Milano vede la luce in fondo al tunnel e raccoglie la prima vittoria dopo dieci sconfitte consecutive in Eurolega: a cadere al Forum, sotto i colpi di Simon e della panchina meneghina, è il Galatasaray di Ataman, sconfitto per 92-87 da un'Olimpia volenterosa e mentalmente libera. Repesa indovina i cambiamenti, inserendo McLean e Macvan in quintetto insieme a Simon, Dragic e Hickman, mentre i turchi partono con Fitipaldo e Guler in contemporanea, accompagnati da Micov, Daye e Pleiss.
Un canestro dopo sei secondi di Simon illude i meneghini, travolti da un 7-0 di parziale e costretti a un digiuno di 184 secondi interrotto solamente da un libero di McLean, mentre per un canestro dal campo c'è da aspettare un altro minuto: è ancora il lungo americano ad appoggiare due punti, rispondendo alla seconda tripla della gara di Fitipaldo, subito in piena partita. La difesa di Milano sale di colpi col passare dei minuti, generando buoni attacchi e accorciando le distanze fino al -1 firmato dalla tripla di Kalnietis a due dalla prima sirena; lo stesso lituano firma il nuovo vantaggio sul 18-16, confermato poi da cinque punti in fila da Raduljica, i quali permettono all'Olimpia di chiudere il primo quarto sul 23-21.
.@cincia20 's steal leads to a big three-pointer from @MKalnietis9 #7DAYSMagicMoment #EA7GSO pic.twitter.com/pPVM4os4hY
— EuroLeague (@EuroLeague) 19 gennaio 2017
Il secondo quarto si apre sull'onda lunga del finale del precedente: mini-parziale di 4-0 frutto della difesa ad altissima intensità e a tutto campo, poi spazio ai soliti Kalnietis e Raduljica (25 in combo durante l'arco della gara), i quali lanciano i bianco-rossi sul +12, sancito dalla tripla di Fontecchio in risposta a quella di Fitipaldo. L'ex Virtussino cavalca l'onda e arriva a quota otto punti in fila, mentra la tripla di Simon permette a Milano di arrivare fino al 47-31, spedendo all'inferno il Galatasaray, in enorme difficoltà psicologica e tecnica. Serve un time-out di Ataman per risalire, grazie ad un parziale di 8-2 firmato soprattutto da Daye, e che vale il 49-39 all'intervallo.
Dopo l'ingiustificato relax nel finale di secondo quarto, l'inizio del terzo premia nuovamente una Milano combattiva e brava nel costringere Fitipaldo a due falli, portandolo a quota quattro e convincendo Ataman a richiamarlo ben presto in panchina. Anche senza l'uruguagio però i turchi riescono a pescare punti preziosi accorciando sul 48-56, ma il gioco da tre di Macvan ristabilisce le distanze a quota 13, mentre Cinciarini blinda il terzo quarto con una rubata più appoggio innescato da Kalnietis, sentenziando sul 69-58.
A vantaggio ampiamente acquisito però ancora una volta l'EA7 si perde in un bicchier d'acqua, lasciandosi rimontare a ruota libera da un Gala tutt'altro che sepolto, ma determinato e in grado di pareggiare la gara a quota 73 a metà quarto quarto con due liberi di Fitipaldo, rimandato in campo con coraggio e con ottimi risultati. La tripla di Micov regala ai turchi il primo vantaggio dal primo quarto, ma risponde prontissimo, sempre dall'arco, Kruno Simon per il 78-76, invertendo nuovamente l'inerzia e sparando nuovamente a 170 secondi dal termine, trovando anche la risposta di Koksal dall'altra parte. Il rimbalzo offensivo di Macvan (su Pleiss) con tap-in annesso vale il nuovo vantaggio sul +5, ma lo stesso serbo manca il colpo del k.o. dall'arco, regalando a Guler la chance - sfruttata a dovere - del -3.
Sempre Macvan è però protagonista della rubata che manda in contropiede McLean, il quale è glaciale a metà in lunetta, ma a scacciare ogni tipo di fantasma ci pensa Ricky Hickman: tripla fuori da ogni schema a 13 secondi dal termine alla quale il Gala risponde con il solito Fitipaldo (17 alla fine), ma il cronometro è dalla parte dei meneghini, che vincono, lasciano l'ultimo posto in classifica proprio al Gala - 5-13 entrambe, ma miglior differenza canestri rosso-bianca negli scontri diretti - e interrompono la striscia di 10 sconfitte consecutive, tirando un enorme sospiro.