Terminate le trentadue partite del primo turno della March Madness NCAA, è possibile stilare un quintetto ideale dei giocatori che più hanno impressionato e si son fatti notare in questi primi due giorni.

DERRICK WALTON JR (Michigan)

Se Michigan è sopravvissuta all'upset ad opera di Oklahoma State il merito è soprattutto suo. Il leader dei Wolverines è stato autore di una partita quasi perfetta, nella quale ha realizzato 26 punti (1/4 da 2, 6/9 da tre e 6/7 ai liberi) e ha servito 11 assist ai compagni. Proprio le sue triple ed i suoi assist hanno permesso a Michigan ti tenere sempre dietro gli avversari e guadagnarsi il passaggio al secondo turno. Per non farsi mancare nulla ha pure messo a segno 5 rimbalzi, 2 palle rubate e una stoppata.

SINDARIUS THORNWELL (South Carolina)

In 44 anni South Carolina non era mai stata in grado di vincere una partita al torneo NCAA. Sindarius Thornwell nella notte ha sfatato questo tabù, infliggendo una pesante sconfitta con 20 punti di margine a Marquette. Il tabellone a fine partita recita 29 punti (7/13 da 2, 3/6 da 3 e 6/7 ai liberi), 11 rimbalzi (di cui 7 offensivi), 2 assist, 3 palle rubate e 2 stoppate. Una prestazione da giocatore totale, messa a segno da una guardia di 1,96 m per 96 kg che ha dimostrato di aver l'esplosività del campione ed un futuro roseo davanti a sè.

NORBERTAS GIGA (Jacksonville State)

Il giovane lituano è stato una delle sorprese positive del primo round. Non è riuscito a trascinare la sua squadra fino all'upset su Louisville ma si è fatto notare per la sua prestazione eccezionale. 30 punti (miglior marcatore del First Round) con 6/8 da 2, 5/5 da tre punti e 3/4 ai liberi. Trovare un lungo di quasi 2,10 bm che tira con tali percentuali da dietro l'arco è una rarità e sicuramente ne andrà fiero lo Zalgiris Kaunas, squadra in cui è cresciuto e che detiene il diritto di prelazione appena Giga rientrerà in Europa. Peccato per le sei palle perse, compensate però dai 9 rimbalzi catturati.

MOSES KINGSLEY (Arkansas)

E' stata una delle partite più tirate quella tra la sua Arkansas e Seton Hall, per cui il suo apporto soprattutto in difesa è da lodare. 4 stoppate e 6 rimbalzi ai quali ha aggiunto 23 punti (9/12 da 2, 1/1 da tre e 2/2 ai liberi). Soprattutto nelle fasi finali del match è stato decisivo, visto che ha protetto al meglio il canestro e nel finale ha piantato l'ultima stoppata che di fatto ha messo la parola fine sul match.

DRICK BERNSTINE (North Dakota)

Purtroppo anche il suo è stato un losing effort, ma ha saputo attirare le attenzioni su di sè nel match più importante della stagione. Un'exploit da 20 punti e 15 rimbalzi, con il quale ha provato a trascinare i suoi verso l'upset su Arizona. Gli avversari però son stati infernali, piazzando punti su punti e spazzando via North Dakota e la sua seed 15. Considerando che è un junior e ha ancora una stagione per svilupparsi al meglio, sicuramente potrà crescere ancora e magari ritagliarsi uno spazio fuori dagli USA.