Il Galatasaray centra finalmente la sua prima vittoria della Regular Season di Eurolega, avendo la meglio dell'Olympiakos per 89-87. Gara condotta dal secondo quarto alla fine, senza mai andare in svantaggio dopo aver rimontato il primo parziale e aver preso le redini della partita sul 22-20. Nel finale la squadra del Pireo ha la tripla per la vittoria, ma Printezis si prende la stoppata di Tyus.

Il primo strappo della gara è immediato ed è di matrice greca, un 11-2 al quale risponde un gioco da tre punti (per la verità non completato) di Koksal, dopo il necessario time-out chiamato da Ataman. Una gioia estemporanea, visto che l’attacco di coach Sfairopoulos replica colpo su colpo, aggrappandosi alla prontezza di Birch, i cui sei punti in fila sono il preludio alla tripla in transizione di Mantzaris, per il +14. Interrompe l’emorragia Dentmon in uscita dalla panchina, con otto punti (su 22 totali, da top scorer della partita) frutto del solo talento, mentre dall’altra parte la second unit dei biancorossi non riesce a trovare un canestro per quasi tre minuti.

L’onda negativa dell’Olympiakos si propaga anche nel secondo quarto, tanto che Daye con un parziale personale di 7-0 firma il sorpasso per il 25-20. Dopo 6 minuti e 19 secondi – e un 19-0 subito – Green sblocca i suoi, ma l’inerzia è tutta turca, tanto che arriva un altro 8-0. Ribatte ancora Mantzaris, ancora dall’arco (5/8 nella serata), anche se Dentmon non è da meno, ispirando anche un paio di canestri di Thompson. Una tripla di Spanoulis riduce il passivo a ridosso della sirena dell’intervallo lungo (38-34).

Al rientro dagli spogliatoi inizia il festival del tiro da tre: ancora il play greco restituisce speranza, ricucendo fino al -3, ma poi Dentmon, Micov e Guler ricacciano gli avversari a -12 bombardando senza pietà. Ci prova allora Printezis a caricarsi la squadra sulle spalle, testimoniando le difficoltà dei suoi nell’attaccare con ordine; l’esito è un chiaroscuro, visto che le distanze si accorciano, ma solo per un lasso di tempo ridotto, giusto prima che Tyus timbri l’alley-oop sull’assist di Guler. Contro-risposta affidata poi alla bomba di Lojeski, la prima della sua partita, per il 58-54.

Le due compagini trovano spesso e volentieri la via del canestro nel finale di terzo quarto, copione che vale anche per l’inizio dell’ultima frazione. Il momento particolarmente florido per gli attacchi collima in un gioco da quattro punti di Lojeski, che porta i suoi sul 65-70 segnando 12 degli ultimi 14 punti biancorossi. L’Olympiakos fa e disfa però: Printezis indovina la tripla, ma subito dopo regala la penetrazione a Guler. La tripla uscendo dai blocchi di Diebler per l’ennesimo +9 ha il sapore della vittoria per il Gala, ma non ha fatto i conti con la vena dalla lunga distanza di Mantzaris.

La classe smisurata dei greci permette, con un pizzico di fortuna, di arrivare fino al -1 con 49 secondi da giocare, complice un errore di Dentmon e una tripla senza senso realizzata da uno Spanoulis che chiude con 14 punti e 8 assist. Micov riporta i suoi a +3 con un canestro da campione, poi dalla lunetta le squadre non sono perfette, tanto che Printezis in angolo ha la tripla della vittoria, ma trova la stoppata di Tyus, la quarta della sua partita, lasciando pochi decimi sul cronometro, i quali non bastano per costruire un tiro accettabile. Finisce in volata, l’Olympiakos ci prova, ma vince il Galatasaray. E Ataman si lascia andare a un mezzo sorriso.