Un autentico spareggio playoff è quello che nel pomeriggio è andato in scena all'Abdi Ipekci Arena di Istanbul, dove l'Anadolu Efes di coach Perasovic ha avuto la meglio di un Baskonia in partita soltanto nella prima parte di gara. La buona vena di Beaubois non basta ai baschi, che cedono all'intensità selvaggia della truppa turca, maggiormente decisa a rimbalzo in attacco e, soprattutto, in difesa. Le triple, dalla parte opposta del campo, sono una immediata conseguenza e, dopo quelle di Honeycutt per l'allungo, arrivano quelle di Paul e Thomas per il successo, meritato, dei padroni di casa.
Perasovic conferma Heurtel in panchina, con Granger, Paul ed Osman sul perimetro ad accompagnare Brown e Dunston sotto le plance. Risponde Alonso con la fisicità di Diop e Voigtmann, mentre Hanga è il solito ago della bilancia, con Larkin e Beaubois nei due spot di guardia.
La necessità, da una parte e dall'altra, di fare risultato, spinge fin dalle prime battute iniziali le due squadre a premere sull'acceleratore: Beaubois (6) trascina gli ospiti attaccando la pressione dei turchi, che rispondono con i canestri di Brown e Dunston (9-11). I problemi di fallo di Diop costringono Alonso a scongelare Bargnani prima del previsto, con il mago che risponde presente soprattutto difensivamente sullo straripante Brown. Le soluzioni interne dell'Anadolu continuano tuttavia a far male alla difesa dei baschi, con Brown (7) che approfitta in roll del mancato aiuto per fare -1, prima delle due triple di Mutaf che portano l'Efes avanti di 2 (23-21) sulla sirena rendendo vani i quattro punti di Tillie.
Il canestro di Heurtel e la schiacciata, a rimbalzo, di Honeycutt, creano il primo solco tra le squadre, con Alonso reattivo nel chiamare sospensione e raffreddare i bollenti spiriti turchi. Nonostante il minuto di pausa, la foga dei padroni di casa non trova freni: il Baskonia forza in attacco, nonostante un buon Bargnani (2 punti ed 1 assist, ma anche un tecnico), pagando dazio dalla parte opposta dove Honeycutt infila cinque punti di fila per il 33-25. Il talento offensivo del mago scuote tuttavia i baschi, che con un Beaubois implacabile dalla distanza cuciono lo strappo fino al -3. Thomas rompe il digiuno da oltre l'arco, con l'intensità e la vigoria dei padroni di casa che si fa preferire, ancora, nel finale. Dunston (10 personali), Heurtel ed ancora Honeycutt (schiacciata da rimbalzo in attacco) approfittano delle dimenticanze della difesa di Alonso, mentre Beaubois è solo a rincorrere i turchi e fissa il punteggio sul 47-38 dell'intervallo.
Sull'asse Bargnani-Beaubois il Baskonia prova a rientrare in avvio di ripresa, ma sono i soliti problemi difensivi, di lettura sul pick&roll ed a rimbalzo, a condizionare la rimonta dei baschi. L'aggressività degli statunitensi di casa è a dir poco selvaggia e fa tutta la differenza del mondo: Paul allunga fino al più tredici, prima della tripla di Hanga che arresta un minimo l'emorragia ospite (56-44). L'Efes si ferma in attacco, ma continua comunque a difendere con fisicità ed estrema intensità, mantenendo costante il vantaggio attorno alla doppia cifra, con Paul che risponde a Tillie dalla lunga. Alonso ci prova con la zona, puntualmente bucata dalle triple, due di fila, di Thomas, che valgono il 73-60 a dieci dal termine.
Ad inizio ultima frazione ci si potrebbe attendere l'ultimo sforzo dei baschi per rientrare in gara, ma la risposta degli spagnoli è tutt'altro che positiva, anzi: Dunston prima, ed Honeycutt successivamente, scavano il solco decisivo che decide l'incontro, lanciando l'Efes sul più 17, massimo vantaggio di serata. L'ultimo ad ammainare bandiera bianca è, nemmeno a dirlo, Beaubois, che si mette in proprio per incrementare quantomeno il proprio bottino. i canestri di Heurtel mettono in ghiaccio la sfida, che non finale non regala alcun sussulto fino al 96-85 finale.