La delusione e la rabbia degli sconfitti. L'emozione e la soddisfazione di chi, invece, esce a testa alta dal PalaDelMauro, con la terza vittoria stagionale in altrettanti incontri e con una qualificazione, quella ai quarti di Champions League, che ha il sapore della storia. Da una parte la Sidigas Avellino, delusa, nonostante la furente rimonta finale. Dall'altra la Reyer Venezia, che dopo l'andata bissa il più 4 anche in terra irpina. I lagunari strappano il pass per il turno successivo, meritando la vittoria con una prestazione di maturità e serenità, sfruttando al meglio la frenesia ed il nervosismo che attanagliano l'attacco avellinese nei primi due quarti. Decisive le giocate di Haynes, indemoniato soprattutto nei finali di quarto.
In conferenza stampa, al termine della gara, i due allenatori hanno commentato i temi della sfida, con coach De Raffaele che ha così sottolineato l'importanza della portata della vittoria: "E' un successo storico per la nostra squadra, vorrei ringraziare prima di tutto la squadra, che anche stasera, nonostante un assetto notevolmente differente rispetto alla sfida di domenica, è riuscita a mettere in campo qualità necessarie per ottenere la vittoria. Inoltre vorrei condividere questo storico risultato con tutta la dirigenza, frutto di una fantastica organizzazione, oltre che con i ragazzi e con lo staff tecnico. E' davvero una immensa soddisfazione, l'unico rammarico di questa splendida è che una squadra italiana debba fermarsi qui".
L'ospite, successivamente, rende merito agli sconfitti, con sincerità, prima di guardare al prosieguo della stagione: "Terza vittoria di fila contro Avellino? Speriamo che continui ad essere così - scherza il coach - Avellino è una grande squadra, ben allenata, con grandissimi giocatori. Stanno disputando una fantastica stagione. Dal canto nostro siamo soddisfatti per aver giocato una partita di assoluto livello contro una signora squadra, su un campo difficilissimo. Quello che mi preme sottolineare è la compattezza e la voglia di questo gruppo di sacrificarsi l'un per l'altro, di giocare assieme anche nei momenti decisivi. Le vittorie aiutano ad amalgamare il gruppo, veniamo da quattro successi nelle ultime cinque. Certo, le rotazioni e gli innesti fanno la differenza in positivo, domenica abbiamo giocato un'altra gara intensissima e avere a disposizione tanti giocatori ci aiuta a mantenere alto il nostro livello di gioco".
La parola, qualche secondo dopo, è passata a Pino Sacripanti, che ha provato a fare il quadro della situazione dopo l'eliminazione: "Voglio soprattutto congratularmi con la squadra, per il lavoro svolto stasera e per quello che stiamo facendo in stagione. Certo, siamo delusi per la sconfitta, ma ogni giocatore ha messo tutto in campo, provando a dare il massimo per ribaltare la sconfitta dell'andata. All'interno degli 80 minuti abbiamo visto svariate partite. A Venezia siamo partiti fortissimo prima di pagare la sterilità in attacco negli ultimi 10 minuti di gioco, stasera abbiamo fatto il contrario, sbagliando tiri facili nei primi minuti, pagando probabilmente qualcosa di troppo in termini di pressione e di ansia. Abbiamo cambiato l'intensità alla gara, soprattutto in difesa, riuscendo a prenderli nel finale per provare a vincere la partita. Purtroppo nei momenti decisivi i tiri liberi e qualche sottomano di troppo non ci hanno permesso di coronare questa rimonta. C'è orgoglio per essere entrati nelle prime sedici, ad un passo dalle prime otto. Il nostro cammino europeo resta ottimo".
Ed ancora, in vista del prosieguo della stagione, Sacripanti sottolinea la voglia e lo spirito messo in campo dalla sua squadra per provare, a partire dalla prossima gara di campionato, ad uscire fuori dal momento difficile: "Veniamo da un momento dove i risultati non ci aiutano, ma la voglia della squadra di uscirne si è vista nella ripresa. Un po' di ansia ci ha dato fastidio, ma la reazione è più che positiva. Ripartiamo da qui per vedere l'ultima parte del campionato. L'approccio, mentale, è stato buono, non c'è stato un atteggiamento soft, di menefreghismo della squadra". Infine, una battuta anche sull'inserimento di Logan, dal cui arrivo gli irpini hanno inanellato quattro sconfitte di fila: "E' chiaro che c'è da ristabilire un equilibrio, un assetto di squadra. La divisione dei tiri e delle spaziature è diversa. Sicuramente ha toccato qualcosa, ma è giusto ripartire da un giocatore che indubbiamente può darci qualcosa di più e che la squadra sta provando ad integrare. E' venuto che tutti lo aspettavano, forse anche un po' troppo. All'inizio di gara non ha fatto bene al tiro, ma oggi nella ripresa ha avuto un buon atteggiamento. Ha provato a cambiare un poco la partita nel secondo tempo, per poco non ci è riuscito. La squadra lo cerca, sta provando a metterlo a suo agio, è chiaro che ci vuole un po' di tempo".
Laconico, oltre che visibilmente deluso, il commento di Thomas: "Venezia è una grande squadra, con un grande allenatore. Ci hanno messo subito pressione difensivamente, facendosi sbagliare molto al tiro. Hanno giocato una grande partita, anche se noi abbiamo avuto l'occasione di rimontare e di ribaltarla, ma non siamo riusciti a concretizzare nei momenti decisivi".