Pronto riscatto per il Fenerbahce di Zelimir Obradovic, che tra le mura amiche della Ulker Arena batte l'Anadolou Efes nel derby di Istanbul. La squadra di Datome risponde con una prestazione solida, ma non ancora lucida ed efficace come nei giorni migliori, alle due sconfitte di fila. Sloukas e Veselj, in collaborazione con il parziale decisivo di Mahmutoglu in avvio di quarto periodo, guidano la squadra di casa al successo, mentre nei minuti finali del match gli ospiti non riescono quasi mai a trovare canestri dalla distanza. Vani gli sforzi in penetrazione di Cotton ed Heurtel.
Obradovic deve rinunciare ancora a Bogdanovic e preferisce Veselj con Antic sotto le plance, con Datome, Kalinic e Dixon nelle tre posizioni esterne. Risponde Perasovic con il solito quintetto: Brown e Dunston ci mettono i muscoli sotto canestro, Cotton, Granger e Osman attorno al perimetro.
Inizio di gara tutto di marca ospite, che sfruttano al meglio le difficoltà mentali del Fenerbahce. La squadra di Obradovic, visibilmente provata dal periodo negativo, non trova praticamente mai la via del canestro, mentre l'Efes vola sul 9-2 grazie ai canestri di Cotton ed all'intensità di Dunston, che spopola sotto le plance. La reazione dei padroni di casa è frutto del talento di Dixon, ma dalla parte opposta l'ingresso di Granger in partita spacca ulteriormente la gara: sei punti del neo entrato, altri due di Dunston da sotto e Thomas completano il break di 8-0 che vale anche il 25-17 al primo intervallo. Sloukas e Udoh provano a scuotere ed infiammare l'Arena di casa, ma Honeycutt e l'energia della squadra di Perasovic si fa preferire e non di poco. Gli ospiti rispondono pan per focaccia alle iniziative del play greco e confermano il vantaggio nella pancia della seconda frazione. Altri cinque di Sloukas, con una tripla in transizione che scalda l'ambiente, e due canestri di Veselj, finalmente in partita, permettono al Fenerbahce di alleviare la pressione e tornare a contatto all'intervallo lungo, mentre il ceco firma il sorpasso in prossimità della sirena (42-41).
I canestri di Datome, Veselj ed Udoh aprono la ripresa, ma nel momento migliore dei gialloneri, gli ospiti trovano un paio di giocate difensive d'intensità per far pendere nuovamente l'inerzia dalla parte loro: Granger è scatenato, mentre l'atletismo e lo strapotere fisico di Dunston sotto le plance fanno si che l'Efes torni avanti di cinque lunghezze. Un paio di chiamate dubbie dei direttori di gara rimettono paradossalmente il pubblico in partita, con Veselj che chiude il gap con l'alley-oop che infiamma l'atmosfera. Il ceco è un rebus sui pick and roll con Sloukas, mentre Datome ci mette lo zampino per prendere parte al nuovo mini-allungo fino al 63-60 dell'ultima pausa. L'eroe di serata, inatteso alla vigilia, è Melih Mahmutoglu, che in avvio di quarta frazione piazza il 5-0 di parziale che scioglie definitivamente le spalle del Fenerbahce e permette ai padroni di casa di mantenere intatto il vantaggio fino al termine. E' la difesa a fare la differenza negli ultimi minuti, rendendo vani i tentativi dalla distanza di Cotton, Granger e compagni. Heurtel, abulico per tutta la gara, prova con due arresti e tiro a rimettere in discussione la contesa, ma gli sforzi dell'Efes valgono al massimo il meno sei. Nel finale i rimbalzi in attacco di Veselj sono oro colato per il Fenerbahce, che conduce in porto una soffertissima ed importantissima vittoria.