Ci sono partite che restano nella memoria dei tifosi anche a distanza di anni, le cui immagini vengono viste e riviste magari dopo una cocente sconfitta o semplicemente per gasarsi. I tifosi di Avellino ricorderanno a lungo la vittoria ottenuta sul campo di Tenerife. Sotto di 14 punti contro una squadra che solo due giorni fa aveva maramaledeggiato con Barcellona e che nel campionato spagnolo (considerato, a torto o ragione, il migliore d'Europa) ha un record di 12-4, gli irpini non demordono e, sorretti come sempre dall'intelligenza e dalla voglia di vincere di Marques Green, realizzano una straordinaria rimonta (43-22 il parziale del secondo tempo) tornando a casa con una storica vittoria. Con una gara da giocare, Avellino può ancora sperare nel primo posto nel girone di Basketball Champions League (gli spagnoli dovrebbero perdere sul campo del Mega Leks, la Scandone battere in casa i lituani dello Juventus Utenos), ma qualsiasi cosa accadrà il prossimo 25 gennaio, nulla potrà sminuire il successo odierno.
Primo quarto Nonostante l'ottimo lavoro difensivo di Cusin, Tenerife inizia forte con un 7-0 firmato da Grigoris e da Doornekamp. Avellino
realizza il primo canestro con Adonis Thomas. Memore dei derby giocati con Caserta, Doornekamp diventa un fattore con triple e assist, e Tenerife può volare sul 15-4 con una tripla di San Miguel, obbligando Sacripanti al primo timeout. Avellino riparte da Thomas, ma la terza tripla di Doornekamp porta Tenerife sul +12 (18-6). La zona di Avellino viene ripetutamente punita da Tenerife, che infila la tripla anche con Grigoris (l'unico a chiudere i primi 20 minuti in doppia cifra) e prende il largo con un canestro dalla media di Fran Vazquez. L'ingresso di Green porta un po' di ordine negli schemi di Avellino, che rosicchia qualche punto col solito Thomas (25-15), ma Tenerife non sbaglia mai da 3 e colpisce anche con Bassas. Due errori in attacco di Fesenko azzoppano il tentativo di rimonta di Avellino, che chiude il quarto sotto di 11 (28-17).
Secondo quarto Il festival delle triple spagnolo prosegue con Abromaitis e White (34-21), portando il bilancio a 8/11 dalla lunga distanza, mentre Fesenko continua a pasticciare e Ragland è stritolato dalle asfissianti difese dei padroni di casa. La panchina lunga permette a coach Vidorreta di ruotare tutti i suoi giocatori senza mai abbassare il livello di produzione offensiva (42-28). Avellino non si lascia scoraggiare, piazza un 5-0 con Ragland e Leunen e torna sotto la doppia cifra di svantaggio (42-33), ma manca in continuità e proprio con Ragland perde due palloni che avrebbero potuto ridurre ulteriormente lo svantaggio. Se da un lato Tenerife abbassa notevolmente le percentuali in attacco, dall'altro Avellino non riesce ad approfittarne fallendo 4 attacchi consecutivi per mancanza di lucidità, e il primo tempo termina sul 44-35 che sta stretto ai padroni di casa.
Terzo quarto Positivo l'inizio di ripresa di Avellino, a segno con Randolph, Fesenko e Ragland per un parziale di 6-2 che riapre la partita (46-41). Tenerife ora non segna più e Avellino, pur con qualche persa di troppo, si fa sotto con Randolph. Bogris spezza il digiuno degli spagnoli, ma in difesa soffre Fesenko, che arriva in doppia cifra. Una tripla di Ragland sigla il pareggio degli irpini (48-48, parziale di 13-4), che sorpassano per la prima volta con un trepunti di Marques Green (49-51). Gli spagnoli rispondono sempre da oltre l'arco con l'ex Taquan Dean, ma ci pensa sempre Green a tenere avanti i suoi. Tenerife fallisce gli ultimi attacchi, così come Avellino l'opportunità per allungare, e si va all'ultimo quarto sul 52-53.
Ultimo quarto Dopo un pazzesco recupero di Green, arrivano le triple di Thomas e Zerini (52-59). Tenerife si disunisce e innervosisce, non trovando alternative al tiro dalla lunga distanza, fino a quando non ci pensa Fran Vazquez, l'uomo di maggiore esperienza, a scuoterla con una schiacciata. Avellino però continua a punire in contropiede, piazza un'altra tripla con Thomas e vola a +8 (54-62). Tenerife si affida alla classe cristallina di Devin White, ma Ragland non è da meno e Avellino
entra negli ultimi 3 minuti con 7 punti di vantaggio (61-68). Fesenko diventa un fattore a rimbalzo e con un 1/2 dalla lunetta porta i lupi a +8. Avellino alza un muro in difesa, Vidorreta si fa chiamare un tecnico a 1:40 protestando per una presunta infrazione di 8 secondi, e Avellino dalla lunetta capitalizza il regalo con Leunen. Subito dopo, ci pensa Ragland a siglare il +11 con 90 secondi da giocare. Una tripla di Grigonis tiene vive le speranze di Tenerife, mente Vidorreta continua il suo patetico show cercando di confondere, come all'andata, gli arbitri, ma Ragland è più furbo e va a canestro a 60 secondi dal termine (64-74). Avellino controlla con autorità gli ultimi secondi di gioco, infilando con Thomas anche la tripla del 12 per il 66-78 finale, terminando la partita da vera dominatrice.