Il cuore porta la EA7 Emporio Armani Milano a rimontare un ritardo che più di una volta ha flirtato addirittura con i venti punti, contro una Stella Rossa Belgrado praticamente perfetta per poco più di metà gara. Poi la metamorfosi, sul piano dell'intensità per la formazine di coach Repesa e su quello della gestione del vantaggio da parte dei serbi, che però non vanno mai in svantaggio (Hickman firma il pareggio in avvio di quarto periodo) e riescono a portare a casa una vittoria pesante in chiave qualificazione ai playoff. In casa meneghina, però, emerge il temperamento e lo spirito combattivo che può certamente tornare utile verso la fase clou del campionato, in attesa anche che le rotazioni per il coach dell'Olimpia tornino un po' più lunghe.
Lazic rompe il ghiaccio da fuori, Milano parte male in attacco ma riesce a contenere in difesa, finchè non arriva la risposta in layup di Sanders. Si sblocca anche il grande ex Jenkins con cinque punti, in mezzo il gran lavoro sotto canestro di Macvan. La EA7 prova a tenere botta, segna ancora l'americano per il 4-10 di metà quarto e il divario non si accorcia per via di alcune scelte offensive discutibili dei meneghini. Stella Rossa aggressiva e a segno con Guduric e con Simonovic in uscita dalla panchina, mentre Milano ferma l'emorragia con Pascolo. McLean si sblocca dalla lunetta per il -9, Dangubic risponde subito da fuori e Bjelica domina sotto canestro: un brutto primo quarto si chiude sul 10-25. Simonovic inaugura il secondo quarto con cinque punti, in mezzo Hickman a segno da tre e la bimane di McLean. Ancora un super Simonovic da fuori prima della classica giocata di Pascolo e di un'altra giocata dell'ex Maccabi. Dada diventa capopopolo e segna i punti del -13, poi Sanders in contropiede dopo il ritorno a canestro di Jenkins. L'americano di Milano inizia a trovare continuità in attacco, poi Kuzmic lo beffa dall'altra parte prima di un'altra tripla. Finale di quarto povero di spettacolo, Stella Rossa avanti 31-43 a metà gara.
Raduljica parte col semigancio al ritorno dagli spogliatoi, Guduric risponde da tre. Milano prova a restare a contatto con Macvan e con la difesa di Abass, ma Wolters tira fuori la bomba dal cilindro prima della fuga in contropiede. L'intensità della difesa meneghina si alza, è ancora Macvan a segnare due volte da centro area per il -6 che fa infuriare Radonjic. Ci pensa ancora Wolters con una magia a togliere le castagne dal fuoco alla Stella Rossa, il cui attacco però rimane poco fluido: poi Jenkins spende il quarto fallo e Cinciarini firma il nuovo -6, prima della beffarda tripla di Bjelica. Il suo 2/2 in lunetta vale poi il 50-60 di fine terzo quarto. Doppio miracolo di Pascolo e 2/2 di Hickman in avvio di ultimo periodo, Olimpia a -4 e col Forum che si accende. L'attacco ospite si inceppa e Cinciarini dimezza le distenze (8-0 di parziale), dopo il timeout di Radonjic non cambia nulla, anzi pareggia Hickman in contropiede. La Stella Rossa ha però sette vite e Kuzmic graffia col gioco da tre punti e con un layup al termine di un'azione confusa che vale il nuovo +5 ospite. Si smorza leggermente l'ondata milanese, Hickman rianima i suoi con la bomba ma è ancora l'ex Warriors a dominare sotto canestro. Sanders spreca un paio di ghiotte chances al tiro, Lazic allunga ai liberi e poi la bomba di Simonovic chiude la partita. A nulla serve il miracolo di Abass, vincono i serbi.