Non si arresta la marcia dell'Olympiacos Pireo di coach Sfairopoulos, che nonostante tre quarti di estrema difficoltà riesce ad avere la meglio nell'ultimo periodo di un ottimo Zalgiris Kaunas, rimasto in partita per trentadue minuti. A decidere la gara, nel finale concitato, la difesa dei greci, che lascia le briciole all'attacco di Jasikevicius e approfitta in attacco della buona vena di Lojeski e di Spanoulis, decisivi nel parziale conclusivo. Con questa vittoria i padroni di casa continuano a tallonare il CSKA al secondo posto in classifica, mentre gli ospiti vedono allontanarsi a due vittorie di distacco le turche Darussafaka e Anadolou.

Primo tempo sostanzialmente equilibrato al Pireo, con le squadre che si accontentano dei ritmi non elevatissimi e fanno prevalere il fisico e l'intensità difensive alle giocate fronte a canestro. La tripla di Printezis surriscalda l'ambiente, ma Pangos e Jankunas, sfruttando al meglio l'esecuzione essenziale dei lituani, tengono a galla gli ospiti, che con Kavaliauskas tornano persino avanti nel punteggio (14-15). L'Olympiacos soffre le sue stesse armi, senza riuscire mai ad innescare il pick & roll come nelle migliori occasioni: alla prima sirena il tabellone recita 19 pari. Il tema tattico della gara non cambia nel secondo periodo: Motum, da tre, e Ulanovas, provano l'allungo per lo Zalgiris, al quale rispondono Waters prima con quattro punti di fila, poi Lojeski con la tripla del meno uno (32-33). Le scarse percentuali condizionano il punteggio, che non decolla e, alla sirena dell'intervallo lungo, la parità non si schioda (36-36).

La grinta di Printezis, in penetrazione tra le maglie dello Zalgiris - Foto Euroleague.

Papanikolaou prova a scuotere i suoi in avvio di ripresa, con cinque punti di fila, ma Westermann e compagni sfruttano al meglio la circolazione di palla, che consente agli ospiti di restare sempre a contatto con i greci. Sono Printezis e Spanoulis, scollinati oltre la metà del terzo periodo, a prendere le redini della gara in mano, provando con un gancio secco e preciso ad affievolire le certezze lituane: è lo zoccolo duro ellenico a dare cinque punti di vantaggio all'Olympiacos, che tuttavia capitola negli ultimi trenta secondi di frazione concedendo i liberi ad Ulanovas e la tripla sulla sirena a Lekavicius che riporta sotto di 2 i suoi. Ad inizio quarto periodo la squadra di casa alza ulteriormente l'intensità difensiva, limitando l'attacco dello Zalgiris a soli tre punti nei primi quattro minuti e mezzo (libero di Lima e canestro di Motum). Di contro, invece, Lojeski si mette in ritmo con la tripla e, dopo altri quattro punti di fila, stacca di fatto da solo i lituani, mettendo sette punti tra le squadre. Di Westermann e Ulanovas gli ultimi, disperati, tentativi di rimonta, prima dei canestri di Printezis e del solito Spanoulis, a chiudere definitivamente i giochi.