Olympiacos - Unics Kazan 88-59
Tutto facile al Pireo, al Peace & Friendship Stadium di Atene, per l'Olympiacos di Vassilis Spanoulis, che davanti al pubblico amico batte senza particolari patemi d'animo l'Unics Kazan del solito Langford. La guardia americana è l'unico a salvarsi per la squadra di Pashutin, mai pervenuta in partita. I greci ottengono la settima vittoria stagionale (a fronte di quattro sconfitte), archiviando la pratica già dai primi minuti di gioco: Printezis e Spanoulis firmano l'allungo degli ellenici, mentre ai russi non basta un Langford autore dei primi sette punti dell'Unics (19-7). Lojeski e Green acuiscono le difficoltà degli ospiti in uscita dalla panchina e, grazie anche all'apporto di Papanikolaou, i greci scappano fino al 43-28 dell'intervallo. Buoi che scappano definitivamente dalla stalla ad inizio ripresa, quando non c'è la reazione ospite e l'inerzia della gara non cambia: Spanoulis e compagni gestiscono facilmente in attacco, limitando i danni in difesa ed implementando il vantaggio fino al più ventisei di fine terzo quarto. Il Garbage time finale sigilla il punteggio sull'88-59 finale.
Saski Baskonia - Darussafaka Istanbul 73-52
Dura poco meno di un quarto la resistenza del Darussafaka di David Blatt, quantomai opaco e spaesato. La squadra turca fatica fin dalle prime battute a trovare ritmo e fluidità in attacco, sicuramente forzata anche dalla buona difesa del Baskonia di Alonso. La squadra di casa è intensa e pimpante ed approfitta delle mani ghiacciate degli ospiti (2 punti in 5 minuti) per provare a scappare nel punteggio: l'assenza di Bargnani si fa sentire in attacco, ma Larkin e Budinger alzano la voce per l'8-2. L'ingresso di Hanga e Shengelia accresce le già numerose difficoltà difensive della squadra dell'ex coach dei Cleveland Cavaliers, che alla prima sirena è sotto 18-9. Le cose non migliorano affatto nel secondo periodo, ma stavoltale percentuali al tiro dei padroni di casa sono decisamente migliori e contribuiscono alla fuga del Baskonia: i padroni di casa cavalcano prima Voigtmann, poi grazie alle accelerazioni nel finale di Beaubois sigillano il punteggio sul 37-19 dell'intervallo. Così come al Pireo, anche in Spagna non ci sono segnali di reazione ospite dopo la pausa lunga, con il Darussafaka che non trova mai soluzioni interne e si affida quasi esclusivamente a quelle perimetrali. Tuttavia queste ultime non bastano e, dalla parte opposta, la difesa non è esaltante: Larkin e Hanga sguazzano nelle difficoltà ospiti e piazzano il break definitivo che porta i ragazzi di Alonso sul 53-27. A briglie sciolte si giocano gli ultimi dieci minuti di gara, che sono utili soltanto a rimpinguare i bottini personali ed a fissare il punteggio sul 73-52 conclusivo.