Quando si parla di Alessandro Gentile, è difficile non creare uno tsunami anche lasciando cadere una goccia nel mare magnum di notizie che lo riguardano. Figuriamoci, dunque, cosa può generare la news di una scelta che, da sola, potrebbe modificare le sorti di una carriera. L'azzurro classe '92 era alla ricerca di una squadra dopo il comunicato dello scorso 5 dicembre che sanciva la brusca ma non inaspettata separazione dall'Olimpia Milano. Ebbene, la decisione tanto attesa è arrivata: niente Houston Rockets, niente Barcellona, niente Bamberg. Si vola in Grecia, seguendo la rotta tracciata da papà Nando all'alba del nuovo secolo: da Milano ad Atene, sponda Panathinaikos. Quell'esperienza portò a Gentile senior tre titoli greci ma soprattutto l'Eurolega 1999/2000 vinta ai danni del Maccabi Tel Aviv. 

La decisione di Alessandro non stupisce ma non era neanche la più scontata (ammesso che ce ne fosse una...). Dopo le tante voci sul suo divorzio con l'EA7, l'infinito rincorrersi di accuse e pareri discordanti, la cosa positiva è che finalemente a parlare sarà il campo. La lega in cui l'ex-Treviso si ritroverà a combattere è competitiva, ma lo scenario in cui mettersi in luce sarà senza dubbio quello continentale, a partire dal sentitissimo derby con l'Olimpiakos del 6 gennaio. L'occasione è ghiotta e potrebbe sancire la definitiva esplosione, a 24 anni compiuti. Gli esempi ci sono: da Melli a Datome passando per Daniel Hackett, solo nel recente passato del Vecchio Continente.

Gentile non è mai stato (e mai sarà) uno qualunque, a partire dal cognome stampato sulla canotta, fino al suo carattere del tutto particolare che lo spinge spesso a far parlare di sé per questioni non prettamente di pallacanestro. Anche dall'altra parte dell'Adriatico, avrà tanti occhi e tanti riflettori puntati addosso. Non che la responsabilità sia un problema, anzi (qualcuno ricorda l'ultimo tiro di Eurobasket 2015 contro la Lituania?), ma di certo nessuno sarà clemente con il talento originario di Maddaloni.
Insomma, la musica è iniziata, la sala si è riempita, ora tocca a lui ballare. I contorni sono quelli dell'ultima danza: in caso di risposta positiva, ad attenderlo c'è un cammino di trionfi per arrivare a sedersi dove pochissimi osano. In caso contrario, potrebbe essere già archiviato come uno dei più grandi talenti incompiuti del recente passato italiano. Non ci resta che continuare a seguire la trama oramai degna del miglior Stephen King, sperando che un giorno, a prescindere dalla canotta del club, Alessandro Gentile possa scendere in campo da stella assoluta con quella azzurra.