La EA7 Emporio Armani Milano dura solo due quarti, prima di uscire con le ossa rotte dalla Fernando Buesa Arena. Ha la meglio il Baskonia Vitoria Gasteiz, che riesce ad ammortizzare al meglio l'ennesima assenza stagionale di Andrea Bargnani. Il consueto smarrimento a cui ci ha abituato la formazione di coach Repesa in determinati frangenti delle partite di Eurolega (in questo caso gli inizi di terzo e quarto periodo) risulta ancora una volta decisivo, con l'Olimpia che dunque mantiene il suo magro bottino continentale, fatto adesso di appena sette vittorie e di ben diciassette sconfitte.

Budinger inizia con la bomba, Hickman risponde subito con tripla e assist per Raduljica. Milano cerca tanta aggressività in difesa, l'attacco gira altrettanto e il parziale raggiunge il 10-0, fino alla zingarata di Hanga. Larkin e Tillie trovano il canestro da fuori dopo un paio di forzature, poi ottimo lavoro a rimbalzo d'attacco di Raduljica. L'energia di Fontecchio non basta a Milano per contenere la rimonta, poi Macvan approfitta di una buona circolazione per segnare da tre. Pareggia Larkin ancora da fuori, sorpassa Shengelia che diventa subito un fattore: è 23-20 al primo intervallo. Il Baskonia prova ad allungare, poi Cinciarini spara da tre e McLean pareggia con un miracolo prima del canestro in contropiede di Laprovittola. La fase centrale del quarto è povera di spettacolo, le difese e l'agonismo crescono: l'Olimpia ne approfitta e torna in vantaggio con Kalnietis, poi Hanga replica. Sanders si sblocca, Vitoria tira male da fuori e si affida a Tillie, per poi farsi graziare due volte da Macvan. Milano chiude il quarto con l'ottima difesa e i piccoli: Hickman-Cinciarini, poi Tillie per il 38-37 all'intervallo.

Si torna dagli spogliatoi, e l'incubo più grande per Repesa e per la tifoseria milanese si trasforma in realtà. La tripla di Sanders è l'unico segnale di vita da parte dell'Olimpia nei primi due minuti, poi è un monologo basco. Hanga continua ad essere devastante sui due lati del campo, Tillie sotto canestro ha una marcia in più e così il vantaggio di Vitoria sale ben presto sulla doppia cifra. La EA7 fatica ad uscire dal guscio, il pubblico sale di tono e il canestro di Abass arriva in mezzo al nulla, mentre dall'altra parte sale in cattedra anche Diop. Così un terribile terzo quarto, sul quale mette il sigillo anche Larkin, si chiude sul 66-53. Se possibile, l'inizio del quarto periodo è ancora peggiore. Milano non segna per oltre quattro minuti, quelli che servono a Macvan e Pascolo per risvegliare l'attacco ospite. Nel frattempo il Baskonia sfiora il ventello di vantaggio con il redivivo Shengelia, ma a quel punto la partita è ormai in ghiaccio per gli uomini di coach Alonso. Fiammate da parte di Cinciarini e Hickman, ma ci pensano Larkin e Beaubois con la tripla a mettere fine alle speranze meneghine.