione di fallo difensivo nella calca a rimbalzo, poi sfociata in una schiacciata di Dunston, da cinque punti consecutivi. La Zalgirio Arena si scalda tantissimo, e per due minuti buoni si segna con continuità in entrambi i cesti. Il (piccolo) break arriva ancora dal caldissimo Granger: step-back laterale e tripla che firma il 48-51, seguita a ruota da un ingenuo fallo offensivo di Motum. Altre due decisioni contrarie fanno letteralmente impazzire il pubblico di casa: i toni superano il limite sia in campo che fuori, a pagare è Sarunas Jasikevicius col fallo tecnico. Continua però la consistente siccità offensiva dei lituani, mentre Brown e Granger collaborano per volare sul 48-55. L'ex-Malaga, dopo aver infilato anche due liberi, viene fatto rifiatare in panchina per un minuto, quanto basta ai verdi per ritrovare la via dei punti: Westermann, Lekavicius e Jankunas firmano il -5. Nel finale l'Anadolu va in confusione difensiva ed offensiva: prima i turchi concedono il tap-in vincente al limite dei 24 secondi a Kavaliauskas, poi Heurtel spreca l'ultimo possesso con un'infrazione di passi piuttosto banale: l'1/2 ai liberi di Lekavicius fissa il 59-60 alla penultima sirena.
L'ultima frazione ha tutto l'aspetto e l'atmosfera di una lotta senza confine: si gioca a viso aperto, si corre tantissimo e nessuna delle due squadre riesce ad aprire un parziale. Il tentativo più convincente è dello Zalgiris: prima Westermann spedisce a bersaglio, da lontanissimo, la tripla del sorpasso, incendiando l'Arena, subito dopo dall'altra parte arriva la rubata di Pangos; nei possessi successivi Lima ha l'occasione per aprire un gap, ma sbaglia in lunetta e dal campo (0/2 in entrambe le voci) consentendo all'Efes di restare a contatto. Complice la tensione del match si continua a sbagliare tanto, ma Dunston riesce a sfruttare l'ennesima seconda chance per muovere la retina del -1. Il sorpasso arriva grazie ad un gran 2+1 di Honeycutt, glaciale in lunetta, ed il Kaunas perde un po' di lucidità nelle azioni successive. Lo stesso ex-play di Sacramento sorprende Jankunas soffiandogli la palla poco dopo, ma il colpo del k.o. di Balbay si ferma sul primo ferro. Tutto in bilico, ma a chiuderla sono proprio due dei protagonisti della serata: in lunetta (0/2) tremano le mani a Lekavicius, mentre Brown è scultoreo nell'alzarsi dalla media per lasciare andare il 68-74 che decide la partita.