Gonzaga, la super favorita e sconfitta una sola volta in stagione, contro poche contender, tra cui la principale pare Arizona, e tante cinderella che cercano di sorprendere la nazione con una run da storica. Andiamo a scoprire meglio la favorita, la principale contender, l'outsider e la possibile cinderella di questo lato del tabellone.

FAVORITA: Gonzaga

Sono la squadra con il miglior record in stagione, trentadue vittorie a fronte di una sola sconfitta archiviata in regular season contro BYU. Tanti i giocatori che avranno una lunga carriera in NBA o in Europa che cercheranno di trascinare i Bulldogs verso il risultato migliore di sempre, che attualmente coincide con la Final Eight raggiunta nel 2015 (sconfitta con Duke poi campione). Il miglior giocatore è Nigel Williams-Goss, autore di 16,9 ppg, 5,7 rpg e 4,8 apg in stagione con il 91% ai tiri liberi. In mezzo all'area è pronto a dominare il centro polacco Przemek Karnowski, che in stagione ha fatturato 12,6 ppg, 6,0 rpg e 1 bpg, dimostrando che i problemi alla schiena che lo hanno limitato nella scorsa stagione sono ampiamente superati.

PRINCIPALE CONTENDER: Arizona

I Wildcats sono un'altra delle squadre che ad inizio stagione erano molto differenti dalla formazione presentata l'anno precedente. L'addio di parecchi giocatori, da Gabe York (passato ad inizio anno a Cremona) a Kaleb Tarczewski (che ha recentemente firmato a Milano), sembrava dovesse pesare sulla loro corsa, invece la crescita di Lauri Markkanen e la riabilitazione di Allonzo Trier l'hanno consacrata fra le favorite. Il titolo conquistato in Pac 12 contro Oregon è la dimostrazione dell'ampia crescita della squadra. Il leader è proprio il talento finlandese, che è risalito fino alla top 10 dei principali Mock Draft. 15,6 punti e 7,8 rimbalzi di media sono le statistiche di partenza di Markkanen, che sarà sicuramente intenzionato a sorprendere gli scout nel suo ultimo step da collegiale.

OUTSIDER: Maryland

Il ritorno di Melo Trimble, playmaker che era proiettato in top 20 nello scorso Draft, rilancia le ambizioni dei Terrapins. La sua incisività è innegabile, con 17 ppg, 3,7 rpg e 3,8 apg in stagione, e con il suo carisma dovrà trascinare i compagni verso un grande traguardo. Dopo aver rimandato il grande salto è uscito completamente dai radar non venendo considerato nemmeno in Top 60 per il prossimo Draft. Probabilmente continuerà la sua carriera in Europa (dove potrebbe essere un top player in poco tempo), ma sicuramente cercherà di aumentare le sue quotazioni con un torneo da protagonista. Peccato per l'infortunio dello slovacco Michal Cekovsky, che in stagione ha realizzato 7,6 punti di media ma sarà costretto a saltare il torneo per una frattura della caviglia.

CINDERELLA: Princeton

Diciannove vittorie consecutive non sono bastate ai Tigers per conquistare una seed alta nel torneo e sono stati relegati alla numero 12. Sicuramente il calendario di Ivy League non è il più competitivo degli USA, ma già nella scorsa stagione Yale dimostrò che il livello negli ultimi anni si è alzato incredibilmente. Il primo turno con Notre Dame non sembra uno scoglio insuperabile, soprattutto considerando che gli avversari rispetto alla scorsa stagione sono completamente un'altra squadra. Gli infortuni di Henry Caruso (9,5 ppg e 4,4 rpg) e Hans Brase (6,2 ppg) lasciano l'amaro in bocca, perchè il loro aiuto sarebbe potuto essere importante in questa fase della stagione. La leadership della squadra starà soprattutto a Steven Cook, forte dei suoi 13,7 ppg e 5,1 rpg in stagione. Dovrà farsi valere nel pitturato per trascinare i Tigers il più avanti possibile.

PROGRAMMA
Salt Lake City, giovedì 16 marzo
1 Gonzaga (32-1) vs. 16 South Dakota State (18-16)
8 Northwestern (23-11) vs. 9 Vanderbilt (19-15)

Buffalo, giovedì 16 marzo
5 Notre Dame (25-9) vs. 12 Princeton (23-6)
4 West Virginia (26-8) vs. 13 Bucknell (26-8)

Orlando, giovedì 16 marzo
6 Maryland (24-8) vs. 11 Xavier (21-13)
3 Florida State (25-8) vs. 14 Florida Gulf Coast (26-7)

Salt Lake City, giovedì 16 marzo
7 Saint Mary's (28-4) vs. 10 VCU (26-8)
2 Arizona (30-4) vs. 15 North Dakota (22-9)