Pur non brillando, Venezia si aggiudica il primo game di Champions League contro Avellino, al termine di una gara, brutta, che ha visto gli irpini comandare per almeno trentacinque minuti, ma collassano sul finale, a causa di una buona difesa degli orogranata, unita alla maggiore lucidità offensiva e Venezia riparte sul +4 in vista della sfida di ritorno, prevista l’otto marzo ad Avellino.

Il ruggito dei lupi avellinesi si fa sentire al Taliercio in avvio di gara: Rangland e Fesenko fanno il vuoto e gli irpini volano sul 2-8 dopo tre minuti e mezzo di gioco. Haynes prova a ricucire il gap, ma Fesenko risponde colpo su colpo, tuttavia McGee rimette in carreggiata i suoi con i canestri del -5 (9-14). Sul finale, Filloy risponde a Zerini con una tripla, ma è Avellino a condurre al termine del primo periodo con il punteggio di 12-18.

Nel secondo parziale, è blackout per la Reyer: Rangland e Randolph sono caldissimi e lanciano la Scandone in vantaggio di dieci punti, che diventano quattordici con la bomba di Randolph (14-28) a metà quarto. Dopo la tripla di Thomas per il +12, sul finale McGee e Peric ridanno speranza ai veneti, chiudendo il primo tempo sul 22-30.

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Venezia si ritrova in avvio del terzo periodo, con un break di 8-4 e riaprono la partita con i punti di Haynes ed Ejim, portandosi sul 30-34, dopo tre minuti di gioco. I lagunari insistono alla ricerca del pari, incappando, tuttavia, in diversi errori in fase offensiva, mentre gli ospiti rifilano un break di 9-0, alimentato da un precisissimo Leunen, autore di sette punti consecutivi e la Sidigas vola sul 34-43 dopo sei minuti di ripresa. Sul finale, Venezia riesce a trovare percentuali migliori al tiro e accorcia sul 40-45 con sei punti del duo Ejim-McGee, chiudendo il terzo quarto.

Nell’ultimo periodo, Leunen trova il +7, ma arrivano sette punti consecutivi per Venezia, con McGee, Bramos ed Hagins, che pareggia a quota 47-47 con sei minuti e ventiquattro secondi da giocare. Dopo due minuti senza canestri, Hagins sblocca e completa il sorpasso veneziano, trovando per la prima volta il vantaggio nella gara, mentre Filloy risponde a Rangland. Nell’ultimo minuto, la difesa veneziana fa la differenza e Peric chiude il primo atto del derby di coppa con una penetrazione, valevole per il 53-49 finale.